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Messaggio Da Lucy Gordon Mar 14 Feb - 12:37

I vincitori del Sundance 2012



Beasts of the Southern Wild vince il Sundance
Il festival del cinema indie guidato da Robert Redford premia l'impegno civile



Il grande vincitore quest'anno è stato, per la sezione lungometraggi di finzione, “Beasts of the Southern Wild” di Benh Zietlin, surreale racconto ecologico che vede protagonista una bambina di sei anni chiamata Hushpuppy (Quvenzhané Wallis), che vive con suo padre Wink (Dwight Henry) in un paesino del sud americano dimenticato da Dio. Un giorno, Wink si ammala di un morbo misterioso e contemporaneamente le acque si sollevano e i ghiacci si sciolgono, liberando preistoriche creature note come aurochs. Mentre il pericolo si avvicina, Hushpuppy deve andare alla ricerca della madre. Il premio al documentario è invece andato a “The House I Live In” di Eugene Jarecki, che racconta il fallimento delle politiche americane nella lotta contro la droga. I premi al cinema internazionale sono stati assegnati a “The Law in These Parts”, documentario israeliano diretto da Ra’anan Alexandrowicz e incentrato sul sistema legale imposto da Israele nei territori occupati della Palestina, e “Violeta Went to Heaven”, biopic sulla cantante cilena Violeta Parra diretto da Andrés Wood.

E' evidente che la presente crisi finanziaria e culturale dell'America si è fatta ampiamente spazio nei film in concorso, e ciò si riflette nei premi ai migliori registi americani, assegnati a Lauren Greenfield per il documentario “The Queen of Versailles”, su una coppia che intende costruirsi una replica della reggia di Versailles, quando la crisi economica si mette in mezzo, e Ava Du Vernay per “Middle of Nowhere”, che racconta l'odissea di una donna afro-americana per tenere in piedi il suo matrimonio dopo che il marito è finito in carcere. A livello internazionale sono invece stati premiati i registi Jean-Marie Teno per il documentario “5 Broken Cameras”, ancora sul conflitto in Palestina, e Mads Matthiesen per “Teddy Bear”, il viaggio di un culturista dalla Danimarca alla Tailandia in cerca dell'amore.

I premi del pubblico sono infine andati a “The Invisible War” di Kirby Dick, documentario sull'epidemia di stupri di soldati all'interno dell'esercito americano, e a “The Surrogate” di Ben Lewin, incentrato su un giornalista costretto a vivere in un polmone d'acciaio, ma intenzionato a perdere la propria verginità. Nel cast anche Helen Hunt e William H. Macy. A livello internazionale, il pubblico ha premiato invece il documentario inglese “Searching for Sugar Man” di Malik Bendjelloul, su un rocker anni Settanta misteriosamente scomparso nel nulla, e il film indiano “Valley of Saints” di Musa Syeed, su un ragazzo che pianifica la fuga dal suo villaggio del Kashmir, dalla guerra e dalla povertà.


- The Grand Jury Prize – Documentary: The House I Live In, diretto da Eugene Jarecki (Usa)
- The Grand Jury Prize – Dramatic: Beasts of the Southern Wild, diretto da Benh Zeitlin (Usa)
- The World Cinema Jury Prize – Documentary: The Law in These Parts, diretto da Ra’anan Alexandrowicz (Israele)
- The World Cinema Jury Prize – Dramatic: Violeta Went to Heaven (Violeta se Fue a Los Cielos), diretto da Andrés Wood (Cile)
- The Audience Award – U.S. Documentary: The Invisible War, diretto da Kirby Dick (Usa)
- The Audience Award – U.S. Dramatic: The Surrogate, diretto da Ben Lewin (Usa)
- The World Cinema Audience Award – Documentary: Searching for Sugar Man, diretto da Malik Bendjelloul (Svezia, Gran Bretagna)
- The World Cinema Audience Award – Dramatic: Valley of Saints, diretto da Musa Syeed (Usa, India)
Audience Award, Presented by Adobe Systems Incorporated: Sleepwalk With Me, diretto da Mike Birbiglia (Usa)
- The U.S. Directing Award – Documentary: The Queen of Versailles, diretto da Lauren Greenfield (Usa)
- The U.S. Directing Award – Dramatic: Middle Of Nowhere, diretto da Ava DuVernay (Usa)
- The World Cinema Directing Award – Documentary: 5 Broken Cameras, diretto da Emad Burnat, Guy Davidi (Palestina, Israele, Francia)
- The World Cinema Directing Award – Dramatic: Teddy Bear, diretto da Mads Matthiesen (Danimarca)
- The Waldo Salt Screenwriting Award: Safety Not Guaranteed, diretto da Colin Trevorrow (Usa)
- The World Cinema Screenwriting Award: Young & Wild, diretto da Marialy Rivas (Cile)
- The U.S. Documentary Editing Award: Detropia, diretto da Heidi Ewing, Rachel Grady (Usa)
- The World Cinema Documentary Editing Award: Indie Game: The Movie, diretto da Lisanne Pajot, James Swirsky (Canada)
- The Excellence in Cinematography Award – U.S. Documentary: Chasing Ice, diretto da Jeff Orlowski (Usa)
- The Excellence in Cinematography Award – U.S. Dramatic: Beasts of the Southern Wild, diretto da Benh Zeitlin (Usa)
- The World Cinema Cinematography Award – Documentary: Putin’s Kiss, diretto da Lise Birk Pedersen (Danimarca)
- The World Cinema Cinematography Award – Dramatic: My Brother the Devil, diretto da Sally El Hosaini (Gran Bretagna)
- U.S. Documentary Special Jury Prize for an Agent of Change: Love Free or Die, diretto da Macky Alston (Usa)
- U.S. Documentary Special Jury Prize for Spirit of Defiance: Ai Weiwei: Never Sorry, diretto da Alison Klayman (Usa, Cina)
- U.S. Dramatic Special Jury Prize for Excellence in Independent Film Producing: Andrea Sperling e Jonathan Schwartz per Smashed e per Nobody Walks
Tag: Beasts of Southern Wild, The House I Live In, The Invisible War, The Surrogate, The Queen of Versailles

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Messaggio Da ubik Sab 18 Feb - 22:33

Taviani vincono l’Orso d’Oro
"Cesare deve morire" è la trasposizione, all'interno del carcere di Rebibbia, del "Giulio Cesare" di Shakespeare. Gli autori della pellicola: "Grazie alle parole sublimi e semplici del drammaturgo inglese i detenuti, per l'occasione attori, sono tornati per alcuni giorni alla vita. A loro va il nostro saluto"

“Cesare deve morire”, il film dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, si aggiudica l’Orso d’Oro alla 62ma edizione del Festival del Cinema di Berlino e riporta in Italia il premio più prestigioso della kermesse tedesca dopo 21 anni. L’ultima volta, infatti, era successo a Marco Ferreri, nel 1991, con “La casa del sorriso” e dal 1951, anno di fondazione della manifestazione, solo Michelangelo Antonioni, con “La notte”, Vittorio De Sica, “Il giardino dei Finzi-Contini” e Pier Paolo Pasolini, “I racconti di Canterbury”, erano riusciti ad aggiudicarsi il Festival.

La pellicola è la trasposizione, all’interno dello speciale teatro del carcere romano di Rebibbia, del “Giulio Cesare” di Shakespeare. Ed i fratelli Taviani hanno dedicato la vittoria proprio agli interpreti del film, i detenuti-attori del carcere di Roma. Paolo ha dichiarato che “grazie alle parole sublimi e semplici di Shakespeare questi detenuti sono tornati per alcuni giorni alla vita, giorni vissuti con grande passione. A loro va il nostro saluto”. Il fratello Vittorio ha aggiunto che gli sarebbe piaciuto “fare i nomi di quelle persone che, mentre noi siamo qui alla luci della ribalta con l’allegria dei premi, sono nella solitudine delle loro celle”.

Ed un altro successo per il cinema italiano, alla Berlinale, è stata la conquista da parte del film “Diaz. Non pulire questo sangue” del secondo premio del pubblico. Il film di Daniele Vicari ha ricevuto il secondo dei tre premi assegnati da una giuria di spettatori, con il primo che è andato al serbo “Parada” di Srdjan Dragojevic ed il terzo al brasiliano “Xingu” di Cao Hamburger. Il film di Vicari aveva ottenuto un grande successo anche da parte della critica.

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Messaggio Da piergiorgio Lun 27 Feb - 8:18

"The Artist", trionfo annunciato
Premiati Ferretti-Lo Schiavo



La pellicola di Hazanavicius prende film, regia, attore (Dujardin), oltre che colonna sonora e trucco. Al grande rivale "Hugo Cabret" 5 statuette tecniche, tra cui la scenografia. A bocca asciutta Casarosa. Streep per la terza volta migliore attrice
di CLAUDIA MORGOGLIONE



La gioia di Jean Dujardin
Nessun brivido dell'imprevisto, nessun rovesciamento last minute: l'edizione numero 84 degli Oscar conferma, con una puntualità perfino un po' noiosa, quasi tutti i pronostici della vigilia. Doveva essere l'anno di The Artist, la brillantissima opera muta in bianco e nero che ha fatto incetta di tutti i premi possibili: e anche sul palco degli Academy Awards, la pellicola diretta da Michel Hazanavicius trionfa sugli avversari. Miglior film, migliore regia, migliore attore col suo eroe romantico Jean Dujardin; e poi costumi e colonna sonora. L'avversario più agguerrito, l'Hugo Cabret di Martin Scorsese forte di undici nomination, prende sì lo stesso numero di statuette, cinque, ma sono quelle cosiddette tecniche: fotografia, effetti speciali, sonoro, montaggio sonoro. E soprattutto scenografia, con la vittoria - meritatissima - dei nostri Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.

TUTTI I PREMI / FOTO: I VINCITORI - IL RED CARPET

Attori. Oltre alla vittoria annunciata di Dujardin, che come da previsioni della vigilia ha sconfitto il George Clooney di Paradiso amaro, c'è da registrare la statuetta - la terza, su 17 candidature - di Meryl Streep, mimetica e credibilissima Thatcher in The Iron Lady (per il film anche l'Oscar per il trucco). E forse solo qui i pronostici si sono rovesciati: negli ultimi giorni anche le agenzie di scommesse davano per vincente la Viola Davis di The Help. La pellicola, però, si consola con la statuetta per la migliore attrice non protagonista a Octavia Spencer, anche lei afroamericana. Sul fronte maschile, invece, il non protagonista dell'anno è il Christopher Plummer di Beginners: coi suoi 82 anni, è l'interprete più anziano che abbia mai vinto.

Altri riconoscimenti. Il miglior film straniero, come da copione, è l'iraniano La Separazione di Asghar Farhadi. E' la prima vittoria, per un'opera iraniana. Dal palco, l'attore Babak Karimi ha sottolineato come questa, per il suo Paese, sia un'occasione di riscatto sociale. Al film sui Muppet la miglior canzone, a Uomini che odiano le donne il montaggio. Nella sceneggiatura originale, senza rivali il Woody Allen di Midnight in Paris, che però, come da tradizione, non viene a ritirare il premio. Tra quelle non originali, invece, vince Paradiso Amaro di Alexander Payne.

Italia a metà. Grande soddisfazione, come ovvio, per la vittoria della coppia di coniugi Ferretti (al suo terzo Oscar) e Lo Schiavo. "Sono molto felice perché ho avuto un grande regalo. Oggi è infatti il mio compleanno", ha detto lui, 79 anni, nel backstage. La partita, del resto, non c'è mai stata: le scenografie di Hugo Cabret non avevano rivali fin dall'inizio. E per un brindisi italiano, c'è da registrare una sconfitta dell'altro candidato tricolore. Enrico Casarosa, candidato col suo corto animato targato Pixar La Luna, non ce l'ha fatta: è stato battuto da The fantastic Flying books of Mr. Morris Lessmore di William Joyce e Brandon Oldenburg. Ma rispetto a tante delle ultime edizioni di magra totale, quest'anno ci è andata comunque bene.

Cerimonia. Si è tenuta al Kodak Theatre, ed è stata condotta da Billy Crystal alla sua nona volta come padrone di casa. Accettabile all'inizio, noiosa nella seconda parte, troppo lunga come sempre. Tra i momenti più emozionanti l'omaggio alle stelle scomparse negli ultimi tempi, da Liz Taylor a Whitney Houston. E anche a Steve Jobs, che con la sua Pixar tanto ha dato alla storia del cinema contemporaneo.

Bilancio. Per la prima volta nella storia della manifestazione trionfa una pellicola francese, che però è un omaggio - raffinato, cinefilo e dunque molto europeo - al cinema americano. L'unico altro film muto a vincere è Ali di William Wellman, nella primissima edizione degli Oscar, quella del 1929. Poi è cominciata l'era del sonoro. Altro dato: per la seconda volta consecutiva (l'anno scorso fu l'anno del Discorso del Re) la statuetta principale, quella per il miglior film, emigra nel Vecchio Continente. Peccato allora che l'Italia resti ancora fuori dal circuito di chi può riuscire a sconfiggere Hollywood sul suo terreno.

http://www.repubblica.it/speciali/cinema/oscar/edizione2012/2012/02/27/news/vincitori-30561298/?ref=HRER3-1
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Messaggio Da Lucy Gordon Lun 27 Feb - 11:25

uno schemino per i pigri Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 378480 .........con annessi comemnti propri di me medesima

MIGLIOR FILM

The Artist del regista francese Michel Hazanavicius con Jean Dujardin
ma anche no Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 30341 .........meritava Paradiso Amaro


MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA

Jean Dujardin per l'interpretazione in The Artist
no no no e no.........meritava Clooney

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA

Meryl Streep per l'interpretazione in The Iron Lady (Lady di ferro)
ci può stare......l'avevo previsto Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 900517

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

Octavia Spencer, per l'interpretazione in The Help
bene brava ...giusto

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA

Christopher Plummer per l'interpretazione in Beginners
contentissima

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Rango di Gore Verbinski
ma per favore Suspect

MIGLIOR FOTOGRAFIA

Robert Richardson per Hugo Cabret
giusto

MIGLIORE SCENOGRAFIA

Dante Ferretti (Production Design) e Francesca Lo Schiavo (Set Decoration) per Hugo Cabret
rigiusto

MIGLIORI COSTUMI

Mark Bridges per The Artist
bha.....diciamo di si

MIGLIOR DOCUMENTARIO

Undefeated, TJ Martin, Dan Lindsay e Richard Middlemas
non li vedo i documentari Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 456612

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO

Saving Face di Daniel Junge e Sharmeen Obaid-Chinoy
idem

MIGLIOR MONTAGGIO

Kirk Baxter e Angus Wall per The Girl with the Dragon Tattoo (Millennium - Uomini che odiano le donne)

un film inutile...non meritava nenache la nomination

MIGLIOR FILM STRANIERO

A Separation (Iran) diretto da Asghar Farhadi
mi fido Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 197349

MIGLIOR TRUCCO

Mark Coulier e J. Roy Helland per The Iron Lady (Lady di ferro)


MIGLIORE COLONNA SONORA

Ludovic Bource per The Artist

unico premio meritato ..almeno si sentiva qualcosa Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 633622

MIGLIORE CANZONE

Man or Muppet da The Muppets, musica e parole di Bret McKenzie

Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 801982

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D’ANIMAZIONE

The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore di William Joyce e Brandon Oldenburg
Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 197349

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

The Shore di Terry George e Oorlagh George
Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 197349

MIGLIOR MONTAGGIO SONORO

Philip Stockton e Eugene Gearty per Hugo Cabret

Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 79629


MIGLIOR SONORO

Tom Fleischman e John Midgley per Hugo Cabret
Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 79629

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI

Rob Legato, Joss Williams, Ben Grossman e Alex Henning per Hugo Cabret

Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 79629

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE

Woody Allen per Midnight in Paris

lui è sempre un genio

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

Alexander Payne, Nat Faxon, Jim Rash per The Descendants (Paradiso amaro)

meritava ben altro questo film
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Messaggio Da piergiorgio Lun 27 Feb - 11:59

Lucy si evince che sei super appassionata Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 46531 , purtroppo non li ho ancora visti tutti. Per conto mio non concordo solo su paradiso amaro, poi se vuoi mi dici cosa ti ha colpito, per il resto anche io avrei dato cinque oscar a hugo cabret che ho veramente apprezzato molto Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 731826434 .
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Messaggio Da picpiera Lun 27 Feb - 20:13

Lucy Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 769300
prossimamente dovrei vedere "Paradiso amaro".....poi ti dico Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 79629
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Messaggio Da anny_skod Lun 27 Feb - 22:20

anche io sono contenta per Scorsese e Ferretti :) Tra Dujardin e Clooney avrei preferito anche io Clooney,anche se non mi fanno impazzire entrambi Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 561231
Evviva Meryl e il suo terzo oscar Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 769300 Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 769300
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Messaggio Da Strawberry Fields Mar 28 Feb - 9:07

Felicissima per Meryl Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 57089

Anche io non son d'accordo sull'Oscar a Dujardin ... anche perchè ho appena letto una sua intervista su Vanity Fair e posso affermare che mi sta sonoramente sulle balls.
Comunque questo Dujardin ha partecipato ad un talent show insieme ad altri tre .. formavano un gruppo comico ... e ha vinto l'Oscar.
Stessa cosa accadde a Jennifer Hudson.

Tanto per ribadire il concetto che negli altri Paesi non vengono additati come appestati.
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Messaggio Da picpiera Gio 1 Mar - 20:34

Ho visto "Paradiso amaro", film un po fuori dai canoni, ironico che si guarda volentieri ma niente di nuovo Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 79629 a tratti sembrava uno spot sulle Hawaii ma visto il titolo forse ci poteva stare.....Cloney meno ammiccante del solito e la novità credo sia proprio la sua interpretazione di un personaggio dimesso, insicuro, potente ma con un sacco di problemi Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 79629....forse lo vedo e lo preferisco in altri ruoli, bella la ragazza che interpreta la figlia maggiore (credo sia Shailene Woodley)....anche brava Il Cinema sulla stampa - Pagina 12 79629
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Messaggio Da picpiera Gio 19 Apr - 20:42

Garrone in concorso a Cannes


Cannes, 19-04-2012
Brad Pitt, molto probabilmente accompagnato dalla futura moglie Angelina Jolie, Robert Pattinson, Nicole Kidman e molti altri. Come ogni anno ci sarà una pioggia di star al 65esimo Festival di Cannes, in programma dal 16 al 27 maggio.

Per l'Italia in concorso toccherà a Matteo Garrone con "Reality" tenere alto l'onore della nostra bandiera in questa edizione in cui Nanni Moretti è presidente di giuria. Dopo "Gomorra" l'Italia è in gara con una pellicola sul mondo della tv e del Grande Fratello con gli esordienti Aniello Arena e Loredana Simioli accanto a Claudia Gerini.

Contro Garrone in Concorso ci saranno molti big. A partire dal "Cosmopolis" di David Cronenberg con il vampiro Pattinson e "On The Road" di Walter Salles con Kristen Stewart e Brad Pitt tornerà sulla Croisette con "Kill Them Softly" di Andrew Dominik.

Ci saranno anche "Amour" di Michael Haneke, "Rust and Bone" di Jacques Audiard, "The Angel's Share" di Ken Loach, "Lawless" di John Hillcoat, "Like Someone in Love" di Abbas Kiarostami, "Beyond the Hills" di Cristian Mungio, "Holy Motors" di Leos Carax, l'atteso "The Paperboy" con Nicole Kidman, di Lee Daniels, il "Vous N'Avez Encore Rien Vu" di Alain Resnais, "Apres La Bataille" di Yousry Nasrallah, "Dans La Brume" di Sergei Loznitsa, "The Hunt" di Thomas Vinterberg, "Paradise: Amour" di Ulrich Seidl, "Taste of Money" di Im Sang-Soo e "In Another Country" di Hong SangSoo, "Post Tenebras Lux" di Carlos Reygadas e "Mud" di Jeff Nichols.

Fuori Concorso per l'Italia sarà presentato "Io e Te" di Bernardo Bertolucci che segna il ritorno del regista un anno dopo la Palma d'Oro alla carriera con il nuovo film tratto dal romanzo omonimo di Niccolò Ammaniti, mentre "Dracula 3D" di Dario Argento ci sarà come Evento di Mezzanotte. Come già annunciato il film d'apertura, in concorso è quello di Wes Anderson, "Moonrise Kingdom"; chiude "Therese D", l'ultima opera di Claude Miller, il regista francese scomparso il 4 aprile scorso con Audrey Tautou nel cast.

"Io e te" di Bernardo Bertolucci sarà presentato nella Selezione Ufficiale Fuori Concorso alla 65a edizione del Festival di Cannes, dove il regista torna un anno dopo la Palma d'Oro alla carriera. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Niccolò Ammaniti (Einaudi Editore) ed è stato sceneggiato dallo stesso regista con l'autore e con Umberto Contarello e Francesca Marciano.

"Io e te" è interpretato dal quattordicenne Jacopo Olmo Antinori (Lorenzo), al suo esordio cinematografico, e Tea Falco (Olivia) che oltre ad essere attrice è anche fotografa. Completano il cast Sonia Bergamasco, Veronica Lazar, Tommaso Ragno e Pippo Delbono. Racconta la storia di Lorenzo, un adolescente solitario e introverso che fa credere ai suoi genitori di essere partito in settimana bianca con i compagni di scuola. Invece fa della cantina il suo rifugio e si prepara ad assaporare quei giorni in perfetta solitudine, lasciando fuori il mondo e le sue regole.

Il film è prodotto da Fiction e da Mario Gianani per Wildside in collaborazione con Medusa Film - che lo distribuirà in Italia in autunno - in associazione con Intesa Sanpaolo e con il sostegno della Regione Lazio.
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=164304
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Messaggio Da picpiera Sab 5 Mag - 20:11

David di Donatello ai fratelli Taviani
Trionfa "Cesare deve morire"


Michel Piccoli e Zhao Thao migliori attori protagonisti

ROMA - "Cesare deve morire" miglior film, Paolo e Vittorio Taviani, per lo stesso film, migliori registi. Questi i vincitori dei premi della 56ª edizione dei David di Donatello assegnati dall'Accademia del cinema italiano. Migliore attrice protagonista Zhao Tao per "Io sono lì", miglior attore protagonista Michel Piccoli per "Habemus papam".

Gli altri premi. Ecco gli altri premi assegnati dall'Accademia.
Migliore regista esordiente: Francesco Bruni per il film Scialla!
Migliore sceneggiatura: Paolo Sorrentino e Umberto Contarello per il film This must be the place.
Migliore produttore: Grazia Volpi per Kaos cinematografica, in associazione con Stemal Entertainment, Le talee, associazione culturale la Ribalta, in collaborazione con Rai cinema per il film Cesare deve morire.
Migliore attrice non protagonista: Michela Cescon per il film Romanzo di una strage.
Migliore attore non protagonista: Pierfrancesco Favino per il film Romanzo di una strage.
Migliore direttore della fotografia: Luca Bigazzi per il film This must be the place.
Migliore musicista: David Byrne per il film This must be the place.
Migliore canzone originale: If it falls, it falls, musica di David Byrne, testi di Will Oldham, interpretata da Michael Brunnock per il film This must be the place.
Migliore scenografo: Paola Bizzarri per il film Habemus papam.
Migliore costumista: Lina Nerli Taviani per il film Habemus papam.
Migliore truccatore: Luisa Abel per il film This must be the place.
Migliore acconciatore: Lim Santantonio per il film This must be the place.
Migliore montatore: Roberto Perpignani per il film Cesare deve morire.
Miglior fonico di presa diretta: Benito Alchimede e Brando Mosca per il film Cesare deve morire.
Migliori effetti speciali visivi: Stefano Marinoni e Paola Trisoglio per il film Romanzo di una strage.
Miglior film dell'Unione europea: Quasi amici di Olivier Nakache e Eric Toledano (Medusa film).
Miglior film straniero: Una separazione di Asghar Farhadi (Sacher distribuzione).
David giovani: Scialla! di Francesco Bruni.
Miglior documentario di lungometraggio: Tahrir liberation square di Stefano Savona.
Miglior cortometraggio: Dell'ammazzare il maiale di Simone Massi.
David speciale 2012: Liliana Cavani.

http://www.notiziarioitaliano.it/index.php/cinema-e-tv/126801-david-di-donatello-2012-trionfano-i-fratelli-taviani
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Messaggio Da picpiera Sab 19 Mag - 22:17

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Messaggio Da picpiera Sab 19 Mag - 22:42

Festival di Cannes 2012: il programma del 19 maggio e i film in concorso

Il festival del cinema di Cannes 2012 ha in programma la proiezione di due film in concorso: Lawless di John Hillcoat che, dopo The Road, torna con un nuovo film tratto da un romanzo e con un cast di tutto rispetto con la presenza di Tom Hardy, Shia LaBeouf, Jessica Chastain e Beyond the Hills, altro film in gara, girato da Cristian Mungiu che racconta la storia dell’amicia di due donne che si ritrovano in un monastero in Romania dove gli eventi prenderanno una piega piuttosto drammatica. A Cannes 2012 è anche il giorno di Dario Argento che presenta la sua versione di Dracula 3D, capolavoro tratto dal classico di Bram Stoker. Questi e moti altri i film in programma nel quarto giorno del 65esimo Festival di cannes 2012.

Il 65esimo Festival di Cannes continua. Iniziato il 16 maggio, la kermesse francese si svolgerà fino al 27 Maggio. Cosa ci riserva in programma l’appuntamento francese? Tra film in concorso, fuori concorso e proiezioni speciali del passato i titoli che passeranno (e sfileranno) sulla Croisette sono tanti. Fra tutti ci sarà Cosmopolis, il nuovo diretto da David Cronenberg con protagonista Robert Pattinson.

Sulla Croisette Pattinson sarà uno degli ospiti più attesi , ma non sarà solo, sarà anzi accompagnato dalla sua fidanzata Kristen Stewart, che presenterà una delle anteprime più importanti del Festival di Cannes 2012, On the Road, tratto dal romanzo di Kerouac e diretto da Walter Salles.

Cosmopolis di David Cronenberg, già citato, sarà invece tra i film in concorso insieme a una serie di opere di maestri come Like Someone in Love di Abbas Kiarostami, Vous n’avez encore rien vu di Alain Resnais, In Another Country di Hong Sangsoo, Taste of Money di Im Sangsoo, The Angel’s Share di Ken Loach, Beyond the Hills di Cristian Mungiu, Amour di Michael Haneke, De rouille et d’os di Jacques Audiard, Killing Me Softly di Andrew Dominik, Lawless di John Hillcoat. Da tenere d’occhio anche The Paperboy, il nuovo film del regista di Precious, Lee Daniels che presenta la coppia inedita Nicole Kidman-Zac Efron.

La Francia dunque cala i suoi assi migliori, con Jacques Audiard, Alain Resnais, ma anche con Leo Carax che porta a Cannes il suo nuovo Holy motors. Anche l’Italia punterà su uno che a Cannes ha fatto furore, Matteo Garrone, che è in competizione oggi con Reality, film sulla società del Grande Fratello.

L’apertura, come sappiamo, è stata affidata a Moonrise Kingdom di Wes Anderson, mentre tra gli eventi di questa edizione c’è la presentazione fuori concorso del cartoon Dreamworks, Madagascar 3 . E sempre fuori concorso troviamo un altro italiano importante, Bernardo Bertolucci con Io e te, che non sarà più in 3D, insieme a Philip Kaufman con Hemingway e Gellhorn.

Tra gli eventi glamour da segnalare la serata di gala dedicata alla versione restaurata di C’era una volta in America, con l’aggiunta di 20 minuti di scene inedite, e la Proiezione di mezzanotte di Dracula 3D di Dario Argento.

Infine nella sezione Un Certain Regard ci saranno Pablo Trapero con Elefante Blanco, Sylvie Verheyde con Confessions of a Child of the Century e Aida Begic con Djeca (Children of Sarajevo).

Il terzo giorno del Festival del cinema di Cannes 2012 si è chiuso con nuovi film in gara. È stato il giorno del regista Matteo Garrone, che ha strappato applausi con Reality, dell’austriaco Ulrich Seidl con il film piuttosto spinto Paradise: Love e del cartone animato Madagascar 3: ricercati in Europa come film d’animazione fuori concorso. Ma il programma di Cannes 2012 ha proiettato anche per la Quinzaines de Realizateurs il film No di Pablo Larrain e Alyah di Elie Waijeman, mentre la sezione di Un certain regard ha concesso spazio al regista statunitense Benh Zeitlin con Beast of the Southern e al film drammatico Laurence Anyways di Xavier Dolan.

Il Festival di Cannes 2012, la cui giuria è presieduta dall’italiano Nanni Moretti, chiuderà con Therese Desqueyroux di Claude Miller con Audrey Tatou.

Questo il programma giorno per giorno:

Mercoledì 16 maggio:
Moonrise Kingdom, Wes Anderson (concorso)

Giovedì 17 maggio:
De rouille et d’os, Jacques Audiard (concorso)
Baad El Mawkeaa, Yousry Nasrallah (concorso)

The We & The I, Michel Gondry (Quinzaine des Réalisateurs)
Los Salvajes, Alejandro Fadel (settimana della critica)

Roman Polanski: A Film Memoir, (Proiezioni speciali)

Student, Darezhan Omirbayev (Un Certain Regard)

Venerdì 18 maggio:

Paradise: Love, Ulrich Seidl (Concorso)
Reality, Matteo Garrone (Concorso)

Madagascar 3: Ricercati in Europa (Fuori concorso)

Alyah, Elie Wajeman (Quinzaine des Réalisateurs)
No, Pablo Larrain (Quinzaine des Réalisateurs)

Garbage in the Garden of Eden, Fatih Akin (Proiezioni speciali)

Beasts of the Southern Wild, Benh Zeitlin (Un Certain Regard)

Sabato 19 maggio:

Lawless, John Hillcoat (Concorso)
Beyond the Hills, Cristian Mungiu (Concorso)

Proiezione di mezzanotte: Dracula 3D, Dario Argento

El Taaib, Merzak Allouache (Quinzaine des Réalisateurs)
La noche de enfrente, Raoul Ruiz (Quinzaine des Réalisateurs)

Antiviral, Brandon Cronenberg(Un Certain Regard)

Les Voisins de Dieu, Meni Yaesh (Settimana della critica)

Domenica 20 maggio:

Amour, Michael Haneke (Concorso)
Jagten, Thomas Vinterberg(Concorso)

Une Famille Respectable, Massoud Bakhshi (Quinzaine des Réalisateurs)

Une journée particulière, Gilles Jacob, Samuel Faure (Proiezioni speciali)
Les Invisibles, Sébastien Lifshitz (Proiezioni speciali)

Confessions of a Child of the Century, Sylvie Verheyde (Un Certain Regard)

Lunedì 21 maggio:

Like Someone in Love, Abbas Kiarostami (Concorso)
In Another Country, Hong Sang-soo (Concorso)
Vous n’avez encore rien vu, Alain Resnais(Concorso)

3, Pablo Stoll Ward (Quinzaine des Réalisateurs)

Djeca (Children of Sarajevo), Aida Begic (Un Certain Regard)

Elefante Blanco, Pablo Trapero (Un Certain Regard)

Martedì 22 maggio:

The Angels’ Share, Ken Loach (Concorso)
Killing Them Softly, Andrew Dominik (Concorso)

Operation Libertad, Nicolas Wadimoff (Quinzaine des Réalisateurs)
Gangs of Wasseypur, Anurag Kashyap (Quinzaine des Réalisateurs)

Aquí Y Allá, Antonio Méndez Esparza (Settimana della critica)

Trashed, Candida Brady (Proiezioni speciali)Journal de France, Claudine Nougaret, Raymond Depardon (Proiezioni speciali)
A Musica Segundo Tom Jobim, Nelson Pereira dos Santos (Proiezioni speciali)

Aimer a Perdre la Raison, Joachim LaFosse (Un Certain Regard)

Mercoledì 23 maggio:

Holy Motors, Leos Carax (concorso)
On the Road, Walter Salles (concorso)

Io e te, Bernardo Bertolucci (Fuori Concorso)

Sightseers, Ben Wheatley (Quinzaine des Réalisateurs)
Sueño Y Silencio, Jaime Rosales (Quinzaine des Réalisateurs)

La Playa, Juan Andrés Arango (Un Certain Regard)

Giovedì 24 maggio:

The Paperboy, Lee Daniels (Concorso)
Post Tenebras Lux, Carlos Reygadas (Concorso)

Dangerous Liaisons, Jin-ho Hur (Quinzaine des Réalisateurs)

Miss Lovely, Ashim Ahluwalia (Un Certain Regard)

Venerdì 25 maggio:

Cosmopolis, David Cronenberg (Concorso)
In the Fog, Sergei Loznitsa (Concorso)

Hemingway & Gellhorn, Philip Kaufman (Fuori Concorso)

Gimme the Loot, Adam Leon (Un Certain Regard)

Sabato 26 maggio:

The Taste of Money, Im Sang-soo (Concorso)
Mud, Jeff Nichols (Concorso)

Renoir, Gilles Bourdos(Un Certain Regard)



Domenica 27 maggio:

Thérèse D, Regia di Claude Miller (Fuori concorso)
http://www.vivacinema.it/articolo/festival-di-cannes-2012-il-programma-del-19-maggio-e-i-film-in-concorso/40971/
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Messaggio Da ubik Lun 21 Mag - 22:49

Michele Anselmi per www.ilvostro.it

La notizia, piuttosto gustosa, sarà illustrata a Cannes nei prossimi giorni dallo stesso regista. Intanto oggi, dopo l'anticipazione domenicale del "Vostro.it", è arrivato il comunicato stampa ufficiale. Paolo Sorrentino, reduce dai sei David di Donatello conquistati con "This Must Be the Place", torna a girare un film in Italia. E che film! Doveva chiamarsi "L'apparato umano", titolo quanto mai metaforico benché intriso di scherzosa fisiologia. Ma all'ultimo momento s'è deciso di cambiare il titolo, che diventa, per antifrasi, "La grande bellezza". Primo ciak ad agosto.

La sorpresa non sta tanto nella presenza, in veste di protagonista, del prediletto Toni Servillo, alla sua quarta collaborazione col regista napoletano. I due hanno affinato negli anni, sin dai tempi di "L'uomo in più", e poi con "Le conseguenze dell'amore" e "Il Divo", un sodalizio umano e artistico che produce ogni volta risultati migliori.

La novità sta nel cast inatteso, un po' fuori dagli schemi "sorrentiniani", destinato a popolarsi nelle prossime settimane di comparsate illustri, se è vero che parteciperanno all'affresco corale, sempre prodotto dalla Indigo in collaborazione con l'italiana Medusa e la francese Babe Films, Carlo Verdone e Sabrina Ferilli.

Sì, avete letto bene. Non che fosse un segreto la stima nutrita dal comico romano nei confronti del cineasta partenopea. «È il regista che mancava all'Italia, il mio preferito con Fellini, Kubrick e Frank Capra. Per la visionarietà e per i toni psichedelici, certe inquadrature del "Divo" mi ricordano la copertina di "Sgt. Pepper's" dei Beatles. E poi i silenzi, l'incomunicabilità... Paolo sta prendendo il posto di Antonioni» confessò giusto un anno, alla vigilia di Cannes, fa a Valerio Cappelli del "Corriere della Sera".

Ora si passa ai fatti, anche se Verdone, alle prese con le faticose prove torinesi della "Cenerentola" rossiniana che andrà in mondovisione tv il 3 e il 4 giugno, non conferma e non smentisce. «Se ne sta parlando, vedremo» taglia corto al telefono. In realtà il regista-attore, non proprio soddisfatto dagli esiti commerciali di "Posti in piedi in Paradiso" ma felice per il successo del suo libro "La casa sotto i portici", avrebbe molto amato il copione, che lo vedrà, forse, nei panni di uno scrittore un po' sfigato e presenzialista, di quelli che bazzicano le feste romane e diventano amici-serventi dei vip del cinema.

Quanto alla Ferilli, potrebbe essere, dopo "Tutta la vita davanti" di Paolo Virzì, il suo ritorno al cinema d'autore dopo tante fiction dimenticabili, in una parte di "bella ciaciona" romana tutta costruita sul suo fisico esplosivo. L'idea è di raccontare, a oltre cinquant'anni da "La dolce vita" di Fellini, con toni anche da commedia grottesca e feroce ma con un punto di vista inconsueto e non moraleggiante, la Roma odierna, affidandosi a una sorta di Virgilio che avrà, appunto, il volto di Servillo.

Secondo la rivista "Best Movie", il personaggio si chiamerà Jap Gambardella (Sorrentino si diverte sempre a trovare nomi bizzarri per i suoi personaggi): un giornalista sessantenne, professionalmente affermato, ben introdotto nei salotti mondani e culturali che contano, con una punta di cinismo ben temperato e lo sguardo disincantato.

Una Roma bella e degradata, fatta di potenti e "morti di fama", immobiliaristi e contesse, e chissà che Sorrentino non abbia ripreso, modificandolo alla luce dei tempi, quel progetto del 2009. Spiegò allora: «Sfogliando il libro "Cafonal" di Pizzi e D'Agostino, vedendo alcuni programmi in tv, leggendo i giornali, sono rimasto affascinato dall'universo della mondanità globale di oggi, omologata al gusto televisivo, un universo che si ispira al gossip di Dagospia, ma anche a una classe dirigente certo non solo romana, a un universo strampalato che mi fa pensare a che punto siamo arrivati».

Fellini come lontano modello ispiratore, naturalmente preso con le molle, sapendo che oggi, in questa Roma allegoria dell'Italia "full Monti", tutto è più degradato, meschino e plastificato. A occhio, sarà un gran film.

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Messaggio Da anna Sab 26 Mag - 15:44

Cannes 2012 - Nicole Kidman in abito da sirena, Robert Pattinson e Kristen Stewart sul red carpet della penultima serata

Penultima parata di star sul tappeto rosso del Palais des Festivals a Cannes. Questa sera si chiuderanno ufficialmente i giochi e scopriremo chi farà ritorno a casa con un premio fa le mani. Tanti gli ospiti illustri comparsi alla presentazione di Cosmopolis di David Cronenberg (recensito ieri dal nostro Gabriele), da George Lucas a Paolo Coelho, fino a Bonnie Wright/Ginny Weasley (forse amica di Robert Pattinson dai tempi di Harry Potter e il calice di fuoco). In passerella anche Sarah Gadon e Juliette Binoche, oltre a Kristen Stewart che ha accompagnato il fidanzato ‘osando’ un po’ più del solito, con un abito rosso particolarmente scollato.
Fuori concorso è stato visto Hemingway & Gellhorn di Philip Kaufman (qui il trailer) con Nicole Kidman, apparsa sul red carpet in abito cangiante da sirena, e Clive Owen. Cliccate su continua per sfogliare l’album fotografico di oggi. Se non le avete viste, qui ci sono le immagini del photocall di ieri pomeriggio.
Cannes 2012 - Nicole Kidman in abito da sirena, Robert Pattinson e Kristen Stewart sul red carpet della penultima serata

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