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Il Cinema sulla stampa
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Re: Il Cinema sulla stampa
Taormina Film Fest, si chiude la 57esima edizione: trionfa “Sur la Planche”
A Taormina, nello scenario incantato del Teatro Greco, si è conclusa la 57esima edizione del Taormina Film Festival con la vittoria del film “Sur La Planche” di Leila Kilani. La pellicola conquista il Golden Tauro come miglior film, e altri premi per la miglior regia e per il miglior cast composto solamente da donne.
Una pellicola marocchina che racconta la vita di alcune donne del Marocco. Protagoniste del film sono proprio quattro lavoratrici tessili molto legate fra loro, da potersi considerare sorelle. Vivono in simbiosi con gli stessi sogni ma la vita le mette avanti ad alcune scelte molto impegnative che le portano a sfidare le persone a loro vicine.
Si ritroveranno a fronteggiarsi per amore, per conquistare il cuore di uomo che piace ad alcune di loro. Per Leila Kilani è il primo riconoscimento per un suo film. “Sur La Planche” era stato presentato anche al Festival di Cannes e ha riscosso un discreto successo: una piccola conquista per la novella regista.
Il Festival di Taormina è ormai diventato un punto di incontro per il cinema internazionale: lo potremmo definire un luogo in cui incontrarsi per parlare di film e per dedicarsi al buon cinema. Anche quest’anno, come del resto da 56 anni, il palcoscenico del Teatro Greco è stato preso d’assalto da attori di fama internazionale. Quest’anno si sono presentati dall’11 al 18 giugno anche l’attrice italiana Monica Bellucci, l’attore hollywoodiano Oliver Stone, Jack Black e Maya Sansa, solo per citarne alcuni.
quotidianoitaliano
A Taormina, nello scenario incantato del Teatro Greco, si è conclusa la 57esima edizione del Taormina Film Festival con la vittoria del film “Sur La Planche” di Leila Kilani. La pellicola conquista il Golden Tauro come miglior film, e altri premi per la miglior regia e per il miglior cast composto solamente da donne.
Una pellicola marocchina che racconta la vita di alcune donne del Marocco. Protagoniste del film sono proprio quattro lavoratrici tessili molto legate fra loro, da potersi considerare sorelle. Vivono in simbiosi con gli stessi sogni ma la vita le mette avanti ad alcune scelte molto impegnative che le portano a sfidare le persone a loro vicine.
Si ritroveranno a fronteggiarsi per amore, per conquistare il cuore di uomo che piace ad alcune di loro. Per Leila Kilani è il primo riconoscimento per un suo film. “Sur La Planche” era stato presentato anche al Festival di Cannes e ha riscosso un discreto successo: una piccola conquista per la novella regista.
Il Festival di Taormina è ormai diventato un punto di incontro per il cinema internazionale: lo potremmo definire un luogo in cui incontrarsi per parlare di film e per dedicarsi al buon cinema. Anche quest’anno, come del resto da 56 anni, il palcoscenico del Teatro Greco è stato preso d’assalto da attori di fama internazionale. Quest’anno si sono presentati dall’11 al 18 giugno anche l’attrice italiana Monica Bellucci, l’attore hollywoodiano Oliver Stone, Jack Black e Maya Sansa, solo per citarne alcuni.
quotidianoitaliano
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Re: Il Cinema sulla stampa
stasera al Taormina film festival verrà trasmesso "La voce di Rosa" film-documentario su Rosa Balestrieri
Un omaggio ad una grande artista siciliana
Sono passati vent’anni dalla morte di Rosa Balistreri, leggendaria cantante-simbolo della musica folk siciliana. Alle sue spalle, ha lasciato un ricco patrimonio di canzoni ricche di passione, situazioni di vita che continuano ad essere cantate nelle menti di chi la seguiva.
La voce di Rosa è un mix di telegiornali d’epoca e performance contemporanee, stile documentaristico, e il tentativo dell’attrice Donatella Finocchiaro (protagonista nel ruolo di Rosa) di comprendere la donna, che deve interpretare in un film.
mymovies
Un omaggio ad una grande artista siciliana
Sono passati vent’anni dalla morte di Rosa Balistreri, leggendaria cantante-simbolo della musica folk siciliana. Alle sue spalle, ha lasciato un ricco patrimonio di canzoni ricche di passione, situazioni di vita che continuano ad essere cantate nelle menti di chi la seguiva.
La voce di Rosa è un mix di telegiornali d’epoca e performance contemporanee, stile documentaristico, e il tentativo dell’attrice Donatella Finocchiaro (protagonista nel ruolo di Rosa) di comprendere la donna, che deve interpretare in un film.
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Re: Il Cinema sulla stampa
Ecco cast Decameron, ad Allen anche Albanese
Oltre Benigni anche Muti e Scamarcio, poi Cruz e Baldwin. Ciak a Roma
di Alessandra Magliaro
ROMA - Dopo tante indiscrezioni arrivano le conferme: Woody Allen ha annunciato il cast completo del suo Bop Decameron che comincerà a girare l'11 luglio a Roma. E non mancano le novità e le sorprese: Allen ha scelto, oltre a Benigni, un altro attore brillante, Antonio Albanese. La Gravier Productions ha dato le notizie, diffuse dai principali siti di cinema americano,da Variety e The Hollywood Reporter all'istituzionale Imdb e anche dall'Italia sono arrivate le conferme. Nel cast principale, in ordine alfabetico sottolineano alla produzione, Woody Allen, Alec Baldwin, Roberto Benigni, Penelope Cruz, Judy Davis (una delle attrici feticcio del regista americano, che l'ha voluta in tanti film tra cui spicca la nevrotica Sally di Mariti e Moglie che le è valso il Golden Globe e la nomination all'Oscar), Jesse Eisenberg (reduce dal successo di Social Network), Greta Gerwig (novità) e Ellen Page, la giovane lanciata da Juno.
Co-protagonisti Antonio Albanese, il celebre tenore Fabio Armiliato, Alessandra Mastronardi (i Cesaroni), Ornella Muti, Flavio Parenti, Alison Pill, Riccardo Scamarcio, Alessandro Tiberi (visto in Boris). Parenti, si apprende, sarà protagonista dell'episodio con lo stesso Woody Allen e Judy Davis, anche se la storia è top secret e tutti gli attori hanno firmato il silenzio stampa sulla trama. Parenti, nel cast di Io sono l'amore di Luca Guadagnino è sul set della fiction di Rai1 Le stragi del sabato sera con la regia di Fabrizio Costa, sarà il fortunato sposo di Micaela Ramazzotti nella fiction Rai diretta da Pupi Avati dal titolo "Una famiglia" ed infine "principe azzurro" in "Cenerentola" diretto da Christiane Duguay con Vanessa Hessler tra i titoli più attesi della fiction Rai d'autunno. Dall'annuncio ufficiale di Allen mancherebbero nomi italiani circolati nelle settimane scorse come Isabella Ferrari, Massimo Ghini, Sergio Rubini. Tutti attori che potrebbero essere comunque presenti ma non nel cast principale, secondo quanto si apprende da fonti della produzione.
The Bop Decameron, di Gravier Production (insieme ad Allen dal 2002) è prodotto da Letty Aronson e Stephen Tenenbaum. Ed é finanziato da Medusa che lo distribuirà nelle sale, così come Mezzanotte a Parigi, il film di Allen che ha aperto l'ultimo festival di Cannes e che sta avendo un ottimo successo in America. The Bop Decameron si girerà a Roma dall'11 luglio.
ansa.it
Oltre Benigni anche Muti e Scamarcio, poi Cruz e Baldwin. Ciak a Roma
di Alessandra Magliaro
ROMA - Dopo tante indiscrezioni arrivano le conferme: Woody Allen ha annunciato il cast completo del suo Bop Decameron che comincerà a girare l'11 luglio a Roma. E non mancano le novità e le sorprese: Allen ha scelto, oltre a Benigni, un altro attore brillante, Antonio Albanese. La Gravier Productions ha dato le notizie, diffuse dai principali siti di cinema americano,da Variety e The Hollywood Reporter all'istituzionale Imdb e anche dall'Italia sono arrivate le conferme. Nel cast principale, in ordine alfabetico sottolineano alla produzione, Woody Allen, Alec Baldwin, Roberto Benigni, Penelope Cruz, Judy Davis (una delle attrici feticcio del regista americano, che l'ha voluta in tanti film tra cui spicca la nevrotica Sally di Mariti e Moglie che le è valso il Golden Globe e la nomination all'Oscar), Jesse Eisenberg (reduce dal successo di Social Network), Greta Gerwig (novità) e Ellen Page, la giovane lanciata da Juno.
Co-protagonisti Antonio Albanese, il celebre tenore Fabio Armiliato, Alessandra Mastronardi (i Cesaroni), Ornella Muti, Flavio Parenti, Alison Pill, Riccardo Scamarcio, Alessandro Tiberi (visto in Boris). Parenti, si apprende, sarà protagonista dell'episodio con lo stesso Woody Allen e Judy Davis, anche se la storia è top secret e tutti gli attori hanno firmato il silenzio stampa sulla trama. Parenti, nel cast di Io sono l'amore di Luca Guadagnino è sul set della fiction di Rai1 Le stragi del sabato sera con la regia di Fabrizio Costa, sarà il fortunato sposo di Micaela Ramazzotti nella fiction Rai diretta da Pupi Avati dal titolo "Una famiglia" ed infine "principe azzurro" in "Cenerentola" diretto da Christiane Duguay con Vanessa Hessler tra i titoli più attesi della fiction Rai d'autunno. Dall'annuncio ufficiale di Allen mancherebbero nomi italiani circolati nelle settimane scorse come Isabella Ferrari, Massimo Ghini, Sergio Rubini. Tutti attori che potrebbero essere comunque presenti ma non nel cast principale, secondo quanto si apprende da fonti della produzione.
The Bop Decameron, di Gravier Production (insieme ad Allen dal 2002) è prodotto da Letty Aronson e Stephen Tenenbaum. Ed é finanziato da Medusa che lo distribuirà nelle sale, così come Mezzanotte a Parigi, il film di Allen che ha aperto l'ultimo festival di Cannes e che sta avendo un ottimo successo in America. The Bop Decameron si girerà a Roma dall'11 luglio.
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Re: Il Cinema sulla stampa
The Tree of Life: proiettato al contrario, nessuno se ne accorge
Un film un po’ sfasato. E non per volontà futuristica del regista. A Bologna gli spettatori hanno visto The Tree of Life al contrario, in una sequenza che non era quella ideata dai montatori del film di Terence Malick vincitore della Palma d’oro a Cannes 2011. E nessuno (a parte pochi) s’è accorto che la versione, proposta tralaltro in lingua originale coi sottotitoli in italiano, non era quella pensata dal regista. Finchè non è arrivato il web a sbugiardare tutto.
Colpo di scena in una sala d’essai a Bologna: come nel resto d’Italia si sta proiettando The Tree of Life, il film con Brad Pitt e Sean Penn, ma sullo schermo le scene viste non erano esattamente nella sequenza originale di Terence Malick.
Che è successo? In pratica c’è stata una inversione di rulli con il primo al posto del secondo. Con quale risultato? Le scene iniziali che gli ignari (ignari perchè in molti non potevano fare il confronto con l’originale) spettatori hanno visto in realtà, nella vera narrazione, dovevano venire un bel po’ dopo…
E così proiezione dopo proiezione per nove giorni è continuato l’equivoco, fino a quando non è arrivato, implacabile, Facebook.
E ad arrivare sono state anche le scuse ufficiali della Cineteca di Bologna. In una nota il presidente Giuseppe Bertolucci e il direttore Gianluca Farinelli hanno definito l’episodio “mortificante e gravissimo”.
http://www.vivacinema.it/articolo/the-tree-of-life-proiettato-al-contrario-nessuno-se-ne-accorge/32713/
nota personale:
miiiiiiiiiiiiiiiiii che pubblico di cinefili ( o cinofili? )............ oppure vale anche
miiiiiiiiiiiiiiiiii che filmone!!!!!!!!!!
mi ripeto:
Lucy Gordon- agente critico
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Re: Il Cinema sulla stampa
noooooooooooooooooooooooooooooooooooooo ma chi è che guardava il film?
anny_skod- satellite artificiale
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Re: Il Cinema sulla stampa
anny_skod ha scritto:noooooooooooooooooooooooooooooooooooooo ma chi è che guardava il film?
Anny....il cinema è una sala molto di fighi .... addirittura proiettano i film in lingua originale, pensa che fini cultori di cinema
............ ma che andattero andevvero andacessero a cagher!!!!
Lucy Gordon- agente critico
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Re: Il Cinema sulla stampa
finissimi
anny_skod- satellite artificiale
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Re: Il Cinema sulla stampa
Nanni Moretti: “Silvio finito? Lo dicono sempre, ma poi…”
A Taormina dove ricevera’ stasera ben sei Nastri per il suo Habemus Papam, il regista è tornato a parlare di politica
E’ Nanni Moretti il grande trionfatore dei Nastri d’Argento di quest’anno. Ben sei i riconoscimenti al suo Habemus Papam. L’occasione per il regista per tornare a parlare di politica.
DOMANDE – A chi gli chiede se le elezioni amministrative ed i referendum siano davvero la fine di Berlusconi, replica: ‘Sei sicura? – dice rivolto alla giornalista – Io da anni leggo un quotidiano che un giorno si’ ed un giorno no parla della fine di Berlusconi cosi’ io mi illudo, ma poi mi arrabbio sempre regolarmente perche’ questa fine non arriva mai. I referendum – dice ancora il regista che stasera ricevera’ al Teatro Antioco di Taormina i premi del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani – sono una vittoria dei cittadini. Per quanto riguarda le amministrative, e dunque le citta’ di Bologna, Napoli…e’ stata una vittoria dei candidati e anche una sconfitta della destra. Ma per quanto riguarda il nostro paese va detto che in qualsiasi altra nazione di democrazia occidentale se un premier avesse fatto un millesimo di quello che ha fatto Berlusconi sarebbe stato costretto alle dimissioni dai suoi stessi alleati’ Vediamo cosa succedera’ dopo l’estate. A essere generosi – ha aggiunto -, Berlusconi e’ una persona sempre piu’ confusa. In Paesi come Germania, Spagna, Francia o Israele, solo per fare qualche esempio, non avrebbero certamente digerito neanche una piccolissima parte di quello che ha fatto il Cavaliere. Dobbiamo solo aspettare”.
PREMI - Il giornalisti cinematografici italiani hanno assegnato al regista di “Habemus Papam” sei premi su sette candidature. Al film vanno il Nastro per il regista del miglior film, per il soggetto, per la scenografia, i costumi, la fotografia e il miglior produttore (Nanni Moretti e Domenico Procacci). Tre sono i Nastri assegnati invece a “Vallanzasca – Gli Angeli del Male” di Michele Placido, quello per il migliore attore protagonista, Kim Rossi Stuart, per la colonna sonora e miglior montaggio Alba Rohrwacher ottiene il Nastro d’Argento come miglior attrice protagonista per “La solitudine dei numeri” primi di Saverio Costanzo, mentre sua sorella Alice vince come migliore regista esordiente con “Corpo celeste”. Il Nastro dell’anno 2011 è andato a “Noi credevamo” Mario Martone.
giornalettismo
A Taormina dove ricevera’ stasera ben sei Nastri per il suo Habemus Papam, il regista è tornato a parlare di politica
E’ Nanni Moretti il grande trionfatore dei Nastri d’Argento di quest’anno. Ben sei i riconoscimenti al suo Habemus Papam. L’occasione per il regista per tornare a parlare di politica.
DOMANDE – A chi gli chiede se le elezioni amministrative ed i referendum siano davvero la fine di Berlusconi, replica: ‘Sei sicura? – dice rivolto alla giornalista – Io da anni leggo un quotidiano che un giorno si’ ed un giorno no parla della fine di Berlusconi cosi’ io mi illudo, ma poi mi arrabbio sempre regolarmente perche’ questa fine non arriva mai. I referendum – dice ancora il regista che stasera ricevera’ al Teatro Antioco di Taormina i premi del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani – sono una vittoria dei cittadini. Per quanto riguarda le amministrative, e dunque le citta’ di Bologna, Napoli…e’ stata una vittoria dei candidati e anche una sconfitta della destra. Ma per quanto riguarda il nostro paese va detto che in qualsiasi altra nazione di democrazia occidentale se un premier avesse fatto un millesimo di quello che ha fatto Berlusconi sarebbe stato costretto alle dimissioni dai suoi stessi alleati’ Vediamo cosa succedera’ dopo l’estate. A essere generosi – ha aggiunto -, Berlusconi e’ una persona sempre piu’ confusa. In Paesi come Germania, Spagna, Francia o Israele, solo per fare qualche esempio, non avrebbero certamente digerito neanche una piccolissima parte di quello che ha fatto il Cavaliere. Dobbiamo solo aspettare”.
PREMI - Il giornalisti cinematografici italiani hanno assegnato al regista di “Habemus Papam” sei premi su sette candidature. Al film vanno il Nastro per il regista del miglior film, per il soggetto, per la scenografia, i costumi, la fotografia e il miglior produttore (Nanni Moretti e Domenico Procacci). Tre sono i Nastri assegnati invece a “Vallanzasca – Gli Angeli del Male” di Michele Placido, quello per il migliore attore protagonista, Kim Rossi Stuart, per la colonna sonora e miglior montaggio Alba Rohrwacher ottiene il Nastro d’Argento come miglior attrice protagonista per “La solitudine dei numeri” primi di Saverio Costanzo, mentre sua sorella Alice vince come migliore regista esordiente con “Corpo celeste”. Il Nastro dell’anno 2011 è andato a “Noi credevamo” Mario Martone.
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Re: Il Cinema sulla stampa
Liussi
la notizia è di un paio di settimane fa... non l'avevo segnalata perché mi aspettavo che lo facessi tu
però così non è precisa: per le proiezioni in pellicola ogni rullo dura 10 minuti o poco più (avete presente quando appaiono tondini negli angoli dello schermo? sono gli avvisi per il proiezionista che il rullo sta finendo e deve prepararsi a passare al successivo); quindi immagino che il film di Malick ne avesse almeno una dozzina.
Indi per cui l'inversione di due rulli è grave e crea confusione, ma non è un'inversione tra primo e secondo tempo. In un film in cui molte sequenze sono cicliche e che non segue un racconto lineare è possibile che passi inosservata.
naturalmente se ci fossi stato io in sala me ne sarei accorto immantinente
come mi accorsi quasi 30 anni fa di un simile scambio durante la proiezione di La cina è vicina di Bellocchio.
Alle mie proteste la proiezione fu interrotta e il proiezionista propose di ripartire da capo.
- No grazie andiamo pure avanti!
fu la risposta unanime del pubblico
la notizia è di un paio di settimane fa... non l'avevo segnalata perché mi aspettavo che lo facessi tu
però così non è precisa: per le proiezioni in pellicola ogni rullo dura 10 minuti o poco più (avete presente quando appaiono tondini negli angoli dello schermo? sono gli avvisi per il proiezionista che il rullo sta finendo e deve prepararsi a passare al successivo); quindi immagino che il film di Malick ne avesse almeno una dozzina.
Indi per cui l'inversione di due rulli è grave e crea confusione, ma non è un'inversione tra primo e secondo tempo. In un film in cui molte sequenze sono cicliche e che non segue un racconto lineare è possibile che passi inosservata.
naturalmente se ci fossi stato io in sala me ne sarei accorto immantinente
come mi accorsi quasi 30 anni fa di un simile scambio durante la proiezione di La cina è vicina di Bellocchio.
Alle mie proteste la proiezione fu interrotta e il proiezionista propose di ripartire da capo.
- No grazie andiamo pure avanti!
fu la risposta unanime del pubblico
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Re: Il Cinema sulla stampa
sarà rimasto traumatizzato, me lo vedo a controllare meticolosamente i rulli: prima che arriva che arriva quello
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Re: Il Cinema sulla stampa
anch'io taqui anche perchè mi pare che il film avesse, come quasi sempre, sia i titoli di testa che quelli di coda con tanto di the endmambu ha scritto:...Indi per cui l'inversione di due rulli è grave e crea confusione, ma non è un'inversione tra primo e secondo tempo...
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Re: Il Cinema sulla stampa
Un cinema per Monicelli
Narni dedica un cinema a Mario Monicelli: “Il primo in Italia, e lo dico a nome suo, che ogni tanto ci parlo: non si può dimenticare Mario, e la sua scelta di vita e di morte”, dice il regista Giuliano Montaldo. E’ lui insieme ad Alberto Crespi, critico cinematografico de L’Unità, a dirigere Le vie del cinema, la rassegna di cinema restaurato ad ingresso gratuito, in programma dal 5 al 10 luglio a Narni Scalo (TR) e organizzata dal Comune di Narni con la collaborazione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Cineteca di Bologna e di Rai Teche.
La XVII edizione sarà, appunto, dedicata a Monicelli, grande amico e più volte ospite della rassegna: “Non potevamo non fargli questo regalo”, dice Crespi, e sarà un suo allievo e amico, Giovanni Veronesi, giovedì 6 luglio a parlare della Grande guerra, presentata nella versione restaurata dalla Cineteca Nazionale. Questa sera, viceversa, si attende la delibera del consiglio comunale di Narni sull’intitolazione del cinema, perché – ha scritto Crespi – “Monicelli era un grande italiano e Narni sua amica”.
Ma, Monicelli a parte, qual è la buona stella di Narni? “Per noi il cinema e la cultura sono importanti – dice il sindaco Stefano Bigaroni – in quanto crescita e progresso: non sono un optional, l’avanzo di altre attività”. Tutto il contrario di quel ministro, dice Montaldo, che “ci definì accattoni, per poi rimanere di sasso quando gli dissi che l’unico positivo del cinema è il negativo”. Non a caso, il cuore de Le vie del cinema è il restauro: “Una macchina sempre più complicata e costosa – dice il conservatore Enrico Magrelli – per cui scegliere che cosa restaurare è una responsabilità non indifferente: non è una cosa vecchia, da topi di biblioteca, ma postmoderna, futuribile. Difendere il restauro, difendere il cinema per non condannarci a un futuro più povero”.
Ecco, dunque, che dopo l’edizione 2010 dedicata ai grandi interpreti della commedia all’italiana, Le vie del cinema torna ad omaggiare il “cinema di papà” per un confronto tra i classici italiani, i “padri” appunto, e i cineasti contemporanei che ne hanno raccolto l’eredità. Sera dopo sera, saliranno sul palco Gianni Di Gregorio (Pranzo di Ferragosto e Gianni e le donne), che presenterà Vaghe stelle dell’orsa di Luchino Visconti: “Gianni è innamorato di Claudia Cardinale”, rivela Crespi; Ferzan Ozpetek per L’onorevole Angelina di Luigi Zampa; Rocco Papaleo, reduce dal successo del suo Basilicata coast to coast, per Grazie zia di Salvatore Samperi: “Il primo film sexy alle Vie del cinema, ma rivisto oggi è quasi fanciullesco”, confessa Crespi, mentre Alice Rohrwacher, acclamata esordiente con Corpo Celeste, presenterà Diario di un maestro di Vittorio De Seta, dramma tv in sei puntate (1975) offerto al pubblico nella versione cinematografica a colori restaurata da Cineteca di Bologna.
Infine, Susanna Nicchiarelli (Cosmonauta) proporrà Sogni d’oro, diretto e interpretato da Nanni Moretti nel 1981: un omaggio al regista di Habemus Papam a trent’anni esatti dall’uscita in sala dei suoi Sogni. In attesa che Narni gli intitoli una via, dopo il cinema a Monicelli e le ventuno vie e piazze già dedicate, tra gli altri, a Rossellini, De Sica, Visconti, Petri, Fellini, Masina, Magnani, Tognazzi e Gassman.
MicroMega
Narni dedica un cinema a Mario Monicelli: “Il primo in Italia, e lo dico a nome suo, che ogni tanto ci parlo: non si può dimenticare Mario, e la sua scelta di vita e di morte”, dice il regista Giuliano Montaldo. E’ lui insieme ad Alberto Crespi, critico cinematografico de L’Unità, a dirigere Le vie del cinema, la rassegna di cinema restaurato ad ingresso gratuito, in programma dal 5 al 10 luglio a Narni Scalo (TR) e organizzata dal Comune di Narni con la collaborazione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Cineteca di Bologna e di Rai Teche.
La XVII edizione sarà, appunto, dedicata a Monicelli, grande amico e più volte ospite della rassegna: “Non potevamo non fargli questo regalo”, dice Crespi, e sarà un suo allievo e amico, Giovanni Veronesi, giovedì 6 luglio a parlare della Grande guerra, presentata nella versione restaurata dalla Cineteca Nazionale. Questa sera, viceversa, si attende la delibera del consiglio comunale di Narni sull’intitolazione del cinema, perché – ha scritto Crespi – “Monicelli era un grande italiano e Narni sua amica”.
Ma, Monicelli a parte, qual è la buona stella di Narni? “Per noi il cinema e la cultura sono importanti – dice il sindaco Stefano Bigaroni – in quanto crescita e progresso: non sono un optional, l’avanzo di altre attività”. Tutto il contrario di quel ministro, dice Montaldo, che “ci definì accattoni, per poi rimanere di sasso quando gli dissi che l’unico positivo del cinema è il negativo”. Non a caso, il cuore de Le vie del cinema è il restauro: “Una macchina sempre più complicata e costosa – dice il conservatore Enrico Magrelli – per cui scegliere che cosa restaurare è una responsabilità non indifferente: non è una cosa vecchia, da topi di biblioteca, ma postmoderna, futuribile. Difendere il restauro, difendere il cinema per non condannarci a un futuro più povero”.
Ecco, dunque, che dopo l’edizione 2010 dedicata ai grandi interpreti della commedia all’italiana, Le vie del cinema torna ad omaggiare il “cinema di papà” per un confronto tra i classici italiani, i “padri” appunto, e i cineasti contemporanei che ne hanno raccolto l’eredità. Sera dopo sera, saliranno sul palco Gianni Di Gregorio (Pranzo di Ferragosto e Gianni e le donne), che presenterà Vaghe stelle dell’orsa di Luchino Visconti: “Gianni è innamorato di Claudia Cardinale”, rivela Crespi; Ferzan Ozpetek per L’onorevole Angelina di Luigi Zampa; Rocco Papaleo, reduce dal successo del suo Basilicata coast to coast, per Grazie zia di Salvatore Samperi: “Il primo film sexy alle Vie del cinema, ma rivisto oggi è quasi fanciullesco”, confessa Crespi, mentre Alice Rohrwacher, acclamata esordiente con Corpo Celeste, presenterà Diario di un maestro di Vittorio De Seta, dramma tv in sei puntate (1975) offerto al pubblico nella versione cinematografica a colori restaurata da Cineteca di Bologna.
Infine, Susanna Nicchiarelli (Cosmonauta) proporrà Sogni d’oro, diretto e interpretato da Nanni Moretti nel 1981: un omaggio al regista di Habemus Papam a trent’anni esatti dall’uscita in sala dei suoi Sogni. In attesa che Narni gli intitoli una via, dopo il cinema a Monicelli e le ventuno vie e piazze già dedicate, tra gli altri, a Rossellini, De Sica, Visconti, Petri, Fellini, Masina, Magnani, Tognazzi e Gassman.
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Re: Il Cinema sulla stampa
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Questi gli ospiti del GiffoniFilmFestival 2011 41° edizione. Quest'anno la rassegna sarà dall 11 al 21 luglio.
“Le cose sono unite da legami invisibili: non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella”.
Le parole di Galileo Galilei sono la strada maestra che conducono al tema della edizione numero 41 del Giffoni Film Festival. LINK. Una parola inglese che entrata prepotentemente nel nostro linguaggio , attraverso i monitor dei nostri computer, attraverso gli snodi della grande rete in cui ormai viviamo e si sviluppano le nostre interazioni sociali, attraverso il parlare universale dei social network.
I link è una connessione, è un collegamento, è un legame appunto! Ogni aspetto nel nostro mondo digitalizzato e globale è collegato a qualcos’altro. Siamo tutti uniti da fili più o meno visibili e i confini si smembrano sotto il peso delle “cose linkate”.
Nel 2008 il nostro tema fu appunto CONFINI. Un argomento affascinante che esplorava il concetto di divisione, di contiguità, di differenza e di appartenenza. Poi è venuto il tema TABU’ che ha rimarcato l’idea di invalicabilità, di steccato, di regola (intesa anche come spazio fisico da non violare).
L’anno scorso abbiamo invertito la rotta e parlando di AMORE abbiamo deciso di affrontare la positività delle relazioni umani. Delle connessioni umane. LINK prosegue il discorso e lo porta in un terreno più ampio ancora.
Vogliamo approfondire proprio il termine di corrispondenza, di rete (non solo internettiana), di condivisione, di ponte. L’idea è di partire per un nuovo viaggio allo scoperta di come è possibile cogliendo un fiore, turbare una stella. Svelare i meccanismi della relazione tra gli uomini, approfondire il concetto di globalizzazione, ammirare l’intricato gioco di rimandi tra le cose, pedinare da vicino le dinamiche di collegamento tra argomenti apparentemente lontani (alla base anche del concetto di “metafora”), ricercare le forme di congiungimento tra le emozioni e le sensazioni (in paleontologia il LINK è proprio il cosiddetto anello di congiunzione).
http://www.giffonifilmfestival.it/homepage-giffoni
Inoltre esibizioni live con:
HOOVERPHONIC,
MADS LANGER
ALMAMEGRETTA
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Lucy Gordon- agente critico
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Re: Il Cinema sulla stampa
Andre 3000 (Outkast) sarà Hendrix in un film sulla vita del chitarrista
Andre 3000 sarà Jimi Hendrix in film biografico sulla vita del chitarrista, che vedrà la luce probabilmente il prossimo anno. A rivelarlo l'attrice Hayley Atwell, che ha preso parte alla pellicola su Capitan America, e co-protagonista del cantante degli Outkast nella pellicola su Hendrix:"Interpreterò un ruolo nella prossima produzione su Hendrix, che adoro. Al mio fianco, nella parte del protagonista, ci sarà Andre 3000. E' perfetto nella parte di Jimi, lo trovo anche molto somogliante", ha dichiarato la Atwell all'Esquire. Andre Benjamin, diventato poi 3000, aveva confessato, nel 2004, di aver come "sogno nel cassetto" l'interpretazione cinematografica di Hendrix e di essere convinto che, in fututo, il suo desiderio sarebbe stato esuadito. Altri nomi illustri del panorama musicale e cinematografico internazionale si erano cimentati nell'impresa di portare il leggendario chitarrista sul grande schermo:tra questi Lenny Kravitz e Laurence Fishburne, Intanto gli Outkast, nonostante i numerosi impegni, hanno fatto sapere di voler pubblicare un album di inediti entro e non oltre la fine del 2012: il disco, ideale successore di "Idlewild" del 2006, il settimo nella carriera del duo di Atlanta, sarebbe già in fase di pre-produzione, anche se - ufficialmente - la band non ha voluto commentare il reale stato di avanzamento dei lavori
rockol
Andre 3000 sarà Jimi Hendrix in film biografico sulla vita del chitarrista, che vedrà la luce probabilmente il prossimo anno. A rivelarlo l'attrice Hayley Atwell, che ha preso parte alla pellicola su Capitan America, e co-protagonista del cantante degli Outkast nella pellicola su Hendrix:"Interpreterò un ruolo nella prossima produzione su Hendrix, che adoro. Al mio fianco, nella parte del protagonista, ci sarà Andre 3000. E' perfetto nella parte di Jimi, lo trovo anche molto somogliante", ha dichiarato la Atwell all'Esquire. Andre Benjamin, diventato poi 3000, aveva confessato, nel 2004, di aver come "sogno nel cassetto" l'interpretazione cinematografica di Hendrix e di essere convinto che, in fututo, il suo desiderio sarebbe stato esuadito. Altri nomi illustri del panorama musicale e cinematografico internazionale si erano cimentati nell'impresa di portare il leggendario chitarrista sul grande schermo:tra questi Lenny Kravitz e Laurence Fishburne, Intanto gli Outkast, nonostante i numerosi impegni, hanno fatto sapere di voler pubblicare un album di inediti entro e non oltre la fine del 2012: il disco, ideale successore di "Idlewild" del 2006, il settimo nella carriera del duo di Atlanta, sarebbe già in fase di pre-produzione, anche se - ufficialmente - la band non ha voluto commentare il reale stato di avanzamento dei lavori
rockol
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