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Messaggio Da anna Mer 9 Nov - 17:24

Fiorello: ecco Il più grande spettacolo dopo il weekend, con Benigni e tanti ospiti

Poche ore fa è stato presentato Il più grande spettacolo dopo il weekend - o Ilpiugrandespettacolodopoilweekend, come lo si voglia scrivere -, l’attesissimo programma di Fiorello che debutterà lunedì prossimo, 14 novembre, in prima serata su Rai1. Quattro puntate in totale che, oltre a dare filo da torcere - o addirittura bastonate - al Grande Fratello, potrebbero dare una svolta alla stagione non proprio positivissima della prima rete di stato, considerando la media di ascolto delle varie prime serate (miniserie escluse).
In conferenza stampa sono emerse molte notizie che faranno felici gli spettatori. Tra gli ospiti troveremo Giorgia, presente per tutte e quattro le puntate, poi Jovanotti, Coldplay, Tony Bennett, Michael Bublé, Elisa, Negramaro, Caparezza, Novak Djokovic e altri che si aggiungeranno. Confermata anche la presenza di Roberto Benigni, come dichiarato dallo stesso Fiorello:
Roberto Benigni ci sarà. O meglio tutto era pronto perché venisse nella seconda puntata. Ma qualcuno gliel’ha tirata. Si è fatto male a un piede. Quindi farà di tutto per essere con noi nella seconda ma più probabilmente sarà ospite nella quarta e ultima puntata dello show
L’intenzione è quella di proporre un vero varietà, come quelli che andavano in onda negli anni ‘60 e ‘70. Come al solito Fiorello si cimenterà in canti, balli, imitazioni e duetti, con scenografie imponenti e coreografie studiate nei minimi particolari, affidate a Daniel Erzalow. Accanto a lui ritroveremo la spalla Marco Baldini, il maestro Enrico Cremonesi che dirigerà un’orchestra di 50 elementi, e gli autori Giampiero Solari, Claudio Fasulo, Francesco Bozzi, Riccardo Cassini, Alberto Di Risio, Pierluigi Montebelli e Federico Taddia.

Le battute ovviamente non sono mancate:
Sono passati sette anni dal mio ultimo show. L’ultima volta che sono stato su Rai1, con Viva Radio2 Minuti, alla seconda puntata è caduto il governo Prodi. Non vorrei che si pensasse che porto sfiga…
Ma ci sono state anche indiscrezioni sulle parodie del grande mattatore, uno dei punti di forza di tutti i suoi show:
Del vecchio repertorio però credo proporremo solo Carla Bruni, questa volta alle prese con la prima ninna nanna per la figlia avuta da Sarkozy
Per quanto riguarda lo spettacolo vero e proprio, Fiorello annuncia che sarà diviso in due parti. La prima andrà avanti fino alle 23.30, poi ci sarà la pubblicità e il ritorno Il più grande spettacolo dopo le undici e mezza, un’altra mezz’ora di show dove prevarrà
il cazzeggio, anzi il pazzaggio perché siamo in Rai e non si può dire
Il conduttore fa anche fatto una riflessione sull’uso dei social network, che su queste pagine più volte abbiamo citato per news e indiscrezioni provenienti dalla “viva voce” dei vari personaggi tv:
Sono cambiato dopo essermi avvicinato ai Social Network, che non fanno sconti a nessuno. Quando lavori, tutti quelli che ti fermano ti fanno i complimenti. Sui social network, invece, ti dicono la verità. Dopo aver letto il linguaggio delle critiche sui social network sono pronto a tutto

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Messaggio Da anna Lun 14 Nov - 16:52

Il grande ritorno stasera su Raiuno. Il conduttore per mesi ha condiviso su Twitter tutti i preparativi

Probabile scena dal back stage: un microfono in una mano e il cellulare nell’altra, per un ultimo cinguettio via Twitter ai suoi follower prima di buttarsi anima e corpo dentro a Il più grande spettacolo dopo il weekend . Eccolo il Rosario Fiorello in versione «show & social network», pronto al grande ritorno di questa sera su Rai Uno, in diretta dallo Studio 5 di Cinecittà, «con una scenografia e delle luci da brivido», come ha detto scherzosamente appena si sono accese le luci per le primissime prove, «fatemi scappare: non sono più abituato a fare la televisione».

Un programma che parte, e che nasce, da lontano: dai sette anni dall’ultimo varietà in prima serata sulla rete ammiraglia, dalle centinaia di date live in giro per l’Italia, dai successi di Viva Radio2 con il fedele Marco Baldini e dall’esperienza primaverile al Sistina. Un programma la cui genesi è diventata una sorta di «parto collettivo» da quando il primo settembre su Twitter è comparso il messaggio: «Eccomi sono Fiorello.... Primo cinguettio», firmato @sarofiorello. In due mesi è mezzo sono ormai 95 mila i follower che hanno potuto leggere gli oltre suoi 2.500 messaggi, entrando discretamente nella sua quotidianità, scambiando opinioni con lui, tentando di carpire i possibili ospiti del programma e guardando in anteprima assaggi dei nuovi personaggi.

«Roberto allora vieni allo show? Io canto tu balli poi tu canti e io ballo abbracci», è l’invito inviato via smartphone a Roberto Bolle, mentre un secco «Cazzeggio con Giorgia» ha accompagnato un video rubato durante le prove, mentre la cantante, ospite nella puntata inaugurale, interpreta le note della sigla. E i dialoghi con i colleghi continuano: c’è Lorenzo «Jovanotti» che risponde «Io ci sono all’ultima puntata, il 5 dicembre, tra i concerti di Firenze e quelli di Roma. And I happy to be with little flower!», e intanto domanda a Fiore se fanno anche prove o improvvisano tutto. Mentre ad Eva Riccobono, anche lei attesa per la prima puntata di questa sera, chiede al volo se ha intenzione di passare per Cinecittà, e lei subito risponde in siciliano stretto: «Ciao Rosario! Sono in partenza. Ni viriemu ruopu». Senza esimersi dal commentare i fatti di maggiore attualità: «Ragazzi sono tornato a casa adesso dalle prove sto guardando il tg. Sono senza parole .. Sgomento totale ... Forza Liguria!», scrive il giorno dell’alluvione ligure, mentre accompagna le dimissioni di Berlusconi con una frase sola: «E ora con chi ce la prendiamo?».

Far diventare Twitter in un palco, dove trasformare la quotidianità in show e viceversa. Le imitazioni dell’ex allenatore dell’Inter Gasperini, del c.t della Roma Luis Enrique, di un Berlusconi arrabbiato con Tremonti diventano subito piccoli cult in rete, così come la fotografia che ogni mattina Fiorello si autoscatta per dare il buongiorno ai fans o la rassegna stampa da Cesare, il suo edicolante di fiducia a cui fa commentare le prime pagine dei quotidiani insieme ai clienti abituali. E sempre via Twitter annuncia la loro promozione ad ospiti: «Notizia: alla prima puntata ci saranno Cesare, Dante e tutto il gruppo di “giovani” dell’edicola!».

E questo Rosario Fiorello 2.0 ai giornalisti, che lui per primo fotografa e pubblica subito in rete durante la conferenza stampa, confessa che il social network lo ha aiutato ad accettare anche le critiche: internet non filtra i giudizi e non solo i fan hanno libertà di parole, e in questo modo anche chi ha opinioni e giudizi negativi può esprimersi liberamente. E a chi gli chiede: «Parliamo della tua presenza a Twitter: qual è la percentuale tra la propaganda della tua personalavoro e la passione per questo social? Sincero», ecco arrivare pronta la risposta di Fiore: «Niente percentuale. Che tu ci creda o no, metto sempre il 100% in tutto quelli che faccio!». Parola di Rosario Fiorello, quello che ieri all’alba ha pubblicato: «Avremo un governo tecno: più free drink per tutti, su le maniii» e dopo pochi minuti ha twittato «Mi sa che questa battuta del “Tecno” io me la faccio anche in puntata».
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Messaggio Da anna Lun 14 Nov - 16:56

Fiorello e l'ansia da debutto
Mancano poche ore all'inizio del #piùgrandespettacolodopoilweekend e Fiorello, accompagnato dall'impresario, si avvicina a Cinecittà. Lo showman dissimula la tensione chiacchierando gira il video con il telefonino. Ma alla fine, l'ansia prevale...

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Messaggio Da anna Mar 15 Nov - 11:10

ASCOLTI TV DI LUNEDI 14 NOVEMBRE 2011: FIORELLO FA IL BOTTO (9,8MLN – 39.2%)

GRANDE FRATELLO SI DIFENDE COME PUO’ (3,9MLN – 16.45%)


E’naturalmente #Il più grande spettacolo dopo il weekend ad aggiudicarsi la serata di ieri. Lo show di Fiorello ha conquistato l’attenzione di ben 9.796.000 spettatori con il 39.18% staccando la quarta puntata di Grande Fratello che si è fermata a quota 3.887.000 ascoltatori (16.45%). Su Rai2 la replica della serie Senza Traccia è stata vista da 1.542.000 spettatori (4.91%) nel primo episodio che scendono a 1.374.000 (4.58%) nel secondo mentre su Italia1 l’appuntamento con CSI Miami ottiene l’8.17% con 2.433.000 individui all’ascolto. La pellicola di Rai3 Casino Royale ha avuto un seguito di 1.240.000 spettatori (4.44%) e su Rete4 Black Thunder – Sfida ad alta quota ha portato a casa 1.814.000 ascoltatori (6.34%). Su La7 L’Infedele di Gad Lerner ha avuto un ascolto pari a 1.315.000 spettatori con il 5.28% di share.

dm.it
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Messaggio Da anna Mar 15 Nov - 18:05

1- DAGOREPORT
Lo show "chiavi in mano" scodellato da Bibi Ballandi costerebbe alla Rai 6 milioni di euro per 5 puntate. L'operazione fu conclusa a marzo, all'Hotel Hilton di Roma, da Sado Masi con Ballandi e Fiorello che arrivò con la moglie e un assistente.


FIORELLOILPIGRANDESPETTACOLODOPOILWEEKEND
2- RAGAZZI, IL CARNEVALE DEL BANANA È FINITO. CON FIORELLO, INIZIA LA QUARESIMA DI MONTI
Marco Giusti per Dagospia


Ragazzi, la ricreazione è finita. Di fronte all'incredibile e giusto successo di #ilpiùgrande spettacolodelmondodopoilweekend, 39% di share, il Grande Fratello spazzato via come fosse un Sandro Bondi qualsiasi in una puntata moscia di Ballarò, non c'è che inchinarsi.

Incredibilmente e misteriosamente progettato per il lunedì del dopo ventennio berlusconiano, come il loden verde di Monti (Bossi si era fermato alla camicia), che brilla oggi sulle pagine dei giornali assieme al successo di Fiorello, il programma segna indelebilmente il grande ritorno del varietà in bianconero della Rai anni' 60 come unica medicina possibile alla politica varietà del doppiopetto berlusconiano modellato da Caraceni e delle cravatte di Marinella.

E' proprio il genere, il grande varietà da sabato sera con Walter Chiari e le Kessler, che profanando per la prima volta la verginità del lunedì sera di Rai1, dai tempi delle caverne Rai destinato ai film e poi alle grandi fiction, impone al paese la linea di rigore dettata dal loden verde e dal capello grigio naturale di Monti (duro schiaffo a tutti i riporti, posticci e trapianti di Silvio).

Del resto anche Fiorello accenna una pettinatura sulla via di Monti e sta alla larga dal doppiopetto e dalla cravatte, preferendo un impeccabile smoking Armani alla Lelio Luttazzi e una farfalla nera come le scarpe. Tutto questo, la rinascita della tv come rigore, quello della politica del rigore e la fine della politica spettacolo, non poteva che essere messo in scena nello Studio 5 di Cinecittà, accanto al Santoro "rivoluzionario" (Freccero dixit) di Servizio Pubblico e alle vestigia del Grande Fratello.

Nello studio che fu il cuore pulsante del cinema di Federico Fellini, come ha spesso rimarcato ieri sera lo stesso presentatore, e che venne usato anche per l'estremo saluto al regista, ricordate i carabinieri e la bara con dietro il cielo azzurrino?, subito rimodellato da Berlusconi nel giorno del primo raduno di Forza Italia in quel di Cinecittà, dove venne dipinto lo stesso cielo azzurrino dal pittore amico di Fellini, Geleng, e venne lanciato l'inno "Forza Italia" musicato da Renato Serio, praticando così per la prima volta in politica il grande rito del karaoke lanciato proprio da Fiorello nei canali Mediaset.

A 18 anni esatti dalla morte di Fellini, che predisse tutto questo già in "Ginger e Fred", e dal karaoke berlusconiano, sono proprio Fiorello e il suo produttore, Bibi Ballandi (ma non era suo anche il programma anti-Saviano di Sgarbi?), a officiare la fine dei giochi della tv dei ragazzi berlusconiani. La ricreazione è finita. Via gli spazzolini da denti e avanti il loden. Via le ballerine e le barzellette.

Cantiamo tutti insieme "Il mondo" di Jimmy Fontana come se scoprissimo per la prima volta l'immagine del mondo visto dalla luna. Ritorniamo a "Se telefonando" di Mina, quando Costanzo era solo un paroliere, ritorniamo a Walter Chiari, dimenticando però la sua morte (1991), solo e disperato nel suo residence di Milano, di fronte a una tv accesa, coi grandi funerali organizzati da Pillitteri e il corpo sepolto accanto a quello del padre di Berlusconi.


Possiamo anche usare Internet e Twitter, ma un po' di memoria ce l'abbiamo e non sarà facile dimenticare tutto quello che abbiamo visto e vissuto in questi ultimi vent'anni. Dal karaoke a Scilipoti. Dentro al programma, l'apparizione di Bruno Vespa e di Porta a Porta appariva quasi un momento pop, modernissimo o vecchissimo, ma certo troppo colorato e folle con gli "immortali" Bocchino e Rotondi, rispetto allo smoking nero di Fiorello.



3- #ILPIÙGRANDESPETTACOLODOPOILWEEKEND - LA CRITICA (IM)POSSIBILE: SE HAI FIORELLO, DEVI FARE DI PIÙ
Malaparte per "TvBlog.it"


Certo, uno cerca di scrivere di Fiorello in maniera serena, senza cedere alla necessità di dirne bene perché così è stato deciso urbi et orbi prima ancora che il programma andasse in onda e senza cedere, contemporaneamente, alla vis polemica. Poi però parte Porta a porta che reitera, per filo e per segno, quanto raccontato qui, nella tv in bianco o nero; poi si vede dall'altra parte l'ultima nomination del Grande Fratello; poi si pensa al resto della tivvù e viene l'istinto di scrivere: tutto bellissimo. Bravi. Spettacolare.

E invece no. Respiro profondo e via.
Sull'(im)possibilità di critica, ho già citato nel corso della diretta, il tweet di Guia Soncini (in grande spolvero sul social network): «Puoi dire che ti fa schifo il governo, un libro, un ristorante. se dici che un varietà è brutto, o sei corrotta, o rosichi. amo l'internet». Perché su Twitter il mood era più o meno questo: fan adoranti, addetti ai lavori poco inclini a dire che ci sia qualcosa che non va nello show (lo farebbero, anche se lo pensassero? Chi può dirlo), qualche voce critica e gli altri a dire: «Se non vi piace, guardatevi il Gf». La solita realtà semplificata.


Ma il punto è che non ci si può arrendere alle semplificazioni. Così come non si può essere assuefatti al brutto e quindi vedere il capolavoro quando c'è qualcosa che si eleva appena di una spanna sopra al resto. Dunque, velocemente e senza altri preamboli, visto che, come ha detto lo stesso Fiore con la Riccobono - condivido con entrambi le origini sicule - «Chiù longa è a pinsata, chiù rossa è a minchiata», vi sottopongo il mio parere in merito.

Studio promosso. Splendido, versatile, da grande show.
Testi perlopiù bocciati. Mosci.
Fiorello promosso perché fa di tutto e di più. Ma ha bisogno di contenuti.

Contenuti: da esame di riparazione, ma solo perché Fiorello funziona più quando improvvisa che quando è scritto; gag vecchie; poche battute veramente buone (il siparietto con la Hunziker, una battuta sulla Santanché in lacrime per le sorti del Governo «è passata dalla plastica all'umido», poche altre perle, troppo diluite). In mano a chiunque altro, questi testi, questi contenuti, franerebbero miseramente.


Clip per le uscite in pubblicità: promosse. Ma non basta lo Youtube-style per innovare.
Interattività: bocciata. Non basta citare Twitter per favorire l'interazione.
Musica: troppa. E scelte opinabili.
Coreografie: è Ezralow. E' come il teatro di Ronconi: o ti piace quello, o ti piace il minimal. Gusti.

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Messaggio Da anna Mer 16 Nov - 9:37

Il tecnico Fiorello

Una delle ragioni del successo di Fiorello è che da una vita su Raiuno non andava più in onda un programma di Raiuno. Come gli elenchi di «Vieni via con me», giusto un anno fa, avevano propiziato il risveglio di un’opinione pubblica che si sarebbe poi espressa nei referendum di primavera, il Fiorello in smoking dell’altra sera ha anticipato l’opera di restaurazione del governo tecnico. Il suo, per quanto adattato ai tempi, è stato il classico varietà da Prima Repubblica. Uno spettacolo democristiano nel senso migliore e pippobaudesco del termine: rassicurante, fastoso con sobrietà e divertente senza essere corrosivo. In una parola: professionale. Il conduttore era brillante e leggero, ma non fatuo né insopportabilmente volgare. I cantanti sapevano cantare, i musicisti suonare e i ballerini ballare. Dietro ogni gag, anche alle meno riuscite, si intuiva il lavoro di persone competenti.

In questo senso la restaurazione è una rivoluzione. Nella tivù dei granfratelli che non sanno fare altro che esserci, dove l’incapacità e l’ignoranza ostentate con orgoglio sono diventate la forma più comune di intrattenimento, riaffiora il concetto del merito. L’idea che per fare qualcosa, non solo in tv, il primo requisito non sia essere fortunati o raccomandati, ma essere bravi. Sull’onda del «tecnico» Fiorello, adesso mi aspetto il ripristino dei quiz con le domande difficili e i concorrenti sgobboni. Se poi anche il Tg1 tornasse ad assomigliare a un telegiornale, il ritorno alla realtà, dopo questa lunga ricreazione a base di urla e di pernacchie, potrebbe dirsi compiuto.

Massimo Gramellini
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Messaggio Da anna Lun 21 Nov - 14:24

Serena Dandini passa a La7

E' ufficiale, Serena Dandini passa e La7 e condurrà un nuovo programma da gennaio 2012. A dare la notizia è la stessa emittente in una nota. La conduttrice andrà in onda il sabato in prime time dalle 21.30 alle 24 e avrà due brevi appuntamenti, dalle 19.30 circa, che anticiperanno l'edizione serale del tg di sabato e domenica. Ad affiancare la Dandini ci saranno Dario Vergassola, Elio e le storie tese, Max Paiella, Paola Minaccioni e Federica Cifola, Diego Bianchi (Zoro), Ascanio Celestini, Andrea Rivera, Lillo e Greg. Il regista del programma sarà Igor Skofic.

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Messaggio Da anna Mar 22 Nov - 12:45

1 - FIORELLO RECORD, OLTRE 12 MILIONI SPETTATORI...
(ANSA) - Fiorello sempre più da record, batte se stesso. Nella seconda puntata dello show su Rai1, "Il più grande spettacolo dopo il weekend" è stato visto da 12 milioni 156mila 973 spettatori pari al 42.60% di share. Nella prima puntata aveva totalizzato 9 milioni 796 mila spettatori con uno share del 39.18%.

2 - VIETATO CALPESTARE FIORELLO
Mariano Sabatini per "Metro" - A "Uno mattina in famiglia" ho osato sollevare qualche dubbio sullo show di Fiorello. Apriti cielo. Lo showman siciliano si è lasciato andare su Twitter ad ironie sulla mia persona, sul Corsera domenica Aldo Grasso (autore con Fiorello del libro celebrativo "Pronto, c'è Mike?") ha stigmatizzato il duro attacco verso chi "sta rimettendo in sesto Rai1". Booom, e perché non congediamo Monti e affidiamo a Fiore le sorti della patria? Invece di apprezzare la libertà di una rete che si dà spazi di libertà, Grasso calpesta il ruolo stesso della critica.


3- SAN ROSARIO FIORELLO
Fulvio Abbate per il "Fatto quotidiano"

Dalla scorsa settimana, la televisione ha un patrono nuovo, san Rosario Fiorello da Valtur. Un Padre Pio, decisamente spigliato, in smoking. I devoti di santa Chiara, la spodestata, dovranno farsene una ragione, il calendario, infatti, è in fase di aggiornamento, per larghe intese. I postulatori della causa di canonizzazione del nuovo prescritto dilagano ovunque, forti delle proprie certezze: moderazione e buon gusto, poco importa che tali imperativi siano nemici giurati d'ogni libertà creativa.

Fra questi ultimi, cominciando dai presenti sotto le navate della cattedrale di "Domenica In" (Rai1, il canale prediletto dai credenti privi di tentazioni critiche) c'è stato subito modo di notare monsignor Giletti, la badessa Maria Giovanna Maglie, l'esorcista Malgioglio, il gesuita Mangiarotti, la Vergine delle Rocce Mara Venier, e altri diaconi ancora. Forse l'ho detto solo di sfuggita, ma il prescelto destinato agli onori degli altari si chiama Rosario Fiorello, l'intrattenitore, l'improvvisatore, il testimonial, il simpatico , il ballerino, il cantante, il siciliano cui si deve la liberalizzazione dell'altrimenti impresentabile Ignazio La Russa.

Quanto al suo miracolo più recente, che gli ha consegnato il trono più alto dell'auspicata calma piatta mentale televisiva, prende il nome di consenso, anzi, di share. Il credo di san Rosario? "Niente politica nel mio show, faccio solo varietà". Un'opzione politica e spettacolare perfetta sia per il cattolico con faccia da economato in ascesa sia per il veltroniano incerto fra referendum a favore delle unioni fra gay e pomeriggio al cinema a vedere "Scialla! (stai sereno"), un titolo, un programma.

Di mezzo c'è "Il più grande spettacolo dopo il weekend", varietà-breviario della ritrovata illibatezza post-berlusconiana. Tornando alla completezza storica, è al regista Gregoretti che via Teulada, e dunque la televisione tutta, deve la propria iniziale santa, Chiara: "Un giorno arrivò una lettera dalla segreteria di Stato Vaticana dove monsignor Montini, il futuro Paolo VI, faceva presente che era ora che la Rai si dotasse di un patrono. Il direttore generale, mi chiamò e disse: ‘Si faccia venire un'idea'".

Più di cinquant'anni dopo, per intuire la nuova quaresima già in atto, occorrerà invece guardare verso san Rosario Fiorello da Valtur, il simpatico cui si deve il merito impagabile di aver ricucito l'imene della rispettabilità mediatica fino a ieri, così sembra di capire, duramente provata dalla vivacità incontenibile del Nano Ghiacciato e dei suoi giannizzeri.


Viene forte il dubbio che, se l'indirizzo è questo, sarà molto difficile trovare perfino uno strapuntino per il talento giustamente carnivoro di Daniele Luttazzi. Con san Rosario e le sue battute da refettorio-minigolf, ora "sulle bandane a mezz'asta" ora su Fassino che dopo le dimissioni di Berlusconi "pensate, ha cenato", siamo al Bagaglino dal volto umano.
Da Bach a Jovanotti, insomma. Il fatto che l'uomo sia davvero molto bravo, in questo caso, è solo un'aggravante.

4- BLITZ DI FIORELLO: SU RAI1 APPARE IL «GRANDE FRATELLO»
R.Fra. per il "Corriere della Sera"

Il punto politico con l'edicola sotto casa, gran cenacolo di luogocomunismo, il massimo del pop. Poi lo swing di Michael Bublé, apice del classico. Il basso e l'alto. Si apre così la seconda puntata del show di Fiorello, quello con il titolo che occupa tre righe.
Fiorello parte con l'attualità. «Abbiamo un nuovo governo, dobbiamo essere contenti, anche se è un governo un po' cupetto. La foto ufficiale era a colori ma è uscita in bianco e nero». Avvisa che bisogna diffidare dei professori: «Dall'Aula Magna al magna magna è un attimo». Prima il governo invece era «folcloristico, allegrotto, ora è cambiata l'antifona, non si parla più di sesso, nemmeno alla Rai». Si rivolge al direttore di Rai1: «Tu Mazza dovresti cambiare cognome».

Rai1 diventa Canale5, quando lo schermo manda in onda le immagini del «Grande Fratello» per dieci secondi (surprise, i concorrenti stavano litigando). Edwige Fenech viene usata come traduttrice, come era stato con Michelle Hunziker, l'altra volta per la Merkel, ieri per Sarkozy, «il capoccione» come lo chiama Fiorello: «Non è la testa che è grande, è il corpo che è piccolo».


Quindi tocca ai Coldplay, con scambio di giacche, Fiorello cede la sua tutta lustrini a Chris Martin («Questa sarà pure dei Coldplay ma è una ciofeca»). Sabina Guzzanti avrà gradito? Dopo aver definito noiosissima la prima puntata (lui le ha risposto con un «rosicona»), lei l'altro giorno ha rilanciato: «Cantiamo insieme Battisti: roo-sicando la polvere dell'Auditel ti porta via, mii do-mando perché per un twittino perdi l'allegria».

Un duetto niente di che con Laura Chiatti sulla falsariga della saga di Twilight (lei gli dà del «vampirla»...) e un monologo sui «ggiovani»: «Ci vedono vecchi e credono che la tecnologia sia cosa loro. La mia casa è piena di wifi, non ho un filo a casa, pure la camicia la stendo wireless». Scherza sull'ansia che ci provoca il telefonino. «Siamo schiavi di questo cellulare. Tra un po' di tempo nasceremo con il cellulare incorporato. Il mio unico dubbio è dove infileremo il caricabatteria»

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Messaggio Da anna Mer 30 Nov - 17:28

Penelope, Benigni e Baudo, gran finale per Fiorello

Penelope Cruz potrebbe essere ospite di Fiorello. Secondo indiscrezioni, l’attrice spagnola dovrebbe essere una delle star invitate nell’ultima puntata del varietà campione di ascolti di Rai1 #Ilpiùgrandespettacolodopoilweekend. Lunedì nel Teatro 5 di Cinecittà ci sarà anche Jovanotti. Tra gli ospiti musicali anche la cantante milanese Malica Ayane. Oggi su Twitter Fiorello ha scritto che inviterà anche il grande amico Pippo Baudo, mentre è atteso Roberto Benigni, la cui partecipazione (rinviata alla quarta puntata per un infortunio al piede) dovrebbe essere ufficializzata a breve. Penelope Cruz, pochi giorni fa sul red carpet del Torino Film Festival, è in Italia per le riprese da protagonista del nuovo film di Sergio Castellitto, Venuto al mondo. Jovanotti invece con ogni probabilità canterà anche ‘Il piu’ grande spettacolo dopo il Big bang’ hit a cui si ispira il titolo dello show.

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Messaggio Da anna Sab 3 Dic - 17:06

Fiorello su Max: «Non sono il migliore, ma so fare tutto»

Alla vigilia del grande finale de #ilpiùgrandespettacolo dopo il weekend Fiorello si racconta in copertina su Max. Il mattatore non lesina per la prima volta complimenti su se stesso, pur senza esagerare:
“Non sono il migliore a fare niente ma so fare tutto. C’è qualche comico che può dire lo stesso?”.
Alle critiche sulla sua iper attività pubblicitaria il conduttore ribatte:
“D’altra parte devo mandare avanti la baracca […] Faccio pubblicità, è vero, ma ci lavoro come fosse un programma, provo a renderla divertente e la faccio per prodotti che mi interessano”.
Sugli ascolti poteva risparmiarsi una dichiarazione cialtrona:
“Più che degli ascolti mi importa far divertire Marco Baldini, mia moglie e me stesso: di quelle risate non posso fare a meno”.
Intanto si delinea il menu dell’ultima, attesissima puntata. Sfumata l’ipotesi Penelope Cruz, il vero piatto forte sarà Roberto Benigni, seppur reduce da un infortunio (al Parlamento Europeo è intervenuto in stampelle):
“Aspetto solo di essere sul palco con Benigni, sai che toccate! La nostra carriera è fondata su quello: baci in bocca e toccate”:
Decisamente più scatenata la partecipazione di Jovanotti, che si esibirà sulle note de Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, hit da cui è stato mutuato il titolo dello show di Fiorello. Altra ospite musicale della serata Malika, a cui si aggiungono delle vecchie conoscenze di X Factor gradite al mattatore: i Cluster.
Quanto a Morgan, che avrebbe voluto partecipare al programma vista la parodia di Morgano fatta da Fiorello, la sua partecipazione era già in forse, ma è definitivamente tramontata dopo la sua invettiva contro la Rai su SkyUno.
E poi non si può dire che Fiorello non mantenga le promesse: ha onorato l’invito a Pippo Baudo, che gli aveva fatto per rassicurarlo, quando il presentatore ebbe un malore passeggero.

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Messaggio Da ubik Sab 3 Dic - 20:48

anna ha scritto:...cui si aggiungono delle vecchie conoscenze di X Factor gradite al mattatore: i Cluster...

questo mi fa molto piacere La TV & la stampa - Pagina 10 79629
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Messaggio Da anna Mar 6 Dic - 12:18

Fiorello e le donne


Credo che Gramsci, se fosse in vita, si occuperebbe di Fiorello e di cosa guarda la gente in tv, perché è dall’analisi di ciò che la gente guarda e a ciò a cui si appassiona che possiamo cominciare a comprendere e di conseguenza provare a cambiare il mondo.

Si è molto parlato del programma Il più grande spettacolo dopo il weekend. Non è importante se Fiorello ci piace o no. Non serve dichiarare con sussiego: “Io ho di meglio da fare, è una trasmissione popolare”; affermarlo denuncia un atteggiamento elitario, proprio perché è nazional- popolare occupiamocene!

Possiamo avere certo altro e di meglio da fare, ma è un dato inconfutabile che gli/le italiani/e guardano tanta tv. Ricordiamo che la televisione è uno dei grandi agenti di socializzazione, quello che oggi funziona maggiormente essendo la scuola e la famiglia in crisi profonda. Quindi osserviamo e cerchiamo di capire.

L’elemento più rilevante dello show Il più grande spettacolo dopo il weekend consiste nel fatto che Fiorello si fa portatore di una modalità nuova e contemporanea di relazionarsi alle donne.

In generale: Fiorello è un entertainer a tutto tondo: canta, balla, imita, caratterizza, si relaziona a personaggi di alto profilo internazionale con savoir faire. Non abbiamo in Italia un’altra figura a lui paragonabile. Se confrontato con gli attuali conduttori italiani, è un gigante. Solitamente al presentatore si richiede solo di sapere parlare, nessuno o quasi dimostra di sapere fare altro. Ultimamente il ruolo del conduttore si è ancora più svilito da personaggi di basso profilo che fanno battutacce, sghignazzano e coprono la loro incompetenza con volgarità ridanciane.

Fiorello al pubblico a casa suscita simpatia, ma comunica anche che per condurre un one man show bisogna avere molto lavorato, comunica anche che lo spettacolo è un business serio che richiede professionalità e che se ti vuoi relazionare a Tony Bennett devi prepararti poiché non basterà fare la gara delle pernacchie. Se riflettiamo su come l’entertainment è stato condotto finora – “che entrino le bocce di Cristina e Francesca” gridava Barbara D’Urso in un programma tv– Fiorello in quattro serate restituisce all’intrattenimento il ruolo che gli spetta, cioè di svago che non significa per forza sbracamento.

Però. Qualcuna/o potrebbe obiettare che sì, è tutto vero, ma Fiorello non spicca per graffio e satira. Infatti è vero, non è questa la sua cifra, non è questo il suo ruolo. Fiorello è un intrattenitore che non provoca innalzamento di consapevolezza. Non è però servile. E sottolineerei che certe sue caratterizzazioni forniscono un’immagine molto ironica di alcuni personaggi noti normalmente intoccabili (guardate l’esilarante caratterizzazione della première dame Carla Bruni: “Come dite voi italiani…? Oh c’est terribile” che fa il verso a uno snobbissimo modo di relazionarsi al popolo della moglie di Sarkozy.

Ma il vero salto in alto che compie Fiorello è la relazione che intrattiene con le donne. Da pari.

Esaminiamo due casi:

1. Nella seconda puntata Fiorello ha ospite Elisa, cantante italiana di peso e piglio internazionale.
Fiorello la introduce e da subito maiueticamente, la mette in condizione di mostrare le sue doti, oltre a quelle di cantante. Si toglie dalla scena, non è bulimico della telecamera, e introduce Elisa come caratterista.


Elisa, messa a suo agio compie due azioni (da 2’20″ a 6’40″):
- si produce in un imitazione gustosissima di Laura Pausini e di Carmen Consoli
- è così a suo agio che esce da ruolo imbalsamato in cui le donne spesso sono costrette, ed è se stessa.

Ascoltate la risata di Elisa: avete mai sentito niente di più liberatorio in tv? Abituate ai sorrisini di meteorine e di grechine varie, vi accorgete della potenza del ridere a crepapelle? Una donna che ride così, forse vive così, forse gode così. Accade in tv. Ad una trasmissione popolare. Non è poco, pensate alle ragazzine e ai ragazzini a casa. Niente supergnocca, niente riprese del culetto, c’è una quasi coetanea che ride libera incurante della telecamera. Mentre il conduttore se la ride con lei. Senza fare allusioni al suo seno, al suo sedere. Si può fare dunque. Ed è importante farlo perché la tv crea modelli che vengono poi seguiti.

2. Sempre nella seconda puntata, Fiorello ospita la nazionale di pallavolo femminile che ha vinto la Coppa del Mondo recentemente. Per chi non lo sapesse la nazionale di volley è famosa in Italia sia per la grandissima capacità, ma ancor più per essere composta da ragazze molto attraenti. Così attraenti che ovunque vegano invitate, si fanno battutacce sulle loro parti fisiche migliori. Ora Fiorello le introduce, chiede alla telecamera solo per un attimo di “inquadrare queste meraviglie” dopodiché non c’è una battuta, un sorriso allusivo, un’occhiata che rimandi al fatto che sul palco ci sono delle bellissime ragazze.


Tutto è giocato intorno alla professionalità delle ragazze, si parla della coppa del mondo che è lì sul palco, si fa una partitina, si ricorda che andranno alle Olimpiadi, si sottolinea che sono le pallavoliste più brave che esistano. A casa le quasi coetanee penseranno: “Anch’io gioco a pallavolo, magari anch’io potrò gareggiare. E vedi un po’!, per una volta la telecamera non ha inquadrato il culo della giocatrice mentre schiaccia.”

Si può fare, dunque, di parlare di donne, della loro professionalità senza rimandare tutto al sesso. Vi chiedo di non pensare solo alla vostra reazione, alla vostra capacità di selezionare programmi, di cambiare canale. Le e gli italiani guardano molta tv generalista.
Ricordiamo che le ricerche ci raccontano che le donne nella tv italiana vengono solitamente presentate come oggetti sessuali o come donne del dolore. E accade solo in Italia, ricerca Censis Donne e Media in Europa.

Non si tratta di accontentarsi. Si tratta di essere realisti. Veniamo da 30 anni di gare a chi ce le ha più grosse e a chi sorride di più senza motivo, Fiorello compie un reale passo avanti, importante nella rappresentazione delle donne in tv. E facendolo durante una trasmissione nazional-popolare, lo rende visibile e ripetibile. Altre trasmissioni con audience paragonabile sono Miss Italia e Sanremo. Inutile ricordare come le donne vengano in queste trasmissioni rappresentate.

Sul blog di Giovanna Cosenza viene ricordato che anche Che Tempo Che Fa ha raggiunto 10 milioni di spettatori. E’ vero. Ritengo però che i due programmi richiamino spettatori diversi, solo in parte sovrapponibili. Ritengo che le persone vogliano anche e giustamente divertirsi e si potrebbe chiedere a una televisione pubblica di avere entrambe le tipologie di programmi.

Finisco dicendo che per quanto riguarda la relazione con le donne durante le trasmissioni tv, ha fatto più il nazional popolare Fiorello in un mese che Fazio e Santoro in vent’anni. Non c’è scuola in tutt’Italia dove non si alzi almeno un/una ragazzo/a che chieda “scusi ma la Filippa di Fazio non è un po’ trattata come una velina”?

Per quello che qui ci riguarda, ciò che conta è che si riesca finalmente a proporre una rappresentazione veritiera di femminile nelle trasmissioni più popolari. E Fiorello riesce a farlo.

Lorella Zanardo

La TV & la stampa - Pagina 10 561231 come sapete io adoro Fiorello e altri come me La TV & la stampa - Pagina 10 57089 Anny, Straw, e tanti non lo sopportano La TV & la stampa - Pagina 10 378480 e questa è una questione di gusto che non si discute
Ma finalmente qualcuno mette da parte la spocchia intellettuale e dice delle cose vere: Fiorello può non piacere ma nessuno può negare delle cose evidenti, nei soi show non si litiga, non ci si insulta e non si fa uso di donne oggetto La TV & la stampa - Pagina 10 4081003426
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Messaggio Da anna Mar 6 Dic - 13:25

Benigni, Jovanotti e ascolti al 50,23%
il gran 'botto' finale di Fiorello
Tredici milioni 401 mila spettatori per la serata finale. Si chiude con un altro risultato record la marcia trionfale de Il più grande spettacolo dopo il weekend. Nell'ultima puntata musica, monologhi e pensieri sull'attualità con Jovanotti e Benigni


La quarta e ultima puntata del varietà Il più grande spettacolo dopo il weeekend condotto da Fiorello con la partecipazione di Marco Baldini e tra gli ospiti Roberto Benigni, Jovanotti e il ballerino classico Roberto Bolle, ha registrato una media pari a 13.401.000 telespettatori, share 50,23%.

BENIGNI TRAVOLGE LO SHOW 1
IL GRAN FINALE 2
LA SERATA PER IMMAGINI 3

Un risultato superiore addirittura ad alcune finali del Festival di Sanremo, considerato da sempre l'evento clou della stagione televisiva. Record assoluto, dunque, per lo showman, che batte anche se stesso, in una continua e bruciante progressione. La terza puntata del suo show era stata vista da 11.735.621 telespettatori con uno share del 43,18%, oltre mezzo punto in più rispetto alla seconda, che aveva ottenuto il 42,60% di share con 12.156.000 spettatori, mentre alla prima avevano assistito 9.796.000 persone con il 39,18% di share.
Il picco degli ascolti per numero di spettatori è stato di 16 milioni e 60 mila alle 23.10 quando Roberto Benigni ha iniziato a intonare l'Inno del corpo sciolto (“la tua My Way”, gli dice Fiorello), mentre per quanto riguardo lo share il picco si è registrato alle 23.17, quando stava per terminare l'intervento sul palco del premio oscar con il 61.55%.
L'ultima puntata dello show del gran ritorno di Fiorello si posiziona al quarto posto della classifica dell'era Auditel tra gli intrattenimenti più visti (Sanremo escluso), e il risultato è tanto più ragguardevole se si considera che lo spettacolo è durato, a differenza delle precedenti puntate, ben oltre la mezzanotte. Allungamento voluto da Fiorello, come più volte dichiarato nel corso della serata, per non cedere la linea a Porta a Porta di Bruno Vespa.
Per numero di spettatori la puntata di ieri è stata la più seguita nell'intero anno della televisione italiana a livello di intrattenimento e anche di sport; al primo posto della classifica 2011 c'era infatti il Festival condotto da Gianni Morandi con 12.310.000 spettatori e share del 50,92%, adesso il gradino più alto di questo speciale podio va a Fiorello.
Grande soddisfazione da Viale Mazzini, negli uffici della direzione generale, per questo risultato. "La leggerezza e l'intelligente ironia di Fiorello sono stati un grande regalo per la Rai e per il pubblico che l'ha seguito. A Fiorello dico: si riposi il giusto, ma ritorni presto. La Rai e gli spettatori lo aspettano a braccia aperte" - con queste parole il direttore generale della Rai, Lorenza Lei, ha salutato Fiorello. "Abbiamo voluto fortemente Fiorello di nuovo in Rai, sapevamo che sarebbe stato garanzia di una tv di qualità e che il pubblico avrebbe risposto numeroso, ma gli ascolti sono andati oltre ogni più rosea previsione: con il risultato di ieri, l'eccezionale 50,23%, il varietà di Fiorello entra, di diritto, nella storia della Rai. Ha vinto Fiorello. Ha vinto la Rai e, posso dire con orgoglio - conclude il dg - ha vinto il servizio pubblico".
Altrettanto grande la soddisfazione della direzione di Raiuno, con Mauro Mazza bersaglio ironico e amichevole di Fiorello durante le quattro puntate. E la 'salvezza' del direttore di RaiUno grazie ai risultati del suo show è stata anche l'argomento di una battuta di Fiorello: "almeno un posto di lavoro l'abbiamo salvato".

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Messaggio Da anna Mer 14 Dic - 19:52

VENGO ANCH’IO: VANONI, FO, VECCHIONI, BAGLIONI, ALBANESE, ROSSI, TEOCOLI PER LO SPECIALE DI FAZIO SU JANNACCI


A rivelare la caratura della trasmissione, registrata ieri, era stato in serata un cinguettio ‘commosso’ di Massimo Bernardini su Twitter, ormai vera e propria fucina di dialoghi istantanei tra i protagonisti dello spettacolo. Per lo speciale di Che tempo che fa dedicato a Enzo Jannacci, in programma per lunedì 19 dicembre in prime time Fazio schiera un parterre ricchissimo. Il buon Fabio torna alle monografie dedicate ai volti simbolo della cultura italiana.

Tra gli amici che sono giunti a Milano per la registrazione della puntata di Vengo anch’io satiri come Antonio Albanese e Paolo Rossi, comici molto graditi al padrone di casa che in passato con le interpretazioni più pregevoli dei due ha costruito il successo nell’access del sabato, oltre a Teo Teocoli, Ale e Franz, Cochi e Renato. Come dimenticare i sabati do pilu o del sarcastico Ministro della Paura. Ma anche nomi di grandissimo calibro della musica come Ornella Vanoni, Claudio Baglioni, Roberto Vecchioni, Cristiano De Andrè, nomi già più volte ‘riciclati’ dal salotto elitario per i vari speciali e le interviste settimanali.

Per questa sorta di rendez-vous della Milano d’avanguardia non sappiamo se si tratterà di semplici racconti o ricordi, oppure se vedremo duetti comici e canori veri e propri. Strano che non compaia nella rosa degli arruolati anche Adriano Celentano, dopo che le battutine di Luciana Littizzetto sull’adulazione che Fazio riserva regolarmente al Molleggiato sembravano far presagire una capatina del ragazzo della via Gluck nel parterre di celebrazione del cantautore milanese, spalla del mai dimenticato Giorgio Gaber, artista sempre sagace e di rottura.

Il tributo a Enzo Jannacci arriva dopo il periodo di sofferenza attraversato nei mesi scorsi dal colto e avanguardista cantante, a poco tempo dalla biografia scritta a quattro mani dallo stesso in collaborazione con il figlio Paolo, musicista e direttore d’orchestra, racconto anticonvenzionale originale già dal titolo: Aspettando al semaforo – L’unica biografia di Enzo Jannacci che racconti qualcosa di vero.

E di pagine di spettacolo Fabio Fazio ne avrà da raccontare parecchio avendo scelto di inoltrarsi nella variegata ed eccentrica storia artistica del medico e cantautore, tra teatro, cabaret, musica e amicizie importanti come quella di Mina. Una buona scelta, chiaramente ammiccante alla nicchia che si autocompiace per la propria preziosità, per un programma capace di tessere giorno dopo giorno una rete fitta tra i grandi protagonisti e professionisti dell’eccellenza italiana.

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Messaggio Da anna Mar 20 Dic - 18:40

MENGONI, J-AX E MARRACASH NEL PALINSESTO FESTIVO DI MTV.

Intrigante. Potrebbe essere questo l’aggettivo adatto a definire il palinsesto natalizio, in vigore fino a domenica 8 gennaio, che Mtv ha preparato per i suoi telespettatori. Partendo dal presupposto che si tratta di uno dei pochi canali free ad aver adattato la propria programmazione al clima festivo, è sicuramente carina l’idea di arruolare tre “frontman” e affidargli il compito di introdurre i vari programmi facendo da trait d’union tra una trasmissione e l’altra, un po’ come le tanto rimpiante annunciatrici del passato.

Così non stupitevi se vedrete in questo inedito ruolo il rapper Marracash fino 25 dicembre (già visto qualche settimana fa a Quelli che il calcio alle prese con una versione edulcorata del suo ultimo singolo), J-Ax (dal 26 al 1 gennaio) e Marco Mengoni (fino all’8): i tre artisti italiani avranno il compito di guidarci nel palinsesto festivo dell’emittente. Quanto ai programmi più interessanti, c’è da segnalare (la sera del 22) la puntata pilota di Spit, il talent show dedicato ai freestyler e condotto proprio da Marracash in partenza a marzo in versione seriale.

Tra i piatti forti di Mtv anche le “maratone” dedicate alle serie cult della rete: una selezione degli episodi di South Park a tema natalizio è prevista a partire dalle 23.00 del 24 dicembre mentre dalle 19.00 del 31 dicembre alle 5.00 del 1°gennaio il canale festeggerà il Capodanno 2012 con la messa in onda degli episodi più divertenti de I Soliti Idioti. Anche gli appassionati di Jersey Shore avranno la loro overdose di puntate: dalle 19 di venerdì 6 gennaio sarà replicata tutta la quarta stagione del reality.


Sul fronte musicale invece le date da cerchiare col pennarello rosso sono quella del 25 dicembre con il concerto di Michael Bublè dal Madison Square Garden (dalle 17.30) e la serata dedicata a Lady Gaga con il live tratto dal “The Monster Ball Tour” e, a seguire, lo speciale “Lady Gaga Inside The Outside”, dove la “nuova Madonna” si racconta alle telecamere di MTV.

Conduttori d’eccezione, musica live, speciali, maratone e programmi cult, il palinsesto preparato per le feste natalizie (pur con qualche replica di troppo) sembra poter accontentare in pieno il target di riferimento dell’emittente.

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