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Verso Sanremo 2015 -
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Re: Verso Sanremo 2015 -
Emma Marrone
anna- admin anna
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Re: Verso Sanremo 2015 -
ma Piera, credevo fosse una delle tue preferitepicpiera ha scritto:...ma una è Arisa l'altra
ubik- admin ubik
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Re: Verso Sanremo 2015 -
premesso che la sua voce mi è piaciuta fin dal primo sanremo, quando vinse tra i giovani, non vi sembra vagamente gufesca in questa foto?
ubik- admin ubik
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Re: Verso Sanremo 2015 -
Diciamo che non ha mai brillato per bellezza nè per scelta del look
anna- admin anna
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Re: Verso Sanremo 2015 -
pensavo di aver visto male....aiutoubik ha scritto:ma Piera, credevo fosse una delle tue preferitepicpiera ha scritto:...ma una è Arisa l'altra
picpiera- inviata specialissima
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ubik- admin ubik
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Re: Verso Sanremo 2015 -
Sanremo 2015, vallette: Emma Marrone, Arisa e Rocío Muñoz Morales sul palco del Festival
Tris di vallette per Sanremo 2015: al fianco di Carlo Conti vedremo infatti Emma Marrone, Arisa e Rocío Muñoz Morales. Sul palco del Festival è stata dunque confermata, durante la conferenza stampa, la presenza delle due cantanti, entrambe vincitrici in passato della kermesse canora, e che comunque rispettano la tradizione di una valletta mora ed una bionda vicine al presentatore, ma la news è la partecipazione Rocío Muñoz Morales, la compagna di Raoul Bova, attualmente impegnata nella serie televisiva Un passo dal cielo 3, che vede protagonista Terence Hill.
Il Festival di Sanremo 2015 partirà il prossimo 10 febbraio, e già molte informazioni che riguardano la kermesse canora giunta all’edizione numero 65 erano state svelate, compresi i nomi delle vallette identificate in Arisa ed Emma, ma la news di Rocío Muñoz Morales è stata data in diretta solo durante la conferenza stampa.
Le voci che davano Arisa ed Emma Marrone come possibili vallette al fianco di Carlo Conti, direttore artistico e presentatore del Festival della canzone italiana, avevano già preso corpo da tempo, fino a quando le dirette interessate, che possono essere definite delle vere e proprie esperte della competizione, avendola anche vinta, non hanno dato conferma sui loro profili social, poco prima della conferenza stampa.
La novità assoluta è invece la presenza dell’attrice Rocío Muñoz Morales, che vediamo nel piccolo schermo in queste settimane in Un passo dal cielo 3, e nota alla cronaca rosa per essere la nuova compagna di Raoul Bova. Ballerina professionista in Spagna, corista nel tour mondiale di Julio Iglesias, modella e attrice: la bellissima Rocío ha tutte le carte in regola per salire sul palco del Festival.
Adesso che i nomi sono confermati, le attenzioni sono tutte rivolte alle tre, nell’attesa di vedere in che modo si divideranno il palco e quale ruolo si ritaglieranno.
http://www.televisionando.it/articolo/sanremo-2015-vallette-emma-marrone-arisa-e-rocio-munoz-morales-sul-palco-del-festival/110487/
Tris di vallette per Sanremo 2015: al fianco di Carlo Conti vedremo infatti Emma Marrone, Arisa e Rocío Muñoz Morales. Sul palco del Festival è stata dunque confermata, durante la conferenza stampa, la presenza delle due cantanti, entrambe vincitrici in passato della kermesse canora, e che comunque rispettano la tradizione di una valletta mora ed una bionda vicine al presentatore, ma la news è la partecipazione Rocío Muñoz Morales, la compagna di Raoul Bova, attualmente impegnata nella serie televisiva Un passo dal cielo 3, che vede protagonista Terence Hill.
Il Festival di Sanremo 2015 partirà il prossimo 10 febbraio, e già molte informazioni che riguardano la kermesse canora giunta all’edizione numero 65 erano state svelate, compresi i nomi delle vallette identificate in Arisa ed Emma, ma la news di Rocío Muñoz Morales è stata data in diretta solo durante la conferenza stampa.
Le voci che davano Arisa ed Emma Marrone come possibili vallette al fianco di Carlo Conti, direttore artistico e presentatore del Festival della canzone italiana, avevano già preso corpo da tempo, fino a quando le dirette interessate, che possono essere definite delle vere e proprie esperte della competizione, avendola anche vinta, non hanno dato conferma sui loro profili social, poco prima della conferenza stampa.
La novità assoluta è invece la presenza dell’attrice Rocío Muñoz Morales, che vediamo nel piccolo schermo in queste settimane in Un passo dal cielo 3, e nota alla cronaca rosa per essere la nuova compagna di Raoul Bova. Ballerina professionista in Spagna, corista nel tour mondiale di Julio Iglesias, modella e attrice: la bellissima Rocío ha tutte le carte in regola per salire sul palco del Festival.
Adesso che i nomi sono confermati, le attenzioni sono tutte rivolte alle tre, nell’attesa di vedere in che modo si divideranno il palco e quale ruolo si ritaglieranno.
http://www.televisionando.it/articolo/sanremo-2015-vallette-emma-marrone-arisa-e-rocio-munoz-morales-sul-palco-del-festival/110487/
picpiera- inviata specialissima
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Re: Verso Sanremo 2015 -
Certamente la Marrone delle tre è la piu raffinata speriamo non si vesta come all' Esc e comunque anche in Armani sarà sempre il solito carciofo (dopo avere appreso sta ferale notizia mi sento cattivissima, scusatemi)
picpiera- inviata specialissima
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Re: Verso Sanremo 2015 -
Al Bano e Romina insieme dopo vent'anni a Sanremo 2015
Albano e Romina con ogni probabilità torneranno a cantare insieme per la prima volta in Italia, dopo 20 anni, a Sanremo, in febbraio, e all'Arena di Verona, a maggio: lo ha annunciato lo stesso cantante pugliese dopo lo show 'Felicita di ieri sera al Crocus Hall di Mosca, dove si è esibito con l'ex moglie a distanza di un anno dalla loro storica reunion. Con loro, in un concerto amarcord con circa 6000 spettatori, anche Pupo, Umberto Tozzi, Riccardo Fogli e i Matia Bazar, nonchè il figlio della coppia, Yari. "Dato che Sanremo l'abbiamo lanciato anche noi, ci rivogliono, come ospiti nella prima o nell'ultima serata. E' altamente probabile che ci andremo, ci sono trattative in corso", ha spiegato alla stampa italiana. "Non c'è il programma di partecipare come concorrenti - ha dichiarato Romina in camerino, dopo lo spettacolo - non mi è mai piaciuto che una canzone gareggiasse contro un'altra, vedo più gli artisti tutti uniti per un unico scopo. Sanremo non è mai stato un mio desiderio francamente, in passato l'ho subito".
http://www.repubblica.it/spettacoli/people/2014/11/14/foto/al_bano_e_romina_insieme_dopo_vent_anni_a_sanremo_2015-100570924/1/#1
"E' altamente probabile che ci andremo, " togliamo pure altamente e probabile ...che tragedia quest'anno ....
Albano e Romina con ogni probabilità torneranno a cantare insieme per la prima volta in Italia, dopo 20 anni, a Sanremo, in febbraio, e all'Arena di Verona, a maggio: lo ha annunciato lo stesso cantante pugliese dopo lo show 'Felicita di ieri sera al Crocus Hall di Mosca, dove si è esibito con l'ex moglie a distanza di un anno dalla loro storica reunion. Con loro, in un concerto amarcord con circa 6000 spettatori, anche Pupo, Umberto Tozzi, Riccardo Fogli e i Matia Bazar, nonchè il figlio della coppia, Yari. "Dato che Sanremo l'abbiamo lanciato anche noi, ci rivogliono, come ospiti nella prima o nell'ultima serata. E' altamente probabile che ci andremo, ci sono trattative in corso", ha spiegato alla stampa italiana. "Non c'è il programma di partecipare come concorrenti - ha dichiarato Romina in camerino, dopo lo spettacolo - non mi è mai piaciuto che una canzone gareggiasse contro un'altra, vedo più gli artisti tutti uniti per un unico scopo. Sanremo non è mai stato un mio desiderio francamente, in passato l'ho subito".
http://www.repubblica.it/spettacoli/people/2014/11/14/foto/al_bano_e_romina_insieme_dopo_vent_anni_a_sanremo_2015-100570924/1/#1
"E' altamente probabile che ci andremo, " togliamo pure altamente e probabile ...che tragedia quest'anno ....
picpiera- inviata specialissima
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Re: Verso Sanremo 2015 -
L'hanno lanciato loro???
anna- admin anna
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Re: Verso Sanremo 2015 -
anna ha scritto: L'hanno lanciato loro???
non ricordo però nel caso volessero essere lanciati loro, mi offro di farlo
che notizia inquietante, lei farà la cover di Ciao amore, ciao (copiona )
ubik- admin ubik
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Re: Verso Sanremo 2015 -
ha inciso anche con Kekko
ubik- admin ubik
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Re: Verso Sanremo 2015 -
Che originalità
anna- admin anna
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Re: Verso Sanremo 2015 -
l'album di Nesli è evidente che punta tutto sulla voce
ubik- admin ubik
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Re: Verso Sanremo 2015 -
Le canzoni di Sanremo 2015 preannunciano un Festival senza eccessi, nella norma
Oggi, soggetto ad embargo, il preascolto delle canzoni da parte dei giornalisti. Noi ci siamo stati. Ecco impressioni, breve cronaca dal posto, le ragioni dell'evento e, ovviamente, l'immancabile (e sacrosanto) embargo. Tante (troppe) canzoni d'amore, solo un paio si distinguono dal resto. La normalizzazione del paese passa dall'Ariston
«Casta Diva, che inargenti
Queste sacre antiche piante,
A noi volgi il bel sembiante,
Senza nube e senza vel».
(Norma, Atto I)
Sanremo 2015 sarà un Festival senza eccessi, nella norma. Questo verrebbe da pensare, dopo il preascolto della 20 canzoni selezionate per entrare a far parte del “novero” dei big. E non è che una conferma.
Non c’è grande impegno, né ottimismo, né pessimismo, nei testi selezionati. E se bisogna credere a Carlo Conti quando dice che, semplicemente, il livello delle canzoni è quello (e non solo il livello: anche la tipologia), allora è altamente probabile che questo Festival nella norma sia lo specchio di quel che si aspetta la “norma” del pubblico italiano. Non solo dal Festival o dalla televisione in generale, ma dal proprio futuro. Dal paese tutto. A meno che non si voglia pensare che la massa della produzione culturale (in questo caso, musicale) di un paese non sia svincolata dalla realtà del paese stesso.
Forse è voglia di normalità. Forse è rassegnazione. Di certo, non assistiamo ad alcun afflato rivoluzionario e il "cambiamento" (veicolato per forza come un valore positivo) è solo uno slogan. Non ci si può aspettare che la canzone italiana nel suo teatro più tradizionale e pop(olare) si comporti diversamente.
Sappiamo bene come il panorama musicale cosiddetto “underground” esista, anche in Italia come altrove. E sappiamo come ci siano nicchie di pubblico e di artisti che ne fruiscono, ne fanno parte. Ma, nonostante gli sforzi degli anni passati (che pure spesso si sono tradotti nella normalizzazione dell’eccezione), oggi, fatti salvi alcuni picchi che però non sono di eccellenza, questo è quel che ci si deve aspettare dai brani proposti per uno show che si pensa di massa.
Il disimpegno diventa quasi necessario, per stare nella “norma”.
E così, di cosa vuoi parlare, allora, se non d’amore? Per lui, per lei, per la coppia. Per il mondo intero. Che cambi, sì, ma solo nel privato: il pubblico, i grandi temi lasciamoli lì dove sono.
Le due canzoni più "impegnate" sono quelle proposte da personaggi che non vengono dal mondo della musica ma da quello più generale dello spettacolo.
Mauro Coruzzi (con Grazia Di Michele, che “regge” tutto il brano) e “I soliti idioti” presentano pezzi quasi “politici”, se confrontati al resto. Il primo senz’altro, perché parla di un tema scomodo: l’identità di genere. Lo fa in maniera delicata e corretta, addirittura sorprendente. Il secondo palesa, nella sua leggerezza cochirenatesca che per fare l’amore si usano i preservativi e che possono esistere gravidanze non desiderate. Il tutto con leggerezza e arrangiamento da banda folk di paese, come da tradizione. E la rima Champions League - Peppa Pig mi ha fatto sorridere.
Concetti quasi rivoluzionari, se paragonato a «entra nell’anima mia», «ora lo sai che sei il mio unico grande amore», «niente è per sempre», «sei tutto quello che voglio», «solo se mi baci te». In questo senso, persino un paio di versi di Grignani sembrano esserlo: «Guardo con freddezza e con distanza l’informazione e lo show che fan la stessa danza». Se non altro, mi ha stupito per averci provato.
Poi ci sono Malika e Nina Zilli, che almeno alzano l’asticella del livello qualitativo dell'esecuzione e del brano in generale, senza grosse perle nei testi. E anche Chiara Galiazzo, che continua a non essere una sorpresa: il suo brano si fa fischiettare, ma attenzione a farlo, ché c’è l’embargo.
Già, l’embargo. Mentre commentavo “live” quel che sentivo mi sentivo osservato con sospetto. Eppure era stato detto chiaramente che si poteva commentare, persino citare qualche verso. Ebbene, per citarli ho dovuto per forza di cose annotarmeli. Mi si perdonerà l’ardire metagiornalistico: quel che mi sorprende, ancora una volta, è che non fosse la prassi, commentare per le proprie testate online ciò che si ascoltava, ma anche ciò che che veniva raccontato nel preludio e nel finale da Carlo Conti.
Dovessi scommettere (ma da tempo, questo), penso che sarà un Sanremo normale. Il che non è un male, si capisce. E non è critica preventiva augurarsi che la “norma” non diventi calma piatta e quindi noia, la stessa noia del pensiero unico. Perché la norma, come quella belliniana, a volte finisce male.
Bilancio di questo preascolto: dovessi dare un (raffazzonatissimo) ordine alle mie preferenze, direi che ho gradito: Di Michele-Coruzzi, Malika, Nina Zilli, Biggio e Mandelli, che si elevano dalla media.
Il resto è più o meno “noia”. Se volete rigirarla in positivo, è una sorta di omogeneità che potrebbe anche sembrare piattezza. C'è amore ovunque.
Carlo Conti ammette l'uniformità e non ci vede un difetto:
Una curiosità: la canzone di Biggio e Mandelli ha la parola “coglioni” nel testo. Non lo diranno. Ci sarà uno strumento che sostituirà la parola-turpiloquio, per loro scelta». Niente "coglioni" su Rai1, dunque.
Il preservativo rotto, invece, ci sarà.
La mia wi-fi traballa, per i dettagli ulteriori vi rimando a dopo.
Nek - L’attacco è un dejavu. “Fatti avanti amore”. Indovinate di che parla? Comunque, c'è dentro, come minimo, una "citazione" (a me sembra da "Narcotic" dei Liquido).
Annalisa - Altra canzone di Kekko. Anche Annalisa è una garanzia per quanto riguarda l’esecuzione. Però “baciarti e poi scoprire che l’ossigeno mi arriva dritto al cuore” è troppo melassa. E “solo se mi baci te” non si può proprio sentire.
Moreno rappa, ovviamente. Altra sfida per il televoto. Dice di essere crudo, spietato e diretto, sincero. Ma il rap del ragazzo di strada dovrebbe avere anche un po’ di contenuto. Non ne ha quasi, se non nel racconto di una sorta di riscatto.
Troppo poco per gli amanti del genere.
12.59: Nina Zilli lo fa blues. E lo fa bene.
12.54: Nesli canta l'amore (ma va'). Dovessi scommetterci, me la immagino super programmata in radio. Almeno per un po'.
12.53: Malika Ayane fa quel che deve fare. Alza il livello.
Lorenzo Fragola da X Factor con furore. Anche le fragoline saranno soddisfatte. C’è l’amore, ma c’è anche un po’ di freschezza ,se non altro. Anche qui, televoto uber alles.
Biggio e Mandelli cantano, un po’ Cochi e Renato de noantri (sì, il paragone lo faranno tutti, ma non si può proprio fare diversamente), il dramma di chi si trova a dover scegliere fra Champions League e Peppa Pig, di chi si becca tutti i tormenti di questa vita d'inferno «per la rottura di un preservativo». Divertente: considerati i pregiudizi con cui ero partito, ci siamo.
Gianluca Grignani e l'amore che è un fiore, ma è anche un paio di versi impegnati. Ci prova.
Il volo, Grande amore. Come si può intuire dal titolo, ancora una canzone d’amore.
Un paio di applausi in sala stampa.
12.15: che Chiara abbia una voce straordinaria non è un mistero, e non ci voleva il titolo della sua canzone per ricordarcelo. Il fatto è che le grandi interpreti hanno bisogno di grandi brani. Però ti resta in testa, senza dubbio. Pausa. Si ricomincia fra 10 minuti.
12.12: le fan di Marco Masini saranno pienamente soddisfatte soprattutto del crescendo importante nel ritornello. "Smettila di smettere", canta Marco. Nonostante l'incipit, resteranno delusi i fan del Prozac, perché il messaggio è positivo. È una canzone. Di Marco Masini.
12.07: Lara Fabian. C'è il vento anche qui. Buona per una colonna sonora di un film Disney.
12.02: Irene Grandi e un vento senza nome che racconta di una lei che se ne va. Un po' anarchica, un po' emo. Vola via, nel vento. Ma non è come Marinella. E un po' di chitarrina distorta non basta per fare il rock.
12.00: Alex Britti. Ancora l'amore, quello che basta per cambiare il mondo. Solipsismo di coppia e la canzone che ti aspetti da Britti per Sanremo. Cioè: meno di quello che potrebbe fare.
11.54: Raf ci racconta cos'è rimasto di quegli anni '80. Del battito animale rimangono solo storie di api e fiori (giuro), di amore che va oltre l'invidia e di una favola. Anni '80. Che altro volevate?
11.49: Anna Tatangelo, altra canzone di "Kekko" (come quella di Bianca Atzei). La "muchacha troppo sexy che non dà tanta confidenza ai maschi", questa volta è libera come una nuvola. Passiamo oltre, che è meglio.
11.48: Dear Jack, "Il mondo esplode (tranne noi)". Farà esplodere il televoto.
11.43: prima "doppietta" di canzoni ascoltate. Io sono una finestra è la storia di un essere umano. Di una donna nel corpo di un uomo. Non sarà una sorpresa l'interpretazione emotiva di Mauro Coruzzi, né la voce di Grazia Di Michele. Seria candidata per il premio della critica. "Il solo al mondo", di Bianca Atzei fa subito da contraltare non solo per linea melodica e arrangiamento ma anche per testo. La banalità delll'ammore trionfa.
11.35: Carlo Conti annuncia tre comici (non gli unici): Alessandro Siani, Angelo Pintus, Luca e Paolo.
11.30: si comincia. Non c’è embargo per la scrittura ma c’è embargo su quello che potete scrivere. Significa che si può dire di che parlano le canzoni, non trascrivere i testi né registrarli, come ci dicevamo.
fonte
Oggi, soggetto ad embargo, il preascolto delle canzoni da parte dei giornalisti. Noi ci siamo stati. Ecco impressioni, breve cronaca dal posto, le ragioni dell'evento e, ovviamente, l'immancabile (e sacrosanto) embargo. Tante (troppe) canzoni d'amore, solo un paio si distinguono dal resto. La normalizzazione del paese passa dall'Ariston
«Casta Diva, che inargenti
Queste sacre antiche piante,
A noi volgi il bel sembiante,
Senza nube e senza vel».
(Norma, Atto I)
Sanremo 2015 sarà un Festival senza eccessi, nella norma. Questo verrebbe da pensare, dopo il preascolto della 20 canzoni selezionate per entrare a far parte del “novero” dei big. E non è che una conferma.
Non c’è grande impegno, né ottimismo, né pessimismo, nei testi selezionati. E se bisogna credere a Carlo Conti quando dice che, semplicemente, il livello delle canzoni è quello (e non solo il livello: anche la tipologia), allora è altamente probabile che questo Festival nella norma sia lo specchio di quel che si aspetta la “norma” del pubblico italiano. Non solo dal Festival o dalla televisione in generale, ma dal proprio futuro. Dal paese tutto. A meno che non si voglia pensare che la massa della produzione culturale (in questo caso, musicale) di un paese non sia svincolata dalla realtà del paese stesso.
Forse è voglia di normalità. Forse è rassegnazione. Di certo, non assistiamo ad alcun afflato rivoluzionario e il "cambiamento" (veicolato per forza come un valore positivo) è solo uno slogan. Non ci si può aspettare che la canzone italiana nel suo teatro più tradizionale e pop(olare) si comporti diversamente.
Sappiamo bene come il panorama musicale cosiddetto “underground” esista, anche in Italia come altrove. E sappiamo come ci siano nicchie di pubblico e di artisti che ne fruiscono, ne fanno parte. Ma, nonostante gli sforzi degli anni passati (che pure spesso si sono tradotti nella normalizzazione dell’eccezione), oggi, fatti salvi alcuni picchi che però non sono di eccellenza, questo è quel che ci si deve aspettare dai brani proposti per uno show che si pensa di massa.
Il disimpegno diventa quasi necessario, per stare nella “norma”.
E così, di cosa vuoi parlare, allora, se non d’amore? Per lui, per lei, per la coppia. Per il mondo intero. Che cambi, sì, ma solo nel privato: il pubblico, i grandi temi lasciamoli lì dove sono.
Le due canzoni più "impegnate" sono quelle proposte da personaggi che non vengono dal mondo della musica ma da quello più generale dello spettacolo.
Mauro Coruzzi (con Grazia Di Michele, che “regge” tutto il brano) e “I soliti idioti” presentano pezzi quasi “politici”, se confrontati al resto. Il primo senz’altro, perché parla di un tema scomodo: l’identità di genere. Lo fa in maniera delicata e corretta, addirittura sorprendente. Il secondo palesa, nella sua leggerezza cochirenatesca che per fare l’amore si usano i preservativi e che possono esistere gravidanze non desiderate. Il tutto con leggerezza e arrangiamento da banda folk di paese, come da tradizione. E la rima Champions League - Peppa Pig mi ha fatto sorridere.
Concetti quasi rivoluzionari, se paragonato a «entra nell’anima mia», «ora lo sai che sei il mio unico grande amore», «niente è per sempre», «sei tutto quello che voglio», «solo se mi baci te». In questo senso, persino un paio di versi di Grignani sembrano esserlo: «Guardo con freddezza e con distanza l’informazione e lo show che fan la stessa danza». Se non altro, mi ha stupito per averci provato.
Poi ci sono Malika e Nina Zilli, che almeno alzano l’asticella del livello qualitativo dell'esecuzione e del brano in generale, senza grosse perle nei testi. E anche Chiara Galiazzo, che continua a non essere una sorpresa: il suo brano si fa fischiettare, ma attenzione a farlo, ché c’è l’embargo.
Già, l’embargo. Mentre commentavo “live” quel che sentivo mi sentivo osservato con sospetto. Eppure era stato detto chiaramente che si poteva commentare, persino citare qualche verso. Ebbene, per citarli ho dovuto per forza di cose annotarmeli. Mi si perdonerà l’ardire metagiornalistico: quel che mi sorprende, ancora una volta, è che non fosse la prassi, commentare per le proprie testate online ciò che si ascoltava, ma anche ciò che che veniva raccontato nel preludio e nel finale da Carlo Conti.
Dovessi scommettere (ma da tempo, questo), penso che sarà un Sanremo normale. Il che non è un male, si capisce. E non è critica preventiva augurarsi che la “norma” non diventi calma piatta e quindi noia, la stessa noia del pensiero unico. Perché la norma, come quella belliniana, a volte finisce male.
Bilancio di questo preascolto: dovessi dare un (raffazzonatissimo) ordine alle mie preferenze, direi che ho gradito: Di Michele-Coruzzi, Malika, Nina Zilli, Biggio e Mandelli, che si elevano dalla media.
Il resto è più o meno “noia”. Se volete rigirarla in positivo, è una sorta di omogeneità che potrebbe anche sembrare piattezza. C'è amore ovunque.
Carlo Conti ammette l'uniformità e non ci vede un difetto:
Il conduttore ammette che non sono arrivate proposte meno "mainstream" e più "underground". Probabilmente il suo Sanremo non ha attirato questo tipo di produzioni discografiche e di artisti.«Canzoni molto melodiche, con l’argomento amore. Il tema dominante è questo. L’amore è protagonista. Non ci sono state canzoni rifiutate con testi più impegnate».
Una curiosità: la canzone di Biggio e Mandelli ha la parola “coglioni” nel testo. Non lo diranno. Ci sarà uno strumento che sostituirà la parola-turpiloquio, per loro scelta». Niente "coglioni" su Rai1, dunque.
Il preservativo rotto, invece, ci sarà.
La mia wi-fi traballa, per i dettagli ulteriori vi rimando a dopo.
Nek - L’attacco è un dejavu. “Fatti avanti amore”. Indovinate di che parla? Comunque, c'è dentro, come minimo, una "citazione" (a me sembra da "Narcotic" dei Liquido).
Annalisa - Altra canzone di Kekko. Anche Annalisa è una garanzia per quanto riguarda l’esecuzione. Però “baciarti e poi scoprire che l’ossigeno mi arriva dritto al cuore” è troppo melassa. E “solo se mi baci te” non si può proprio sentire.
Moreno rappa, ovviamente. Altra sfida per il televoto. Dice di essere crudo, spietato e diretto, sincero. Ma il rap del ragazzo di strada dovrebbe avere anche un po’ di contenuto. Non ne ha quasi, se non nel racconto di una sorta di riscatto.
Troppo poco per gli amanti del genere.
12.59: Nina Zilli lo fa blues. E lo fa bene.
12.54: Nesli canta l'amore (ma va'). Dovessi scommetterci, me la immagino super programmata in radio. Almeno per un po'.
12.53: Malika Ayane fa quel che deve fare. Alza il livello.
Lorenzo Fragola da X Factor con furore. Anche le fragoline saranno soddisfatte. C’è l’amore, ma c’è anche un po’ di freschezza ,se non altro. Anche qui, televoto uber alles.
Biggio e Mandelli cantano, un po’ Cochi e Renato de noantri (sì, il paragone lo faranno tutti, ma non si può proprio fare diversamente), il dramma di chi si trova a dover scegliere fra Champions League e Peppa Pig, di chi si becca tutti i tormenti di questa vita d'inferno «per la rottura di un preservativo». Divertente: considerati i pregiudizi con cui ero partito, ci siamo.
Gianluca Grignani e l'amore che è un fiore, ma è anche un paio di versi impegnati. Ci prova.
Il volo, Grande amore. Come si può intuire dal titolo, ancora una canzone d’amore.
Un paio di applausi in sala stampa.
12.15: che Chiara abbia una voce straordinaria non è un mistero, e non ci voleva il titolo della sua canzone per ricordarcelo. Il fatto è che le grandi interpreti hanno bisogno di grandi brani. Però ti resta in testa, senza dubbio. Pausa. Si ricomincia fra 10 minuti.
12.12: le fan di Marco Masini saranno pienamente soddisfatte soprattutto del crescendo importante nel ritornello. "Smettila di smettere", canta Marco. Nonostante l'incipit, resteranno delusi i fan del Prozac, perché il messaggio è positivo. È una canzone. Di Marco Masini.
12.07: Lara Fabian. C'è il vento anche qui. Buona per una colonna sonora di un film Disney.
12.02: Irene Grandi e un vento senza nome che racconta di una lei che se ne va. Un po' anarchica, un po' emo. Vola via, nel vento. Ma non è come Marinella. E un po' di chitarrina distorta non basta per fare il rock.
12.00: Alex Britti. Ancora l'amore, quello che basta per cambiare il mondo. Solipsismo di coppia e la canzone che ti aspetti da Britti per Sanremo. Cioè: meno di quello che potrebbe fare.
11.54: Raf ci racconta cos'è rimasto di quegli anni '80. Del battito animale rimangono solo storie di api e fiori (giuro), di amore che va oltre l'invidia e di una favola. Anni '80. Che altro volevate?
11.49: Anna Tatangelo, altra canzone di "Kekko" (come quella di Bianca Atzei). La "muchacha troppo sexy che non dà tanta confidenza ai maschi", questa volta è libera come una nuvola. Passiamo oltre, che è meglio.
11.48: Dear Jack, "Il mondo esplode (tranne noi)". Farà esplodere il televoto.
11.43: prima "doppietta" di canzoni ascoltate. Io sono una finestra è la storia di un essere umano. Di una donna nel corpo di un uomo. Non sarà una sorpresa l'interpretazione emotiva di Mauro Coruzzi, né la voce di Grazia Di Michele. Seria candidata per il premio della critica. "Il solo al mondo", di Bianca Atzei fa subito da contraltare non solo per linea melodica e arrangiamento ma anche per testo. La banalità delll'ammore trionfa.
11.35: Carlo Conti annuncia tre comici (non gli unici): Alessandro Siani, Angelo Pintus, Luca e Paolo.
11.30: si comincia. Non c’è embargo per la scrittura ma c’è embargo su quello che potete scrivere. Significa che si può dire di che parlano le canzoni, non trascrivere i testi né registrarli, come ci dicevamo.
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