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Helsinki Chiara Rosa è bronzo
La padovana è terza nel peso con 18,47 dopo una splendida rimonta. Quarta Simona La Mantia, sesta la Grenot, settimo Floriani

Prima medaglia per l'Italia ai Campionati Europei di Helsinki: la mette al collo Chiara Rosa nel getto del peso, con un lancio di 18,47. Successivamente arrivano il quarto posto di Simona La Mantia nel triplo, che manca il bronzo di 11 centimetri (14,25, oro all'ucraina Saladuha, 14,99), il quinto posto di Gianmarco Tamberi nell'alto (2,24, con il personale a 2,28 - che gli avrebbe dato il bronzo - sfiorato nell'ultimo tentativo utile), il sesto posto di Libania Grenot nei 400 (52.57, tempo appensantito dalla decelerazione conclusiva, quando le medaglie erano ormai sfuggite), il settimo di Yuri Floriani nei 3000 siepi (8:39.22). Diego Marani conquista la finale dei 200 metri, in programma domani sera.

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Atletica: Donato oro nel salto triplo

Agli Europei di Helsinki azzurro ha saltato la misura di 17,63 m

(ANSA) - HELSINKI, 30 GIU - L'azzurro Fabrizio Donato, 35enne finanziere di Latina, ha vinto la gara del salto triplo degli Europei di Helsinki, con la misura di 17,63 ottenuta al primo tentativo. Argento all'ucraino El-Sheryf, bronzo al bielorusso Tsapik. Decimo l'altro italiano Fabrizio Schembri.

ansa

Atletica, Meucci argento nei 10.000

Impresa dell'ingegnere pisano ad Europei,e' 3/a medaglia azzurra

(ANSA) - HELSINKI, 30 GIU - L'azzurro Danilo Meucci, correndo in 28'22''73, ha conquistato la medaglia d'argento nella gara dei 10.000 metri degli Europei di Helsinki, in cui si e' imposto il turco di origine keniana Polat Kemboi Arikan. Al 3/o posto, e quindi bronzo, il russo Yevgeniy Rybakov. Per l'Italia quella di Meucci e' la terza medaglia agli Europei di Helsinki, dopo il bronzo di Chiara Rosa (peso) e l'oro di Fabrizio Donato (triplo). Quinto Nicola Vizzoni nella finale del martello vinta dall'ungherese Pars.

ansa

intanto, agli Europei Juniores di nuoto Gabriele Detti ha già preso due medaglie d'oro, nei 400 e 1.500 stile libero

Diletta Carli, invece, non solo ha preso l'oro nei 400 stile libero, ma ha fatto pure il record europeo juniores, battendo il precedente che apparteneva ancora dal 1986 a una tedesca dell'est

Spoiler:

Carolina Kostner medita il ritiro:
"Vorrei una famiglia e dei figli"

«Da dieci anni dedico tutta me stessa a questo sport, dopo l'oro mondiale è arrivato il momento di riprendermi la mia vita»

milano
«Sto pensando di lasciare il pattinaggio, sì di ritirarmi, di non gareggiare più. Sono dieci anni che dedico tutta me stessa a questo sport, ho sacrificato amici, affetti, e sudato ogni singola vittoria. Ora che mi sono tolta anche lo sfizio di salire sul palco più alto del mondo sono felice e potrei scegliere di riprendermi la mia vita». Così dichiara a sorpresa a «Gente», nel numero in edicola da sabato 7 luglio, Carolina Kostner, campionessa mondiale di pattinaggio dopo la medaglia d'oro conquistata il 30 marzo a Nizza.

«È una scelta dura, difficile - continua Carolina - e voglio darmi ancora qualche settimana per riflettere. Non voglio prendere la decisione sbagliata. Ma entro luglio dovrò scegliere: se riprendere gli allenamenti in vista della Coppa del mondo che si svolgerà da ottobre a dicembre, oppure dire addio alle gare». Del suo futuro, dopo l'addio al pattinaggio, la «regina dei ghiacci» dice: «Mi piacerebbe dedicarmi all'insegnamento, far crescere i futuri campioni. Poi vorrei finire gli studi universitari al Dams di Torino, sezione arte. Mi piace dipingere, ho in progetto di disegnare un cartone animato da cui trarre un musical, e da un anno creo da sola i bozzetti dei miei costumi di gara che vengono poi impreziositi con cristalli Swarovski. Ho anche ideato una linea di magliette per bambine «Special Edition Carolina Kostner».

«Poi ho un sogno nel cassetto - continua la Kostner - dedicarmi a tempo pieno al teatro e alla lirica. Lo scorso anno, ad ottobre, all'Arena di Verona, ho partecipato ad Opera on Ice, un incredibile show dove i più grandi campioni di pattinaggio artistico su ghiaccio incontrano l'Opera, interpretando le più famose arie liriche. Doveva essere una premiere, non sapevamo cosa aspettarci. E invece il successo è stato tale che il 22 settembre prossimo replicheremo all'Arena l'evento, che potrebbe poi anche partire in tournee viste le richieste già ricevute dagli Emirati Arabi e dal Giappone». Del suo fidanzato Alex Schwazer, 27 anni, olimpionico della marcia, che parteciperà alle Olimpiadi di Londra confessa: «Lo seguirò solo in tv, deve concentrarsi. Ma nel mio futuro vedo la famiglia, desidero dei figli».

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chi viene e chi, forse, va

Europei Juniores
L'Italia c'è!

D'Arrigo, Detti, Corapi e Maestri dominano la 4x200 sl staccando la Gran Bretagna di quasi 4" e stabilendo il primato della manifestazione. Nelle altre finali quarta Gabbrielleschi nei 1500 sl e sesto Ferri nei 100 sl

venerdì 6 luglio 2012

ANVERSA - E' stata per anni il marchio di fabbrica dell'Italia del nuoto. Oggi Andrea Mitchell D'Arrigo, Gabriele Detti, Damiano Corapi e Riccardo Maestri riportano la staffetta 4x200 stile libero sul trono d'Europa, di categoria juniores. Gli azzurrini chiudono in bellezza la terza giornata degli europei di categoria in corso ad Anversa e con 7'19"56 dominano la staffetta. La Gran Bretagna, seconda, è staccata di quasi 4" (7'23"19), la Germania si ferma al terzo posto (7'23"79); il tempo dell'Italia rappresenta il primato della manifestazione (precedente 7'19"98 della Gran Bretagna nel 2008 con costume "gommato").

Per la spedizione azzurra si tratta della settima medaglia, la quarta d'oro dopo i trionfi di Gabriele Detti nei 400 e 1500 stile libero e di Diletta Carli nei 400 stile libero, l'argento di Fabio Laugeni nei 100 dorso e i bronzi di Niccolò Bonacchi nei 100 dorso e Ambra Esposito nei 200 dorso...

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ubik ha scritto:Carolina Kostner medita il ritiro:
"Vorrei una famiglia e dei figli"

«Da dieci anni dedico tutta me stessa a questo sport, dopo l'oro mondiale è arrivato il momento di riprendermi la mia vita»


chi viene e chi, forse, va

non deve essere facile e trovo plausibile che dopo aver raggiunto il massimo possa pensare di dedicarsi ad altro

ubik ha scritto:Europei Juniores
L'Italia c'è!

Europei Juniores
Bonacchi, dorso d'oro

Vince i 50 con 25"46. Medaglie d'argento di Mencarini nei 200 dorso e Carli nei 200 sl. Domenica ultimo giorno di gare. Il medagliere dell'Italia sale a quota 10. Risultati e report

sabato 7 luglio 2012

ANVERSA - La quarta giornata di finali dei trentanovesimi Europei juniores di nuoto, che si concludono domenica 8 luglio, continua a regalare soddisfazioni agli Azzurrini guidati da Walter Bolognani. Nella prima delle sette finali di oggi ad Anversa (Belgio), quella dei 200 dorso, Luca Mencarini si è classificato secondo conquistando la medaglia d’argento con 1’59”66, a 21 centesimi dal britannico Joseph Patching che ha vinto in 1’59”45. Al quarto posto l’altro finalista azzurro Fabio Laugeni con 2’00”69 che è stato preceduto dal lituano Danas Rapsys, terzo in 2’00”12. Medaglia d’argento anche per Diletta Carli nella finale successiva, quella dei 200 stile libero, in cui ha chiuso con il tempo di 1’59”75; ha vinto la russa Mariya Balkakova, di un anno più giovane, con 1’58”59 che rappresenta anche il nuovo primato della manifestazione.
La medaglia d'oro azzurra è arrivata, puntuale, nella finale dei 50 dorso, dove Niccolò Bonacchi ha vinto con 25"46 (a 6 centesimi dal record dei campionati del tedesco Christian Diener, 25"40 del 2011 a Belgrado). L'azzurro ha migliorato la prestazione fin dalle batterie ed ha vinto davanti a Tomer Zamir (Israele), secondo in 25"76. Terzi a pari tempo il bielorusso Staselovich e il russo Ul'yanov con 25"88. Quarta Giorgia Biondani nei 50 stile libero con 25"73, a cinque centesimi dalla medaglia di bronzo della slovena Nastja Goveisek (25"68). Oro e titolo europeo alla tedesca Anna Stephanie Dietterle con 25"40. A chiudere la staffetta 4x100 mista femminile con Ambra Esposito (1'03"98), Silvia Guerra (1'13"04), Claudia Tarzia (1'01"79) e Paola Biagioli (59"97) seste con 4'15"17; gara vinta dalle russe Larina, Belousova. Kototushkina e Balkakova con 4'07"61.
Negli 800 stile libero assenti Andrea Fabbroni che non ha recuperato dopo l'influenza (oggi il primo giorno senza febbre) ed era in tribuna a fare il tifo per i compagni e Gabriele Detti che, com previsto, è rientrato in Italia prima degli altri per proseguire la preprazione olimpica.

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Europei Juniores
Piccola grande Italia

Gli azzurrini chiudono la 39esima edizione dei campionati continentali giovanili con 14 medaglie, 7 d'oro, 4 d'argento e 3 di bronzo. Nell'ultima giornata trionfi di Maestri nei 200 sl e della staffetta 4x100 mista maschile

ANVERSA - Quattordici medaglie, sette d'oro, quattro d'argento e tre di bronzo. Secondo posto nel medagliere alle spalle della Russia. Questo il bottino degli azzurrini alla chiusura dell'edizione numero 39 dei campionati europei juniores, disputati ad Anversa. Da segnalare anche il primo posto nella classifica delle migliori prestazioni al femminile per il 4'09"36 di Diletta Carli nei 400 stile libero e il secondo nella classifica maschile per il 15'11"41 di Gabriele Detti nei 1500 stile libero. Come da tradizione, è piccola grande Italia.
Nell'ultima giornata di gare brillano quattro medaglie. Riccardo Maestri, nonostante gli allenamenti che sta proseguendo in vista delle Olimpiadi di Londra, domina i 200 stile libero migliorando il proprio personale: 1'48"52 contro l'1'49"13. Si ferma a pochi centesimi dal podio l'altro azzurrino, Andrea Mitchell D'Arrigo, quarto in 1'49"73. A medaglia il tedesco Maximilian Oswald (1'49"55) e l'austriaco Christian Scheruebl (1'49"67).
Grandi imprese per le due staffette azzurre in gara. La 4x100 mista maschile trionfa in 3'41"36 (Fabio Laugeni 55"32, Andrea Bazzoli 1'02"55, Francesco Giordano 53"72, Giacomo Ferri 49"77) anticipando di 13 centesimi la Russia seconda (3'41"49) e di 1"5 la Gran Bretagna terza (3'42"84). La 4x200 stile libero femminile, invece, conquista la medaglia d'argento in 8'11"56 (Diletta Carli 1'59"62, Miriana Durante 2'03"37, Gioelemaria Origlia 2'04"92, Francesca Annis 2'03"62); irraggiungibile la Russia, oro in 8'06"85, battuta la Spagna (8'11"74). Si conferma di bronzo Ambra Esposito, già terza nei 200, con l'1'02"57 nei 100 dorso. Davanti a lei la danese Mie Nielsen (1'00"87) e la britannica Jessica Fullalove (1'01"72).
Piazzamenti in finale per Francesco Giordano, quarto nei 100 farfalla in 53"82 ad appena 6 centesimi dal podio, e di Daniel Loschi Moises, ottavo nei 100 rana in 1'03"76. Si fermano invece in semifinale gli sprinter Lorenzo Zazzeri e Giuseppe Guttuso, appaiati al decimo posto nei 50 stile libero in 23"20, e Giorgia Biondani, decima nei 50 farfalla in 27"82.

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Carolina Kostner continua fino a Sochi!

Inserito il Gio, 12/07/2012 - 09:42

La tanto attesa decisione è arrivata e non è un ritiro! Carolina ha ribadito questa mattina in un comunicato che continuerà a pattinare fino alle Olimpiadi di Sochi.
Fugati quindi i timori provocati dalle frasi, evidentemente pensieri e riflessioni comprensibili in un'atleta che ha dato tanto allo sport, riportate la scorsa settimana in un'intervista alla campionessa del mondo in carica.

Ecco il comunicato pubblicato sul sito ufficiale della pattinatrice alle 10.30:
"Cari amici, ho riflettuto molto sulla mia vita e sul mio futuro e, dopo essermi confrontata con il mio allenatore e con la mia famiglia, ho deciso di continuare l'attività agonistica fino alle Olimpiadi di Sochi 2014. Non sarà una sfida facile, perciò vi chiedo di restare al mio fianco e di sostenermi come avete fatto in questi anni! Grazie di cuore. Carolina"

E noi scommettiamo che i suoi numerosissimi fans di tutto il mondo non si faranno pregare!

Carolina Kostner è ora a Oberstdorf per allenarsi. L'aspettano anche, oltre ai nuovi programmi, alcuni show, il primo domani nella località tedesca, Musicals on ice, poi l'appuntamento con lo spettacolo all'arena di Verona, che tanto successo ha avuto al suo debutto lo scorso anno, il 22 settembre.

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Nell’ultima giornata dei Mondiali juniores arriva l’oro di Alessia Trost nell’alto ed è una vittoria molto più sofferta del prevista: non è la russa Mariya Kuchina, tradizionale rivale delle stagioni giovanili, a complicare la vita alla finanziera pordenonese bensì una sconosciuta atleta delle Seychelles, Lissa Labiche a spaventare l’azzurra restando in testa fino a quota 1.88. Poi il salto vincente a 1.91 (seconda prova) di Alessia, che già aveva riacciuffato la gara a 1.82 e 1.88 andando oltre solo al terzo tentativo. Dopo i festeggiamenti della curva tricolore, i tre salti del sogno olimpico alla misura di 1.95: al terzo è quasi fatta, ma per oggi va bene così. Nella staffetta 4x400 che chiude la manifestazione il quartetto italiano schiera Vito Incantalupo, Marco Lorenzi, Davide Re e Michele Tricca: gli azzurri – con due cambi non impeccabili nella fase decisiva – si piazzano al 6° posto (3’08”51), ma poi arriva anche la doccia fredda della squalifica per invasione di corsia.

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Conclusi i campionati mondiali junior di atletica leggera

posto un articolo che descrive bene le novità di quanto è accaduto

"Basta scorrere le pagine dei risultati, colme di annotazioni per i primati dei campionati, i record continentali, gli innumerevoli progressi personali: in questi giorni ci siamo detti che da tempo non ci capitava di vivere una manifestazione giovanile di un livello così alto, forse non è mai successo. Difficile spiegare le ragioni di questa contingenza: come spesso accade per la categoria, si tratta di congiunture stagionali, soprattutto quando si tratta di considerare l’incredibile profondità delle prestazioni in una singola specialità. Ossia un dato che non si può spiegare con la presenza di un fenomeno o di talenti isolati. Non è un caso che molti dei protagonisti di questi Mondiali li ritroveremo tra poche settimane a Londra perché già inseriti nelle rispettive spedizioni olimpiche: tanti ragazzi europei li avevamo già visti ad Helsinki a fine giugno, nella rassegna continentale dei “grandi”. Ma la zoccolo duro di questa generazione, con ogni probabilità, è costituita dai campioni del quadriennio che porta a Rio de Janeiro.

Le apparenti novità sono in realtà frutto di un’atletica che sta cambiando – non da oggi - e che dovremo convincerci ad accettare con serenità: con i giamaicani che vincono il disco, con la bandiera di Trinidad nella premiazione del giavellotto, con un ragazzo proveniente dal minuscolo possedimento britannico di Turks and Caicos che vince i 200 metri. E con un livello crescente che smentisce anche l’impronta protezionistica – ma in certo modo si potrebbe definire moralistica – che portò la Iaaf a cambiare il peso degli attrezzi delle categorie giovanili (modificati negli allievi anche quest’anno) per sottrarli allo scomodo termine di confronto con un’altra “era”: ritrovandosi nei lanci con fenomeni come il pesista neozelandese Jacko Gill e questo martellista qatariano Ashraf El Seify (neo-primatista del mondo con un immenso 85.57) che possono rivaleggiare senza problemi, sia pure a distanza, con i protagonisti del settore in quei “deprecati” anni Settanta o Ottanta.

IL MONDIALE DEGLI AZZURRI

Pur non avendo effettivamente utilizzato tre dei 55 componenti della spedizione (Giovanni Cellario, Sabrina Galimberti e Martina Buscarini, tutti in quota alle staffette), quella di Barcellona resta la più numerosa partecipazione azzurra nella storia della manifestazione con 52 atleti a referto. Il bottino finale di 2 medaglie – lo splendido oro di Alessia Trost nell’alto e il sofferto bronzo di Roberta Bruni nell’asta - è sicuramente in linea con le attese, mentre il computo dei quattro piazzamenti nei primi otto (i “finalisti” in senso proprio) potrebbe essere forse considerato insufficiente in un’ottica semplicemente economica.

In realtà, se solo si amplia la visione generale, le considerazioni espresse sull’enorme spessore tecnico di questa specifica edizione dei Mondiali ci portano a considerare la presenza degli azzurri come assolutamente rilevante: è vero che, come avrebbero detto i nostri padri, spesso “ci è mancato un soldo per fare una lira”. Compresi i 4 finalisti, contiamo ben 12 piazzamenti tra i primi 12 e un totale di 22 nei primi 16 (quelli che possiamo considerare nella tipologia dei finalisti “allargati” e dei “semifinalisti” in senso classico): decisamente un buon numero.

Che poi le circostanze ci abbiano portato a mancare un paio di finali (in particolare con le ragazze della 4x100) è cosa che rientra nella logica di questa rassegna: ma non si può negare che moltissimi si siano battuti al limite delle proprie possibilità – e anche oltre, come testimoniano i 13 primati personali (incluso il notevole primato nazionale della triplista Francesca Lanciano), con altri 4 stagionali – così da reggere dignitosamente la scena. Se l’impostazione programmatica è quella di preparare gli appartenenti a questa fascia di età per l’attività assoluta – ciò che distingue il modello italiano da tutto il resto del mondo, che punta a finalizzare senza problemi l’attività giovanile – allora l’obiettivo è stato raggiunto: molti di questi ragazzi hanno i mezzi per fare atletica ad alto livello in un futuro anche prossimo. La stessa prospettiva di assicurare una continuità alla categoria, nell’ottica ormai imminente di preparare gli Europei 2013 in casa ha avuto una risposta: 25 dei 55 convocati hanno l’età per gareggiare a Rieti il prossimo anno e altri (anche allievi) avevano ottenuto il minimo per questi Mondiali e potranno essere tenuti in considerazione in quella sede.

L’altro dato riguarda l’aspetto multietnico delle rappresentative nazionali: ormai non possiamo più permetterci di attendere decenni per naturalizzare quelli che sono i prodotti del movimento sportivo e della stessa società italiana – come è stato per Fausto Desalu e Judy Ekeh – perché le legislazioni degli altri si sono adeguate con tempestività alle ineluttabili dinamiche migratorie: la nostra normativa è rivolta alla realtà di un altro secolo. E, soprattutto nelle categorie giovanili, non è razionale rinunciare a priori ad una rilevante porzione di reclutamento che ormai supera il 20 o 30% del potenziale: basta guardare la composizione delle classi nelle scuole dei nostri figli per rendersene conto. E, per chi si ostina a credere che questo sia un discorso puramente teorico, di facciata, il “pensierino della sera”: dalle nostre parti un talento come Adam Gemili – sì, proprio l’inarrivabile vincitore dei 100 metri, ora atteso con curiosità sulla scena olimpica – avrebbe avuto serissime difficoltà burocratiche per essere ammesso in tempo a questi Campionati. E quindi anche a Londra 2012."

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Errani e Vinci nella storia
E' trionfo nel doppio

La coppia azzurra supera in finale le ceche Hradecka-Hlavackova 6-4, 6-2, prime italiane a vincere il torneo statunitense

NEW YORK - Era accaduto una sola volta, nel 1986 ma nel doppio misto (Raffaella Reggi con lo spagnolo Sergio Casal), che il tennis italiano fosse iscritto nell'albo d'oro degli Us Open. Ma la vera impresa storica è riuscita a Sara Errani e Roberta Vinci, la coppia regina del doppio mondiale (stanno per essere nominate numero 1), che si sono imposte in finale contro le ceche Hradecka-Hlavackova. Un incontro sempre tenuto in pugno dalle azzurre, che dopo aver vinto il primo set 6-4, hanno letteralmente dominato il secondo, vinto 6-2 dopo due break.

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Nuoto: telefonata Pellegrini-Lucas

Campionessa azzurra e coach francese pronti per nuovo sodalizio

(ANSA) - ROMA, 12 SET - Federica Pellegrini e Philippe Lucas pronti a lavorare di nuovo insieme. La campionessa azzurra di nuoto ha chiamato l'allenatore francese per chiarire la sua volonta' e il progetto futuro: una lunga telefonata nella quale Pellegrini ha sottolineato le esigenze per quest'anno in cui si dedichera' al dorso e alle staffette. L'azzurra ha sottolineato a Lucas che per lei e' imprescindibile restare a Verona per allenarsi a casa presso il centro federale. Lucas ha parlato di un 'buon progetto'.

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