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Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 Empty Re: Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori

Messaggio Da ubik Ven 27 Gen - 21:10

Europei 2012: brilla la stella di Carolina Kostner

Inserito il Ven, 27/01/2012 - 19:29.

Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 Carolina-Kostner.thumbnail_0

Gara molto piacevole quella cui abbiamo assistito oggi pomeriggio. Programmi interessanti e qualche sorpresa per uno short che ha visto premiata la classe di Carolina Koster (63.22). L'azzurra apre la sua performance in modo stupendo con la combo 3toe+3toe, entra anche il 3 Loop. Nessun problema sul 2 axel. Solo una sbavatura, sull'entrata dell'ultima trottola. Molto difficili ed intricati i passi, ricercata e moderna la coreografia sulle musiche di Šostakovic.


Segue una ritrovata Kiira Korpi (61.80), semplicemente stupenda sulle magiche note di "Over the Rainbow". Per la finlandese all'attivo 3T3T, 3Lo leggermente mancante di rotazione, 2A e trottole magnifiche (livello 4, 3 la layback). Azzeccata la scelta di mantenere lo stesso programma della passata stagione, coreografato da Shae-Lynn Bourne e pensato per esaltare i suoi punti di forza.
Terza Ksenia Makarova (57.55). Non perfetta la sua combinazione 3T3T, su due piedi il secondo salto, bene il 3Lo e il 2axel, Ksenia perde qualcosa sui livelli, con la flying sit spin di livello 1, per un quarto TES. Più drammatica e matura la scelta della musica (Maria And The Violin's String) rispetto ai suoi programmi passati.

Quarta posizione per una Elene Gedevanishvili (57.14) in grande spolvero. La georgiana apre con un'ottima combinazione 3Lutz2Toe, molto bene anche il 3Sal, nessun problema sul 2Axel preceduto da una posizione angelo. Ben coreografata la sequenza di passi che però prende il livello 2. Grande convinzione, un tango molto ben interpretato. Non c'è che dire, la mano di Brian Orser si vede eccome.
Il quinto posto va a Viktoria Helgesson (55.68), la maggiore delle due sorelle del pattinaggio svedese entrambe in gara a Sheffield. Viktoria apre con un buon 3toe+2toe (leggermente sbilanciato l’atterraggio del secondo toeloop), prosegue con un 3loop ed un bel 2axel. Ottima la sequenza di passi che ottiene l'unico livello 4 della gara.

Sesta Alena Leonova (54.50), non precisa come in altre occasioni. Le viene infatti degradata la combinazione iniziale 3toe+3toe che mancava di rotazione e non è stata ben atterrata; bene 3flip e 2axel. Fatale anche il livello 1 sulla trottola saltata, vengono così a mancare tanti punti preziosi.

Settima Valentina Marcheii (53.52) che è tornata l'atleta grintosa di sempre. Per lei 3Lz2T, 3S e 2axel affrontati tutti con grande sicurezza, a suo agio su musiche latino americane. Superiore a quello della Leonova il suo TES.
Ottava la francese Yretha Silete(52.75), che ha proposto una bella combo 3toe+3toe, poi 3 loop e 2 axel. Buone le trottole, da migliorare i passi eseguiti con lentezza e la tecnica di pattinaggio generale che ancora lascia a desiderare, ma l’età è della sua parte.

Nona la più giovane delle sorelle svedesi, Joshi Helgesson (52.32). Per lei nessun problema sui salti 3Lutz, 3Sal+2toe, 2 axel, trottole e passi di livello 3, c’è ancora molto margine sulla presentazione.
Entra nella prime dieci anche una rinnovata Elena Glebova (52.32) con lo stesso punteggio della svedese ma in una posizione arretrata per via del tecnico leggermente inferiore. Per lei apertura di programma con 3Lutz però marcato dal wrong edge, poi 3toeloop + 3 toeloop ben eseguito e 2axel.

Undicesima Mae-Berenice Maite (49.86) per lei qualche problema sulla combo 3toe+3toe che verrà degradata, anche il 3lutz non è perfetto, bello invece il 2axel. Anche per lei, come per la connazionale, servirà migliorare passi, linee e pattinata ma il livello tecnico proposto dalle francesi è già notevole e fa pensare che si parlerà molto di loro nelle future edizioni del campionato europeo.
Delude un po’ l’attesa russa Korobeynikova (49.41), quindicenne dalle linee lunghe ed eleganti che per questo viene a volte paragonata alla Kostner. Il suo debutto europeo non è stato brillante: cade sulla combo 3flip+3toe come anche sul 3loop, bene 2axel ma finisce in dodicesima posizione.

Short in chiaroscuro per Francesca Rio (40.02), che, in ogni caso, chiude ventiduesima e agguanta la qualificazione al libero. Il primo elemento, il 2axel, è sporcato da uno step out. Abbastanza sicura, invece, la combinazione 3Lutz+2Toe. Un vero peccato la caduta sul 3Toe (rotazione non completata). Da registrare anche un piccolo inciampo nella sequenza di passi, ma con bravura Francesca supera l’ostacolo. Buone le trottole.

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Messaggio Da picpiera Sab 28 Gen - 17:22

Pallanuoto Battuta la Grecia
Setterosa campione Nella finale della rassegna continentale di Eindhoven le azzurre superano le elleniche 13-10
La nazionale femminile di pallanuoto si è laureata campione d'Europa. Nella finale della rassegna continentale in corso a Eindhoven il Setterosa ha battuto la Grecia campione del mondo in carica 13-10 (4-1, 2-1, 4-3, 3-5).
Per l'Italia femminile si tratta del quinto titolo europeo, l'ultimo era datato 2003

http://www.repubblica.it/sport/vari/2012/01/28/news/pallanuoto_setterosa_europei-28927753/
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Messaggio Da anna Sab 28 Gen - 19:22

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Messaggio Da ubik Sab 28 Gen - 20:22

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Messaggio Da ubik Sab 28 Gen - 20:23

Europei 2012: a Sheffield niente e nessuno può fermare Plushenko

Inserito il Sab, 28/01/2012 - 18:49.

Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 C_on_ice2012-Plushenko-1.thumbnail_0

Chapeau, Plushenko! Oggi lo zar ha fatto un monumento di determinazione, di voglia di vincere, comunque. Aveva detto "niente quadruplo, non ce la faccio", e invece eccolo presentarlo in gara e persino con scioltezza.
Il russo vince così il settimo titolo europeo con il punteggio a dir poco stellare di 261.23 che trova paragone solo fuori dall'Europa. Di altissimo livello il contenuto tecnico: 4Toe, 3Axel, 3Loop, 3Axel+3Toe, 3Lutz+2Toe+2Loop, 3Lutz, 3Salchow in sequenza col 2axel salvato con maestria, 2Axel. Nessun problema sulle trottole a volte suo tallone d'achille, coreografia pienamente nel suo stile su musiche del Tango di Roxanne riarrangiate da Marton. A fare la differenza, oltre ad un contenuto tecnico difficilissimo, sono i gradi di esecuzione assegnati agli elementi di salto, effettivamente eseguiti con disarmante sicurezza. A tale punteggio tecnico sono seguiti poi giudizi di componenti del programma veramente alti, anche sopra il 9 per interpretazione e performance.
Incredibile la prestazione del russo, che aveva annunciato di avere ancora qualche problema fisico irrisolto (pare non sarà infatti presente al Mondiale per affrontare l'ennesima operazione al ginocchio); peccato davvero non poterlo vedere confrontarsi con Chan, Kozuka, Takahashi in sede mondiale.

Onore al merito e medaglia d'argento per il diciottenne Artur Gachinski (246.27). All'atleta russo, a cui spesso è stata affibbiata la pesantissima eredità di Plushenko, spetta il compito, molto difficile, di dover scendere in pista dopo che ha pattinato, e come, il connazionale. Non si può dire che il ragazzo si sia intimorito, questo il contenuto tecnico: 4Toe+2Toe+2Loop, 4Toe, 3Axel, 3Axel+2Toe, 3Lutz, 3Salchow salvato da un arrivo non pulito così come per il 3Loop, poi sequenza di due 2Axel. Coreografia sul tema dei “Demoni”, tratta da diverse colonne sonore; perde qualcosa sull'ultima preziosa trottola combinata cambio piede di livello solo 1, per per il resto il programma scorre bene. Non tradisce troppa emozione Mishin al Kiss&Cry, ma siamo sicuri che avrà da gongolare.

Terzo un po' a sorpresa il campione uscente Florent Amodio (234.18), che era quinto dopo il corto. La sua è una performance con alti e bassi su un programma lungo riveduto e corretto per l'occasione, nel quale è stata inserita una musica brasiliana di Sergio Mendes, a lui cara per motivi sentimentali (di quelle zone è infatti originario l'atleta francese). Apre con un doppio salchow che voleva probabilmente essere quadruplo, ma recupera bene: 3Axel+2Toe, 3Axel molto bello, 3Lutz+2Toe+2Toe, 3Salchow+2Toe, 3Lutz, 3Flip (chiamata sul filo errato), axel semplice. Se sui salti sono mancati molti punti, a metterlo sul podio è servita la sua forza sui passi e sulle veloci trottole. Specie l'aspetto coreografico e interpretativo, infatti, è stato largamente apprezzato dai giudici che gli hanno assegnato molti 8 in tutte le voci delle componenti del programma.

Quarto posto per Michal Brezina (229,30), che lotta anche lui alla ricerca di una possibile rimonta. Che gli riesce, nonostante il 4T sia sottoruotato e finisca a terra e il salchow esca solo doppio. Splendido, alto e ben scivolato il 3A iniziale. Nella parte centrale del suo bel programma Michal infila 3A3T, 3F3T, 3Lo e 3Lz, tutti puliti. Pasticcia un po' sulla sequenza che esce solo 2S1A2T, questo sottoruotato. Stanco alla fine, non tiene le posizioni sulla trottola combinata cambio piede, data di livello 2. Ha ancora l'energia per una bella sequenza coreografica di passi. Buoni i suoi components, intorno all'8, i terzi della gara.

Finisce quinto Tomas Verner (225,36) che esegue solo il sesto libero. Apre col 4T, terminato con una caduta e sottoruotato, va il 3Lz ma poi apre l'axel. Lo ripropone e questa volta il triplo axel riesce. Segue la combo 3Lz3T ma il toe finisce con uno step out. Filo segnato sul 3F, solo semplice il loop della combinazione a tre. Sempre bella la sua pattinata, soprattutto nelle sequenze di passi in cui riesce a esprimere la sua verve, anche se lo si era visto più brillante e convinto in altre occasioni.

Tramonta malinconicamente con un sesto posto Javer Fernandez (222,26), il grande favorito della vigilia. Apre molto bene lo spagnolo, con due quadrupli, toeloop, non preciso però, e salchow ottimo. Manca del tutto l'axel, elemento perso. Javier è come appannato, ancora 1A2T, 3Lz incerto cui attacca solo 1T e questi errori, come gli arrivi sporchi su 3F e 3Lo, pesano moltissimo. Non sono sufficienti le buone trottole, anche i components non raggiungono l'8.

Riscatto per Samuel Contesti che porta a casa un buon libero (il quinto della serata) anche se non esente da errori: entra il 3Axel, ottimo per ampiezza, bene il 3Flip, cade sul 3Lutz ma poi recupera bene con 3Axel+2Toe+2Toe, 3Loop, 2Axel uscito dai passi della sequenza coreografica, 3Salchow+3Toe (degradato però il secondo salto), per chiudere la sequenza 3Toe e 2Axel. Bene anche le trottole ad eccezione dell'ultima saltata. E' cucito su di lui questo programma su musiche francesi, senza dubbio pensato per colpire in occasione del Mondiale di Nizza e capace di coinvolgere veramente il pubblico. Per lui un totale di 212.32 e la settima posizione finale.

Lotta come un leone Brian Joubert. Il suo Matrix era un bel programma, lo ricordiamo tutti. Qui, rivisitato per gli aggiornamenti tecnici, fa ancora il suo effetto, forse perché calza a pennello al francese, che lo ha molto amato; il costume è lo stesso del 2003/04. Brian parte con un ottimo 4T, molto alto, buono anche il 3A. Non bene il secondo tentativo di quadruplo, che finisce in step out, non completo di rotazione; salta così la prevista combinazione. Step out anche sul 3Lz sottoruotato che voleva essere in combinazione. Ci si mette anche il laccio che fissa il pantalone sinistro, che gli scopre e ricopre la gamba a seconda dei movimenti. Joubert non molla fino alla fine ma è chiaramente stanco. Per lui una ottava posizione con 207.83, lontano dal podio che non ha mai mancato nei suoi 11 Europei.

Ottimo risultato per il giovane belga Jorik Hendrickx, nono con 204,63, nuovo record personale e non di poco. Molto migliorato tecnicamente rispetto all'anno scorso, parte con il 3A finito in step out, escono bene 3Lz3T e il 3F, ancora 3Lo2t2T, 3Lz e 3Lo un po' impreciso, 3S, sequenza di 2A, il secondo traballante. Bene le trottole e anche i passi ottengono il livello 3. Jorik manca ancora un po' di espressività artistica, ma il ragazzo promette bene.
Decimo il russo Sergei Voronov (195,89), che apre con un 4T impreciso. Arriva la caduta sul 3A, che ripete subito in combinazione col 2T. Solo doppio il flip (filo errato). Da metà programma fila tutto liscio con altri tre tripli, trottole di buon livello. Rimonta comunque quattro posizioni sul corto.

Paolo Bacchini termina in 16ma posizione con 170,11. Determinato, assecondato da una bella coreografia e dalle musiche incalzanti di Rossini, dà l'anima nel suo programma. Esce il 3A questa volta, anche se l'arrivo è su due piedi e la rotazione non è del tutto completa. Bene poi 3S2T2T, purtroppo sul 3Lz arriva una caduta ma Paolo non si arrende e piazza 3Lo e 3S3T. Doppio il flip incerto, belle le trottole anche se solo la flying camel ottiene il livello 4, ben eseguiti i passi.

Nota malinconica della giornata, l'addio alle gare di Kevin Van Der Perren. Il campione belga ha atteso fino all'ultimo, i sei minuti di riscaldamento, per decidere se eseguire il libero, come aveva detto dopo lo SP. Appariva sofferente al momento di scendere sul ghiaccio per il programma; è andato dal referee ed ha abbandonato. Non era certo così che avrebbe desiderato salutare il pubblico, che gli ha tributato un caldo applauso. Ma c'è già chi potrà prendere il suo posto, il 18enne Jorik Hendrickx, che si è ben comportato qui a Sheffield.

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Messaggio Da ubik Sab 28 Gen - 20:27

peccato Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 16239 Samuel Contesti solo settimo Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 197349

beh, rimane primo per avvenenza Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 561231 Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 DvyG2I8C
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Messaggio Da ubik Dom 29 Gen - 18:05

Europei 2012: l'oro è ancora di Carolina

Inserito il Dom, 29/01/2012 - 07:59.

Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 Carolina-Kostner-Quebec.thumbnail

La gara femminile ci ha regalato uno spettacolo davvero bello questa sera in quel di Sheffield. Protagonista assoluta è la nostra Carolina Kostner, ormai regina incontrastata del pattinaggio europeo. La sua costanza nei risultati, costruita nella stagione, si conferma in questa occasione; mai come quest'anno l'avevamo vista affrontare le gare con un approccio così differente, maturo, frutto certamente di una crescita personale e di una strategia di gara decisamente saggia.

Carolina apre con un bellissimo 3Lo, salto ritrovato in questa stagione e che esegue con grande qualità. Meno bene il 3F sul quale prende un goe positivo di minor valore per un atterraggio che sfiora l'arrivo su due piedi. Continua con un bel 2A, poi 2A+2T, l'axel parte molto fuori asse ma riesce a salvarlo con maestria. Poi la combo 3toe+2toe, 3S, 3S+2T+1T. Solo livello 2 sulla penultima trottola non ben riuscita, splendidi però i passi che rimangono comunque al livello 3. L'interpretazione su musiche di Mozart è lirica, calma, ma velocissima nei passaggi e nelle spinte. Ciononostante i punteggi per le componenti del programma non superano di molto l'8, addirittura meno su skating skills e transizioni. Chiude in ogni caso a 183.55 scavando il vuoto dietro di sé.

Conferma il secondo posto una confusa Kiira Korpi (166.94) protagonista di un buon libero, pattinato con l'abituale eleganza e fluidità (alti i componenti, i secondi), dove ha però commesso un errore tattico molto banale ripetendo un salto di troppo. Questo infatti il suo programma: entra subito la combinazione di due tripli, 3T+3T. Prosegue con 3S (mano giù), 2F (filo errato), 3Lo (sottoruotato) in combinazione con 2T e 2Lo. Poi 3S+2T, 3Lo e 2A. Da regolamento, però, solo due tipi di tripli possono essere ripetuti per due volte, e ciò può accadere solo in combinazioni o sequenze. Avendo Kiira già ripetuto due volte sia il triplo toeloop che il triplo salchow, si è vista giudicare il secondo triplo loop come “elemento invalido”, quindi non conteggiato. In stagione questa situazione non si era mai verificata, avendo Kiira sempre doppiato qualcuno di questi salti.
Vengono così a mancare molti punti, che non sarebbero certo bastati a cambiare la classifica, ma le abbassano il TES, per un quarto libero. Si tratta comunque di un errore grossolano che né atleta né allenatrice riescono a spiegarsi. “Abbiamo presentato questo programma più volte anche davanti alla federazione”- ha dichiarato Kiira subito dopo il programma - “E nessuno aveva mai fatto notare questa irregolarità, io stessa non ero a conoscenza della regola”. Circostanza imbarazzante per il team Korpi.

Agguanta il bronzo per la seconda volta la georgiana Gedevanishvili (165.93) con un libero ricco di ottimi elementi: 3Lz+2T, 3Lz sottoruotato, splendida combinazione 2A+2T+2T, 3S, 2A, 3T+2T, 3T, bene su trottole e passi ma solo di livello uno l'ultima saltata combinata. La cura Orser ha veramente dato i suoi frutti per Elene che pattina con ritrovata gioia, molta velocità anche affrontando gli elementi di salto, esplosiva fino alla fine del programma.
Quarta e sorpresa della giornata la russa Polina Korobeynikova (164.13), protagonista di un libero denso di difficoltà, secondo solo a Carolina per il segmento. Apre con una splendida 3F+3T, poi 3Lz, di nuovo un bel 3F, di pregio la combinazione 2A+3T, 3Lo poi 3S+2T+2T, infine 2A. Polina deve certo rimpiangere i punti persi nello short di ieri perchè poco più di un punto la separa dalla terza posizione. In ogni caso la Russia ottiene tre posti per i prossimi campionati europei e anche se la concorrenza delle connazionali è fortissima non è detto che Polina non possa avere una seconda chance continentale.

Quinta la svedese Viktoria Helgesson (160.82), protagonista di un libero di gran livello. Apre con 3T+2T+2Lo, poi 3T, 3Lo, 3F (degradato), 2A+2T, 3Lo in sequenza con 2A, 3S (sottoruotato). Molto ben costruito il suo programma, con ottime transizioni tra gli elementi, grande cura per i dettagli e intensità interpretativa; buone anche le trottole, senza dubbio un'atleta in crescita.

Chiude in sesta posizione con 159,59, e se ne dispera, Ksenia Makarova, che, terza nel corto, aveva consistenti possibilità di andare a podio. Parte decisa nel suo programma a tema Marilyn, esegue tutti i salti previsti ma purtroppo non sempre completa le rotazioni. Degradato il 3F di apertura, seguito da una buona 3T3T e dal 3Lo, poi sottoruota il secondo 3Lo in combinazione con 2T e 1Lo, ancora 3S2T e 2A, il secondo 2A manca di nuovo di rotazione. Arrivo impreciso della flying camel che le costa un bel po' di punti, solo livello 1. Il suo è il settimo libero.

Anche per Alena Leonova, che chiude settima con 158,78, è serata da salti non completi di rotazione. Parte con 3T3T, sporcata da un giro tra i due salti ma senza appoggio del piede libero, bene il 3Lo, cade poi sul 3Lz preso dal filo sbagliato. Sottoruotato il 3F su cui lotta ma al quale riesce ad attaccare il 2T; stesso errore sul secondo 3F, terza marca di under rotated al 2Lo della combinazione a tre. Semplice l'axel. Gli errori influenzano la presentazione, che appare meno convincente del solito.
Ottava una energica Valentina Marchei (146,84) che parte decisa per il suo brioso libero. Arriva subito purtroppo una caduta sul 3Lz, che doveva essere in combinazione; Valentina non si lascia abbattere e va col 3F, errore di filo ma il salto c'è. Un giro con appoggio di piede tra 3S e 2T le costa la combinazione, però è pronta a recuperare la combinazione iniziale sul secondo 3Lz. Male il 3T, su cui cade. Buona la trottola combinata, di livello 1 invece la flying camel, accattivante la sequenza di passi.

Al nono posto con 145,50 la campionessa nazionale francese, la giovane Yretha Silete, al suo primo Europeo. Ottimo il suo contenuto tecnico, di poco inferiore a quelli di Aliona Leonova e Viktoria Helgesson: apre con 2A3T molto ben eseguito, cui segue però una caduta sul 3F. Yretha recupera con una combinazione di tre toeloop e un 3Lz però sporco; ancora alcune imprecisioni ma la ragazza dimostra potenzialità notevoli. Da migliorare l'aspetto interpretativo.
La piccola di casa Helgesson chiude al decimo posto con 145,11. Joshi lotta un po' con i salti, le sue prese sono spesso lunghe, ma nel complesso fornisce una discreta prestazione. Buona la combinazione 3Lz2T, caduta invece sul 3Lo mancante di rotazione. Esegue altri tre tripli puliti, ma sottoruota il salchow della sequenza col 2A e il 2Lo della combo a tre viene degradato.
Undicesima Elena Glebova (141,92), che parte con una buona 2A3T ma poi sottoruota due tripli, dodicesima l'ucraina Natalia Popova (138,60) che precede la francese Mae-Bérénice Meite (137,33), molto al di sotto del suo potenziale.

Chiude in 23ma posizione Francesca Rio (108,66). Purtroppo la penalizzano una caduta sul 3Lz e l'apertura dell'axel. Imprecisi ma validi il 3Lo e il 3T, buone la trottola combinata cambio piede e la saltata bassa, di livello 4, mentre la trottola finale piuttosto viaggiata prende il livello 1. Prende una ulteriore detrazione per aver finito fuori tempo.

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Messaggio Da ubik Lun 6 Feb - 19:54

ho scoperto che mi piace anche lo freestyle Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 561231

ecco uno sciatore, Patrick Deneen Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 378480  ... Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 2Q==
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Messaggio Da anna Mar 14 Feb - 16:05

l'articolo uscito su Repubblica il 16 febbraio 2004


ll Pantadattilo
ha chiuso le ali

Fare l'elastico, nel gergo del ciclismo, è perdere contatto dal gruppetto o dal gruppo, e poi riaccodarsi, e staccarsi di nuovo, e riaccodarsi. Pantani ha fatto l'elastico col ciclismo (e con la vita, ma allora non si poteva immaginare) dalla mattina del 5 giugno 1999.

Adesso siamo al voyeurismo della cronaca, che coincide con quello del cuore. Le pasticche di ansiolitici, lui in jeans e a torso nudo, lui con un rivolo di sangue alla bocca (forse), lui che scrive sui fogli di carta del residence (non si sa cos'abbia scritto, ma è sintomatico che abbia scritto), lui senza telefonino, ultima cena un'omelette con prosciutto e formaggio (un piatto da atleti in attività). E i fiori davanti al residence, gli applausi notturni al furgone che lo porta via verso l'obitorio, la sorella Manola che grida a tutti di andare via, non c'è niente da vedere. Ma c'è molto da pensare su quell'ultima notte di quiete.

Il mondo piccolo della Romagna, la riviera spoglia, fuori stagione. Una stanza al quinto piano di un residence. Non la villa di Cesenatico, forse troppo grande e fitta di ricordi. Non il rifugio di Saturnia, non quello di Predappio. Ancora Rimini, l'universo notturno su cui Pantani andava regolarmente a sbattere come una farfalla disposta a bruciarsi. Sesso e droga in maxidosi, rock 'n roll forse.

La fine di Pantani può evocare quella di stelle della musica. Jim Morrison, Janis Joplin, l'amato (da Pantani) Charlie Parker. Ma un ciclista (questo è stato, non dimentichiamolo, e a suo modo dispensatore di musica e poesia, anche questo non dimentichiamo) è più legato alla terra. Otto mesi fa Pantani era ancora in gruppo, dopo tanto elastico. Dopo Campiglio, era obbligato a fermarsi 15 giorni per ematocrito alto, nessuna squalifica, solo una pausa per tornare ai valori giusti. Si è fermato un anno, che ne vale dieci per un ciclista. Bastava che tornasse in sella, che dicesse ho sbagliato, come tanti, troppi. Ma non l'ha fatto ed era penoso, per chi l'aveva ammirato e amato, prendere atto di questo rifiuto, di questa sosta dilatata, come se la cicatrice, lo sfregio all'immagine pubblica dell'erede di Coppi, fosse troppo profonda per rimarginarsi a comando.

Era penoso e non c'era molto da fare. Non lo dico per alleggerirmi la coscienza. Ho provato parecchie volte a cercare Pantani, non s'è mai fatto trovare e alla fine ho pensato che non lo avrei cercato più, perché il rispetto di una persona è anche rispetto delle sue scelte: l'isolamento, per dirne una. Che era, poi, l'allontanarsi da tutto quello o quelli che gli ricordavano il periodo d'oro.

Secondo Arrigo Sacchi Pantani è stato vittima della stampa, secondo Eddy Merckx dei giudici. Non sono frasi leggere, anzi sono pietre, beati loro che sono così sicuri, che hanno la verità pronta. Io penso che Pantani è stato vittima di un cocktail in cui si può mescolare di tutto, ma l'ingrediente principale resta la sua mancanza di forza. Pantani s'è perduto e non s'è ritrovato perché non poteva ammettere una semplice ma pesante verità. Fatta non di congiure, di complotti, ma di un prelievo di sangue maggiorato. Certo non era la sola pecora nera in un gruppo di pecore bianche. Ma è stato una pecora nera che non riconosceva neppure per un attimo di essere nera, un dio tirato giù dal cielo.

Noi pensiamo che i campioni dello sport siano fortissimi sempre. Lo sono nello sport, dove ascese e cadute sono all'ordine del giorno, ma nella vita possono essere fragilissimi. Si può attraversare un oceano e annegare in una pozzanghera, si possono scalare le montagne più aspre e inciampare in un gradino. Lo sport è la ricerca, anche enfatica, del superuomo, che batte gli avversari e cancella i ricordi.

L'uomo è un impasto più delicato e di difficile lettura: per l'uomo ci sono la famiglia, gli amici, se ne ha, i medici, gli psicologi, le cliniche. Penso che Pantani è andato a Cuba da Maradona a far qualche giorno e notte di bella vita (che tanto bella non è, è come veder le stelle in fondo a un buco).

Penso che i più grandi talenti dei due sport più popolari nell'ultimo decennio del secolo scorso hanno conosciuto le stesse grandezze e le stesse miserie. Ma Maradona è più di scorza dura, è un tribuno, può abbracciare Castro e attaccare gli Usa, o Menem, o Blatter.

Maradona sa rompere il silenzio, il giorno della morte di Pantani era in bermuda a inaugurare una sciovia. Pantani ha scelto il silenzio come protesta, come difesa, come compagno. Ma che sport è mai questo, su quali regole poggia, dove può condurre? Ogni tanto dovremmo chiedercelo tutti.

Dovremmo chiedercelo mentre Pantani passa in un'altra dimensione, anzi due: quella della morte, in una ritrovata e definitiva innocenza, e quella della leggenda. Il ciclismo ha i suoi santuari senza croci, crescono ai bordi delle strade: e saranno, per Marco, sul Mortirolo, a Montecampione, a Oropa, a Piancavallo, sull'Alpe d'Huez, sul Galibier, sul Plateau de Beille, e saranno in quel tuffo del sangue che arriva quando un uomo solo va via in salita (ma non sarà la stessa cosa, non prendiamoci in giro, uno come Pantani non ci sarà più).

Ciao Pirata, anche nei momenti più belli segnato da un'ombra presaga. Le emozioni non si cancellano e non ritiro una parola di quelle che ho scritto al Tour del '98. So che ti sei lasciato andare e poi lasciato morire, e che questa sofferta deriva, quest'elastico sulla corda tesa, queste curve sul buio, altro che la discesa dell'Aspin, meriterebbero un silenzio che il mio mestiere non consente.

Però Marco Pantani, per quello che ha fatto in vita, merita che si rifaccia come Orio Vergani con Coppi. Il grande Pantadattilo ha chiuso le ali.
(16 febbraio 2004)

Gianni Mura

io non sono d'accordo sul discorso della mancanza di forza e non fare niente per rispettare "l'isolamento" in certi momenti
E' proprio in momenti così che bisognerebbe insistere e dare quella forza che sembra mancare
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Messaggio Da Lucy Gordon Mar 14 Feb - 17:11

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Dopo un 2011 passato a guarire da una delicata operazione al tendine d’Achille è tornata. Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 731826434


Ariane Friedrich, che vinse a Karlsruhe nel 2005 con 2.05 battendo Blanka Vlasic al termine di un duello memorabile, è tornta agli indoor di Dusseldorf e Karlsruhe vinti dalla russa Irina Gordeyeva con 1,93, arriva seconda, pari merito con l'estone Iljustsenko, Ariane Friedrich con 1,90 .

Spero torni a questi livelli:

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Messaggio Da ubik Gio 23 Feb - 21:44

Nuoto: Filippi, sognare non costa nulla

Atleta romana pronta per Londra dopo 'buio' di due anni

(ANSA) - MILANO, 23 FEB - 'Mio marito mi dice sempre che sognare non costa nulla e io ci credo, anche se mantengo sempre i piedi piantati per terra'. Cosi' Alessia Filippi alla presentazione dell'Arena Powerskin Carbon Pro, il costume in fibra di carbonio che utilizzera' a Londra 2012. Un nuovo obiettivo per la nuotatrice romana, argento a Pechino 2008 negli 800 e oro a Roma 2009 nei 1500.'Grinta e entusiasmo non mi sono mai mancati,dopo tante sofferenze mi sento piu' preparata e finalmente pronta a un'altra sfida'.

ansa

Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 735420 aleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee alessia Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 4081003426
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Messaggio Da anna Gio 23 Feb - 21:47

Suspect marito?

in bocca al lupo Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 769300
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Messaggio Da ubik Gio 8 Mar - 19:41

Nuoto: pass olimpico per la Filippi
Vittoria nei 200 dorso a Riccione con quasi 1'' di margine

(ANSA) - ROMA, 8 MAR - Alessia Filippi ha vinto la gara dei 200 metri dorso agli Assoluti italiani di nuoto con il tempo di 2'09''37 ed ha cosi' ottenuto il pass olimpico. Nello stadio del nuoto di Riccione la nuotatrice romana delle Fiamme gialle si e' tenuta ampiamente sotto il tempo limite richiesto dalla Fin, che era di 2'10''34.

ansa

Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 731826434 ... lo sapevo che non era la danza il suo futuro Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 30341
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Messaggio Da ubik Sab 10 Mar - 21:36

ISTANBUL, Mondiali indoor
Di Martino, un salto d'argento
Primo alloro per l'Italia ai Mondiali di Atletica Indoor, in corso a Istanbul. La pugliese (Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 30341 mi pare che sia campana Suspect ) Antonietta Di Martino ha conquistato la medaglia d'argento del salto in alto. La medaglia d'oro è stata vinta dall'americana Chaunte Lowe, che ha saltato m 1,98.
La Di Martino ha conquistato l'argento ex aequo con la russa Anna Chicherova, grande favorita, e con la svedese Ebba Jungmark. Tutte e tre si sono fermate a 1,95.

corriere della sera

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Messaggio Da ubik Dom 11 Mar - 1:24

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simpatico saltatore con l'asta tedesco Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 B_Bjoern_Otto_BM_Be_212964b Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori - Pagina 17 378480
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