Lo sport - Siamo tutti atleti e allenatori

ubik ha scritto:

Assoluti, Howe: "Basta con il lungo"

La delusione che ha in volto si riflette nell'amarezza delle parole di Andrew Howe (Aeronautica): "E' una cosa strana, ma penso che la mia vita abbia preso una via completamente sbagliata e me ne rendo conto soltanto adesso. Nel lungo sono arrivato al mio massimo con l'argento e il record italiano ai Mondiali di Osaka. E' una specialità che mi ha dato tanto, ma con cui, dopo questa gara, penso proprio di aver chiuso. E' inutile continuare a battere un "cavallo morto". Già dall'inizio di quest'anno non mi sentivo troppo concentrato sul lungo, perchè avevo l'idea di dedicarmi soprattutto alla velocità, anche se so perfettamente di non essere ancora a livello mondiale. Non è una decisione che nasce dalla sconfitta di stasera, l'avevo già maturata da un po'. Ripensarci? A meno che non mi salti subito fuori un 8,90...ma non credo proprio! Domani farò la batteria dei 200, poi deciderò per la finale".

fidal.it

che peccato... purtroppo è un epilogo che un po' mi aspettavo dati gli infortuni e gli ultimi risultati.

luna ha scritto: che peccato... purtroppo è un epilogo che un po' mi aspettavo dati gli infortuni e gli ultimi risultati.

oggi però è andato molto bene sui 200 metri
credo proverà la via della velocità

ubik ha scritto:

luna ha scritto: che peccato... purtroppo è un epilogo che un po' mi aspettavo dati gli infortuni e gli ultimi risultati.

oggi però è andato molto bene sui 200 metri
credo proverà la via della velocità

speriamo... è un buon atleta, ha un bel fisico e una considerevole determinazione. è giusto che incanali le sue energie in una disciplina che gli dia soddisfazioni e nuovi stimoli

ubik ha scritto:
credo proverà la via della velocità

peccato l'abbia trascurata per dedicarsi al lungo, speriamo almeno un anno gli basti per avere buoni risultati
a Londra...

Quello che mi indispettisce un po' è che, a parte gli infortuni, la sua tecnica di salto in tanti anni non è mai migliorata, ha sempre mostrato gli stessi difetti.

Anche sulla velocità ho molti dubbi: da ragazzo nei 200, specialità molto tecnica, commetteva errori grossolani (nella distribuzione... e fin qui passi perché con l'esperienza si rimedia; ma soprattutto nella tecnica di inserimento in rettilineo - mentre aveva una buona corsa "naturale" in curva)

ieri ha già dichiarato che a Londra farà sfracelli nel salto in lungo

qualcuno l'avrà convinto nella notte

...

Europei Juniores di Belgrado
Esordio d'oro e d'argento

Primo posto della 4x100 sl maschile davanti alla Spagna. Secondo di Detti nei 400 sl a 3 decimi dall'austriaco Scheruebl.

mercoledì 6 luglio 2011

BELGRADO - Si apre con due splendide medaglie, una d'oro e una d'argento, l'avventura degli azzurrini alla 38esima edizione dei Campionati Europei Juniores di nuoto, in corso a Belgrado.
Il metallo più nobile pende al collo degli alfieri della 4x100 stile libero maschile. Una gara entuasiasmante con le prime quattro Nazionali racchiuse in tre decimi di secondo. Maurizio Mottola (Team Lombardia MGM, 51"27), Giacomo Ferri (Ispra Swim Planet, 50"14), Francesco Bellacci (RN Florentia, 51"31) e Damiano Corapi (Larus Nuoto, 50"41) hanno chiuso in 3'23"13, precedendo la Spagna di 14 centesimi (3'23"27) e la Germania di 21 (3'23"34); Danimarca ai piedi del podio in 3'23"43.
"Sapevamo di avere margine rispetto al mattino - evidenzia il tecnico responsabile delle Nazionali giovanili Walter Bolognani - In finale abbiamo recuperato quei due secondi che ci sono serviti per vincere. E' stata una gara bellissima, emozionante e davvero non poteva avere un esito migliore".
La firma sull'argento, prima medaglia della spedizione azzurra in Serbia, è di Gabriele Detti (Nuoto Livorno), argento nei 400 stile libero in 3'52"05 (56"72, 1'56"35, 2'55"23) a soli 3 decimi dall'oro dell'austriaco Christian Scheruebl, 3'51"75. Detti ha insidiato l'avversario con un ultimo 100 da 56"82, il migliore della finale, contro il 57"23 di Scheruebl. Terzo il polacco Mihal Szuba in 3'52"77. L'azzurrino ha centrato il pass per i mondiali di categoria di Lima (Perù, 16-21 agosto) sia per il piazzamento (entro i primi cinque) che per il limite (3'54"50).
"Detti è stato strepitoso - aggiunge Bolognani - Per la determinazione, l'intelligenza tattica e gli attributi che ci vogliono a questo livello per arrivare a questi risultati. Se la vasca fosse stata lunga cinque metri in più avrebbe vinto...".
Ottengono il pass iridato anche Martino Lucatello (Leosport), quinto nei 50 farfalla in 24"85, e Federica Iele (Jolly NC Benevento), quinta negli 800 stile libero in 8'48"66. Dietro di lei, sesta, Giulia Gabbrielleschi (Nuoto Livorno) in 8'48"82; ottava, invece, Elisa Antonelli (Fiamme Gialle) nei 50 rana in 33"16.
"L'esordio è certamente positivo - commenta in chiusura il tecnico federale - Con un pizzico di fortuna in più poteva arrivare qualche altro piazzamento di rilievo, ma ci tengo a sottolineare che questa è una squadra molto giovane. La staffetta ha vinto con tre elementi su quattro al primo anno juniores, che saranno tra i protagonisti anche nella stagione a venire".
Sei gli azzurri qualificati alle finali di domani: Flavio Bizzarri (Larus Nuoto) con il terzo tempo nei 200 rana, Giada Trentin (Plain Team Veneto) con il quinto tempo nei 100 stile libero, Niccolò Bonacchi (Nuotatori Pistoiesi) e Fabio Laugeni (Larus Nuoto) con il terzo e settimo tempo nei 100 dorso, Federica Meloni (RN Florentia) e Ambra Esposito (Centro Ester Napoli) con quarto e sesto tempo nei 200 dorso.

qui

...

Eurojrs a Belgrado
Sei volte sul podio

Nella seconda giornata tre ori, due argenti e un bronzo. Paltrinieri vince i 1500 sl con Detti al secondo posto; la Meloni s'impone nei 200 dorso e Bizzarri nei 200 rana. Secondo Bonacchi nei 100 dorso avanti a Laugeni terzo

giovedì 7 luglio 2011

BELGRADO - Salgono ad otto le medaglie conquistate dall'Italia alla 38esima edizione dei Campionati Europei Juniores di nuoto, in corso a Belgrado. Nella seconda giornata, al Tasmajdan Sport and Aquatic Center, l'acqua diventa ancora più azzurra: tre ori, due argenti ed un bronzo (che si aggiungono all'oro e l'argento della giornata inaugurale).
Emozionante è la serie veloce dei 1500 stile libero monopolizzata dall'astro nascente Gregorio Paltrinieri, diciassettenne della Coopernuoto che parteciperà ai prossimi Mondiali di Shanghai avendo ottenuto il pass al Settecolli (15'04"90, quinto all time italiano ndr): l'emiliano di Carpi vince in solitario in 15'12"16 davanti all'altro azzurro Gabriele Detti (Livorno Nuoto, ieri secondo nei 400 sl) secondo in 15'16"86. Entrambi gli azzurri qualificati ai Mondiali juniores e ampiamente sotto il limite (15'30"23).
Nei 200 rana oro di Flavio Bizzarri (Larus Nuoto) in 2'12"43 (1'04"05 ai 100) bruciando nel finale il fillandese Matti Mattson (secondo in 2'12"65); per il diciottenne romano, oro nella stessa disciplina alle Olimpiadi giovanili di Singapore lo scorso anno (2'13"31), qualificazione sotto al limite per i mondiali juniores (2'14"37). A sorpresa medaglia d'oro nei 200 dorso anche per la toscana Federica Meloni (RN Florentia) in 2'14"88 (1'04"27), che si impone nel finale all'islandese Eyglo Osk Gustaffsdottir (seconda in 2'14"95). Chiudono la giornata trionfale Niccolò Bonacchi (Nuotatori Pistoiesi) argento nei 100 dorso in 55"59 (passaggio 27"16, personale dopo il 56"33 di ieri), e nella stessa gara Fabio Laugeni (Larus Nuoto) è bronzo in 55"69 (26"94). La gara è stata vinta dal tedesco Christian Diener in 55"07. "Oggi avevamo tante possibilità di andare a medaglia e ci siamo riusciti - commenta il Responsabile Tecnico Walter Bolognani - siamo venuti a Belgrado con la speranza di crescere e confrontarci agonisticamente con le nazioni più forti del continente. Per ora ci stiamo riuscendo e sono molto contento. I nostri big si stanno confermando, Paltrinieri è venuto qui per preparare i Mondiali di Shanghai ed ha vinto allenandosi; bene Bizzarri che si è confermato nonostante avesse un problema agli adduttori, mentre mi ha sorpreso molto la vittoria dei 200 dorso di Federica Meloni che, nonostante una gara scriteriata, ha messo la mano davanti a tutti inaspettatamente. I complimenti vanno a tutta la squadra, che deve continuare lavorare perchè ci aspettano giornate più dure di oggi". Tutti i medagliati azzurri hanno ottenuto il pass per i mondiali di categoria di Lima (Perù, 16-21 agosto).

qui

Miracolo a Danzica: nella World league l'Italia di volley ha battuto la Polonia davanti a 18.000 spettatori. Li ha rullati nettamente (3-0 e mai incontro in discussione) dopo aver perso la prima partita ieri contro la giovanissima Argentina.

Bisogna dire che sono entrambe due squadre in rifondazione e la Polonia non può essere certo quella cosa orribile vista stasera.

Domani sfida decisiva con la Bulgaria per accedere alle semifinali (su raisport)

L'altra notizia sportiva di questi giorni è purtroppo molto triste: forse avete sentito che l'altro giorno è stato trovato morto nella sua casa Myka Myllyla, a 41 anno

Chi segue un po' lo sci di fondo ricorderà che il suo nome è legato al più grosso scandalo doping di questo sport: ai mondiali finlandesi di Lahti del 2001 furono per la prima volta, a sorpresa, introdotti gli esami per rintracciare l'Epo, la sostanza che aumenta i globuli rossi e quindi l'ossigenazione dei muscoli e la resistenza alla fatica. Fu beccata mezza squadra finlandese che stava stravincendo tutto, e per primo Myllylla, che era l'eroe nazionale.
Da allora è cominciata una triste storia di malessere psichico finita in grave alcolismo e adesso nella morte in giovane età.

Non sono un medico, ma ormai ne abbiamo viste troppe per non pensare che ci sia un legame tra gli abusi farmacologici a fini prestazionali e tanti casi di malattie, fisiche e psichiche, e di dipendenze tra gli ex-sportivi.
Alcuni casi sono famosi, ma è un fenomeno che colpisce anche tanti ignoti.

Myka lo vorrei ricordare anche per la bellezza che sapeva esprimere nella sciata; a mio parere il più bello che ho visto nel passo alternato (la tecnica classica) assieme a Gunde Svan. E la bellezza del suo gesto non era dovuta al doping.

Purtroppo il fondo è un bellissimo sport che è stato devastato dalla ricerca medica. Ci sono 20 anni di risultati che in reltà non bisognerebbe neanche considerare, almeno a partire dai mondiali di Oberstdorf del 1987 che in Italia vengono celebrati per l'esplosione del fondo italiano. Infatti in quegli anni l'Italia era all'avanguardia nel doping del sangue, come ci ricorda anche il risorgimento ciclistico o anche le vittorie nel canottaggio o lo strapotere europeo delle squadre di calcio. Invece continuiamo a gloriarci di quelle medaglie, a partire dall'attuale commissario tecnico della nazionale Albarello, che nell'87, ultratrentenne, divenne campione del mondo dopo una carriera in seconda fila.

A qualcuno è andata bene, tanti hanno pagato caro, troppo caro
Anche Myka

va considerato anche il fatto che in Finlandia l'alcolismo è enormemente diffuso tra la popolazione

il che ovviamente non toglie nulla a questo dramma sportivo

ubik ha scritto:va considerato anche il fatto che in Finlandia l'alcolismo è enormemente diffuso tra la popolazione

il che ovviamente non toglie nulla a questo dramma sportivo

è vero (e purtroppo non ha trovato una banda dell'esercito della salvezza da convertire al christian rock ), ma mi pare che nel suo caso si sia trattato di una specie di alcolismo parassitario; cioè di quell'alcolismo in cui spesso cadono le persone con gravi problemi di sofferenza psichica; già anni fa si parlava di una gravissima depressione, e in questo ricorda la storia del ciclista belga Vandenbroeck.

Tu dovresti saperne un po': è possibile che il doping sportivo crei un'attitudine alla dipendenza da sostanze? attitudine che poi magari si sposta su droghe tradizxionali, alcol incluso?
Immagino che la quistione sia complessa quindi nonn ti chiedo certo un trattatello,; fondamentamentalmente mi basta sapere se qualcuno sta facendo studi sull'argomento.
Purtroppo ho visto cose simili anche per sportivi di non alto livello (da almeno 20 anni in qua il doping è di massa).

mambu ha scritto:è vero (e purtroppo non ha trovato una banda dell'esercito della salvezza da convertire al christian rock ), ma mi pare che nel suo caso si sia trattato di una specie di alcolismo parassitario; cioè di quell'alcolismo in cui spesso cadono le persone con gravi problemi di sofferenza psichica; già anni fa si parlava di una gravissima depressione, e in questo ricorda la storia del ciclista belga Vandenbroeck.

Tu dovresti saperne un po': è possibile che il doping sportivo crei un'attitudine alla dipendenza da sostanze? attitudine che poi magari si sposta su droghe tradizxionali, alcol incluso?
Immagino che la quistione sia complessa quindi nonn ti chiedo certo un trattatello,; fondamentamentalmente mi basta sapere se qualcuno sta facendo studi sull'argomento.
Purtroppo ho visto cose simili anche per sportivi di non alto livello (da almeno 20 anni in qua il doping è di massa).

non solo è complesso, ma siamo nel campo delle vaghe supposizioni che mutano di anno in anno, a quel che ne so io

ora si tende a parlare di "dipendenza patologica", da cui discendono le diverse dipendenze che, anche nelle differenze, mostrano comportamenti di fondo analoghi

e mi riferisco alle dipendenze da sostanze illegali (cocaina, eroina, cannabis, ...), legali (alcol, tabacco, cibo... in quanto anoressia e bulimia vengono considerate dipendenze) e da "comportamenti" (gioco d'azzardo, computer, cellulare, shopping, sesso compulsivo, ...)

inoltre è sempre complicato capire quanto una depressione possa portare all'alcolismo (non tutte le persone depresse diventano alcoliste) e quanto l'alcolismo possa portare alla depressione (esiste una depressione che viene nominata "depressione alcolica")

infine, molti sono i casi di eroinomani che dopo avere smesso di "farsi" sono diventati alcolisti (ovviamente, nella maggior parte dei casi, senza rendersene conto, in quanto il meccanismo di base che connota l'alcolismo è la negazione dello stesso: "smetto quando voglio") o dei cocainomani che abusano anche di alcol, etc etc etc

...

Europei Junior - Terzo giorno

Gabrielleschi argento 1500 SL

Solo una medaglia è stata conquistata dai nostri azzurrini a Belgrado nella terza giornata di gare. Il metallo è l'argento e porta la firma di Giulia Gabrielleschi che chiude la dura prova dei 1500 stile libero in 16.37.94. Due medaglie di legno sono purtroppo arrivate nelle finali dei 200 farfalla uomini e dei 200 rana donne, rispettivamente da Davide Carlier che si migliora ancora chiudendo in 2'00.70 e Carlotta Toni 2'29.25.
Quinto posto per Giacomo Ferri nella finale veloce a stile e settima piazza per la staffetta 4x200 stile maschile. Si qualifica per la finale di domani pomeriggio Fabio Laugeni nei 200 dorso con il secondo tempo.

qui

...

Europei Juniores di Belgrado
Italia a quota 14 medaglie

Argento e bronzo negli 800 sl con Detti e Paltrinieri. Nel dorso secondo Bonacchi nei 50 e terzo Laugeni nei 200. Terza Sciarrini nei 50 sl. Domani la chiusura

BELGRADO - Prosegue la cavalcata azzurra ai 38esimi campionati europei juniores, in corso a Belgrado. Nella quarta e penultima giornata di gare sul podio del Tasmajdan Sport and Aquatic Center sventola la bandiera tricolore per cinque volte.
Negli 800 stile libero maschili l'Italia occupa due terzi del podio: Gabriele Detti (Nuoto Livorno) è arrivato secondo in 8'00"95 ad appena 13 centesimi dal turco Ediz Yildirimer (8'00"82); terzo Gregorio Paltrinieri (Coopernuoto) in 8'01"31. Doppietta sfiorata anche nei 50 dorso: Niccolò Bonacchi (Nuotatori Pistoiesi) ha chiuso in 25"56 dietro al tedesco Christian Diener (25"40) e davanti all'ungherese Richard Bohus (25"70), quarto Manuel Franco Cofrani (Aurelia Nuoto Unicusano) in 26"00.
Le altre due medaglie di bronzo portano le firme di Fabio Laugeni (Larus Nuoto) nei 200 dorso in 2'01"59, sesto ai 100 in 59"58, dietro al tedesco Christian Diener (1'59"94) e al polacco Mateusz Wysoczynski (2'01"18), e di Ylenia Sciarrini (Aurelia Nuoto Unicusano) nei 50 stile libero in 25"99, alle spalle dell'ucraina Nadiya Koba (25"76) e della svedese Louise Hansson (25"94). Tutti gli azzurrini impegnati nelle finali individuali hanno staccato il pass per i Mondiali Juniores in programma a Lima (Perù) dal 16 al 21 agosto.
L'Italia porta a quattordici il numero di medaglie: quattro d'oro, sei d'argento e quattro di bronzo. "E' stata un'altra ottima giornata - ha detto il tecnico responsabile delle squadre nazionali giovanili Walter Bolognani - I ragazzi stanno prendendo consapevolezza del loro valore a livello internazionale. Abbiamo già molte presenze in finale e medaglie, adesso un altro piccolo sforzo per chiudere in bellezza domani".

qui

nel frattempo sto seguendo le finali di tiro con l'arco, campionati mondiali a Torino in piazza castello

che splendida location