Venezia 2011 - Biennale Arte

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nel mese di giugno, quando è stata inaugurata la Biennale Arte, questo era un monumento, in cera

poi gli hanno acceso lo stoppino in testa e questo è quel che rimane adesso

Bello Ubik grazie per le indicazioni sull'Arsenale di Venezia
la donna in nero molto austera l'abito con l imbottitura che ricorda le dita di una mano.
I pannelli con gli specchi sono scenografici anche se forse già visti.
Il mio preferito il drago ..sembra un po triste ma non si vede proprio bene le ali sono bellissime una struttura a mezzo ombrello le corderie danno quel tocco elegante
cosa complicata da realizzare ma senza dubbio appassionante

picpiera ha scritto:...cosa complicata da realizzare ma senza dubbio appassionante

immagino soprattutto per te che ami i lavori manuali

(Corderie è il nome dell'ambiente dell'esposizione  )

@Grazie Ubik pensavo si riferisse (allora sono nastri rossi )
La cera quando fonde assume delle colorazioni e dei motivi stranissimi ...anche se quella testa mozzata è un po inquietante
ps
mi piacerebbe tantissimo progettare e "cercare" di realizzare anche solo un draghetto

ah ecco, a questo punto forse è bene che racconto di quando abbiamo visto queste opere di cera

il primo giorno siamo arrivati all'Arsenale e siamo partiti dal padiglione di Honk Kong e da uno a fianco che manco ricordo di quale nazione fosse

poi siamo entrati e abbiamo iniziato a girare nelle corderie

verso le 12.20 siamo arrivati a una stanza con accesso limitato e quindi coda ci siamo messi in coda

si entrava in 3 per volta e si poteva sostare 4 minuti

dopo 45 minuti esco a fumare una sigaretta lasciando in coda marina e fermo una ragazza dello staff (cosa positiva, tutti quelli col badge al collo di giovane età chissà con che paga )

le chiedo se secondo lei vale la pena di restare in coda e mi risponde in sintesi: la cosa è soggettiva, qualcuno rimane stupefatto qualcuno dice trattasi di cacata (si raccomanda che io stia attento perchè ad un certo punto finisce il pavimento e se si supera quella linea si fa un volo di due metri ) poi mi consiglia di non guardarmi intorno ma di fermarmi e tenere lo sguardo fisso in avanti

conclude dicendo che qualcuno parla di esperienza mistica e che l'effetto è come "vedere te stesso mentre guardi qualche cosa" ; ah, parla anche di vernici fluorescenti

rientro e decidiamo (per fortuna) di andare a guardare almeno la sala seguente, quella con le cose di cera

per prima va marina, poi vado io, intanto si arriva alle ore 13.00 (un'ora di coda )...

picpiera ha scritto:...mi piacerebbe tantissimo progettare e "cercare" di realizzare anche solo un draghetto

non so se si intuisce, ma quello è bello grande

ubik ha scritto:

picpiera ha scritto:...mi piacerebbe tantissimo progettare e "cercare" di realizzare anche solo un draghetto

non so se si intuisce, ma quello è bello grande

si intuisco che è grande perciò irrealizzabile considerata anche la lunghezza della coda

...come dicevo, vado a vedere la stanza con le sculture di cera, torno e litigo con una sciura che non intendeva permettermi di raggiungere marina che era quasi giunta alla meta sono stato poco conciliante, lo ammetto

arrivano le 13 e 45 e finalmente tocca a noi entriamo nell'anticamera e iniziamo a lamentarci con il ragazzo addetto, il quale ci invita molto civilmente e immediatamente a inviare mail alla Biennale onde lamentarci del trattamento ricevuto

queste due ore di coda hanno condizionato il resto del pomeriggio, perchè lo spazio messo a disposizione dall'Arsenale, rispetto alle altre volte che sono andato a Venezia, è aumentato e di parecchio, per cui quest'anno oltre alle solite corderie e capannoni vari c'erano pure delle stanze grandi recuperate e che ospitavano i padiglioni di alcuni paesi stranieri, nonchè uno spazio finale molto grande e recuperato che ospita il Padiglione Italia curato da Sgarbi, di cui poi vi narrerò

tornando alla stanza mistica, mi accorgo di essere immerso in una luce azzurra, appunto fluorescente ma per nulla fastidiosa

ci sediamo e indossiamo delle buste di plastica, con l'elastico alla caviglia, sulle scarpe; molliamo le borse

a una parete lunga dell'anticamera è appoggiata una scalinata di colore nero che porta a un'apertura ampia da cui la luce azzurra esce e si espande

saliamo e ci troviamo in un grande locale completamente bianco: sopra, sotto a destra e a sinistra. La parete di fronte invece è azzurro fluorescente

mi muovo in avanti di sette otto metri e mi accorgo che il pavimento finisce (il famoso salto di due metri) mi fermo e inizio a fissare la parete colorata

questa, nei quattro minuti, passa dall'azzurro, all'arancione, al rosso, poi il ragazzo che è entrato con noi ci invita ad uscire

nel frattempo, dopo avere dondolato per un po' ed essermi visto mentre guardavo, mi sono spostato verso sinistra finchè ho sbattutto delicatamente contro il muro perchè non c'era l'angolo, ma il pavimento diventava parete curvandosi

oggi la ricordo come un'esperienza, magari non mistica, ma sicuramente particolare e diversa quel pomeriggio mi sentivo una jena

Arabia Saudita



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ubik ha scritto:...mi sono spostato verso sinistra finchè ho sbattutto delicatamente contro il muro perchè non c'era l'angolo, ma il pavimento diventava parete curvandosi

oggi la ricordo come un'esperienza, magari non mistica, ma sicuramente particolare e diversa quel pomeriggio mi sentivo una jena

belle le installazioni arabe mi fanno venire in mente dei molluschi

preziosa la zona dell'Arabia sembra un'ostrica piatta

Emirati Arabi Uniti EAU



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