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Re: Rassegna Stampa
Belize, piramide maya demolita per errore
Durante dei lavori stradali, archeologi sconcertati
CITTA' DEL MESSICO, 15 MAG - Una piramide dei Maya, costruita nel Belize circa 2.300 anni fa, e' stata distrutta durante i lavori fatti da una ditta locale per ripianare alcune strade nella zona, secondo quanto denunciato da architetti e altri esperti. La piramide distrutta dalle scavatrici ed altri mezzi si trovava nell'ambito del complesso Noh Mul, che per i Maya significa 'collina grande' noto perche' era stato un centro per le cerimonie. Alcuni oggetti trovati nell'area sono al British Museum di Londra.
ansa
Durante dei lavori stradali, archeologi sconcertati
CITTA' DEL MESSICO, 15 MAG - Una piramide dei Maya, costruita nel Belize circa 2.300 anni fa, e' stata distrutta durante i lavori fatti da una ditta locale per ripianare alcune strade nella zona, secondo quanto denunciato da architetti e altri esperti. La piramide distrutta dalle scavatrici ed altri mezzi si trovava nell'ambito del complesso Noh Mul, che per i Maya significa 'collina grande' noto perche' era stato un centro per le cerimonie. Alcuni oggetti trovati nell'area sono al British Museum di Londra.
ansa
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Re: Rassegna Stampa
Il Pd col Pdl? Basta farsi una canna
Michele Serra
Per convivere con il centrodestra nella stessa maggioranza deputati e senatori democratici le inventano tutte: dai sedativi alla cannabis, dalla finta malattia alla simulazione di sordità. I più audaci tagliano la testa al toro e si convertono
Un ministro, un sottosegretario, un semplice deputato o senatore del Pd, come può affrontare serenamente la convivenza nella stessa maggioranza con gli esponenti del Pdl, per chissà quanti mesi o anni? Circola nel Pd un utile vademecum, a uso interno, che illustra alcuni degli espedienti da mettere in atto.
DROGARSI. Si va in Parlamento imbottiti di sedativi, o dopo essersi fumati mezzo etto di cannabis, e ci si addormenta per l'intera seduta, possibilmente mentre la Gelmini legge il suo emendamento sull'obbligo della recita del rosario nelle scuole pubbliche. Unica accortezza, evitare di incrociare i cani della polizia attraversando piazza Montecitorio, e tenere sotto il proprio banco un battuto di salvia, mentuccia e rosmarino da mostrare al commesso quando si avvicina chiedendo «ma cos'è questo strano odore?».
MALATTIA. Darsi malati: fin dai tempi della scuola ha sempre prodotto i suoi risultati. Nel giorno in cui Scilipoti presenta il suo progetto di legge sulla legalizzazione del voto di scambio, e il tuo capogruppo ti ha detto che devi votare a favore, puoi lamentare un forte mal di denti, o un improvviso mal di testa. Basta non esagerare. Insospettisce, tra i deputati del Pd, l'aumento esponenziale delle lungodegenze per malattie terribili, alcune delle quali debellate da tempo come il beri-beri e la pellagra.
SIMULAZIONE 1. Fingersi sordi. Particolarmente adatto partecipando ai lavori delle commissioni parlamentari. Mentre parla un esponente della destra, si porta all'orecchio una mano a conchetta e si pronuncia a più riprese la frase «eh? come ha detto? non sento! Ma che dice?». Il primo esperimento è stato effettuato in una riunione ristretta con il nuovo ministro della Sanità Lorenzin. Quando il ministro ha proposto di privatizzare i cateteri e le infermiere su tutto il territorio nazionale, affidandone la gestione a Comunione e Liberazione, i due esponenti della sinistra presenti hanno finto di non udire. Uno, di estrazione radical-chic, ha addirittura estratto un raro e prezioso cornetto acustico trovato su una bancarella di Parigi. La seduta è stata sospesa dopo pochi minuti.
SIMULAZIONE 2. Quando la finta sordità non ottiene l'effetto sperato, si passa a un grado di simulazione più avanzato: il finto malore. E' accaduto quando l'anziano sottosegretario Granatoni, proveniente dal Msi e storico portavoce della Decima Mas, ha proposto di abolire il 25 aprile non solamente come festa nazionale, ma proprio come data del calendario, passandodirettamente dal 24 al 26. I deputati del Pd presenti hanno provato a borbottare «non si sente», ma Granatoni, realmente sordo, non ha udito le interruzioni e ha proseguito il suo veemente discorso. Applicando il protocollo, la metà dei deputati del Pd presenti si sono accasciati a terra fingendo di perdere i sensi, con interruzione della seduta e preziosa perdita di tempo.
NEGARE L'EVIDENZA. Metodo estremo, ma sperimentato a volte con successo da mogli e mariti adulteri colti sul fatto. Consiste nel negare recisamente la propria appartenenza al governo. Anche se si è comparsi più volte in televisione nelle vesti di ministro, si deve essere irremovibili nel negare, con estrema fermezza e una punta di indignazione, l'evidenza dei fatti. «Chi? Io? Ministro nel governo delle larghe intese? Ma cosa dici, cara, sei impazzita? Mi hai visto in televisione? Mentre inauguravo la Fiera del Levante? Io? In giacca e cravatta? E tenevo il discorso ufficiale? Ma non è possibile! Guarda che ti sbagli!Posso spiegarti tutto!».
LA CONVERSIONE. Nonostante le perplessità di molti, è considerato il sistema più efficace e risolutivo. Consiste nel diventare improvvisamente di destra, trovando una immediata sintonia con i colleghi del Pdl, ed evitando così faticosi travagli e scrupoli. «Non ci crederete», confessa il deputato del Pd De Piris», ma in un baleno ho risolto anni e anni di sofferenza. Diventare di destra è bellissimo, lo consiglio a tutti».
fonte
Michele pensa di fare satira, invece è tutto vero
Michele Serra
Per convivere con il centrodestra nella stessa maggioranza deputati e senatori democratici le inventano tutte: dai sedativi alla cannabis, dalla finta malattia alla simulazione di sordità. I più audaci tagliano la testa al toro e si convertono
Un ministro, un sottosegretario, un semplice deputato o senatore del Pd, come può affrontare serenamente la convivenza nella stessa maggioranza con gli esponenti del Pdl, per chissà quanti mesi o anni? Circola nel Pd un utile vademecum, a uso interno, che illustra alcuni degli espedienti da mettere in atto.
DROGARSI. Si va in Parlamento imbottiti di sedativi, o dopo essersi fumati mezzo etto di cannabis, e ci si addormenta per l'intera seduta, possibilmente mentre la Gelmini legge il suo emendamento sull'obbligo della recita del rosario nelle scuole pubbliche. Unica accortezza, evitare di incrociare i cani della polizia attraversando piazza Montecitorio, e tenere sotto il proprio banco un battuto di salvia, mentuccia e rosmarino da mostrare al commesso quando si avvicina chiedendo «ma cos'è questo strano odore?».
MALATTIA. Darsi malati: fin dai tempi della scuola ha sempre prodotto i suoi risultati. Nel giorno in cui Scilipoti presenta il suo progetto di legge sulla legalizzazione del voto di scambio, e il tuo capogruppo ti ha detto che devi votare a favore, puoi lamentare un forte mal di denti, o un improvviso mal di testa. Basta non esagerare. Insospettisce, tra i deputati del Pd, l'aumento esponenziale delle lungodegenze per malattie terribili, alcune delle quali debellate da tempo come il beri-beri e la pellagra.
SIMULAZIONE 1. Fingersi sordi. Particolarmente adatto partecipando ai lavori delle commissioni parlamentari. Mentre parla un esponente della destra, si porta all'orecchio una mano a conchetta e si pronuncia a più riprese la frase «eh? come ha detto? non sento! Ma che dice?». Il primo esperimento è stato effettuato in una riunione ristretta con il nuovo ministro della Sanità Lorenzin. Quando il ministro ha proposto di privatizzare i cateteri e le infermiere su tutto il territorio nazionale, affidandone la gestione a Comunione e Liberazione, i due esponenti della sinistra presenti hanno finto di non udire. Uno, di estrazione radical-chic, ha addirittura estratto un raro e prezioso cornetto acustico trovato su una bancarella di Parigi. La seduta è stata sospesa dopo pochi minuti.
SIMULAZIONE 2. Quando la finta sordità non ottiene l'effetto sperato, si passa a un grado di simulazione più avanzato: il finto malore. E' accaduto quando l'anziano sottosegretario Granatoni, proveniente dal Msi e storico portavoce della Decima Mas, ha proposto di abolire il 25 aprile non solamente come festa nazionale, ma proprio come data del calendario, passandodirettamente dal 24 al 26. I deputati del Pd presenti hanno provato a borbottare «non si sente», ma Granatoni, realmente sordo, non ha udito le interruzioni e ha proseguito il suo veemente discorso. Applicando il protocollo, la metà dei deputati del Pd presenti si sono accasciati a terra fingendo di perdere i sensi, con interruzione della seduta e preziosa perdita di tempo.
NEGARE L'EVIDENZA. Metodo estremo, ma sperimentato a volte con successo da mogli e mariti adulteri colti sul fatto. Consiste nel negare recisamente la propria appartenenza al governo. Anche se si è comparsi più volte in televisione nelle vesti di ministro, si deve essere irremovibili nel negare, con estrema fermezza e una punta di indignazione, l'evidenza dei fatti. «Chi? Io? Ministro nel governo delle larghe intese? Ma cosa dici, cara, sei impazzita? Mi hai visto in televisione? Mentre inauguravo la Fiera del Levante? Io? In giacca e cravatta? E tenevo il discorso ufficiale? Ma non è possibile! Guarda che ti sbagli!Posso spiegarti tutto!».
LA CONVERSIONE. Nonostante le perplessità di molti, è considerato il sistema più efficace e risolutivo. Consiste nel diventare improvvisamente di destra, trovando una immediata sintonia con i colleghi del Pdl, ed evitando così faticosi travagli e scrupoli. «Non ci crederete», confessa il deputato del Pd De Piris», ma in un baleno ho risolto anni e anni di sofferenza. Diventare di destra è bellissimo, lo consiglio a tutti».
fonte
Michele pensa di fare satira, invece è tutto vero
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Re: Rassegna Stampa
posso rubartela?
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Re: Rassegna Stampa
Parmitano, astronauta in partenza: "Nello Spazio farò sogni magnifici"
L'astronauta italiano prenderà il volo questa sera alle 22.32 a bordo di una Soyuz, verso la Stazione spaziale internazionale
Quando guarda le stelle, Luca Parmitano pensa da sempre la stessa cosa: chi ci guarda da lassù?". Da stanotte sarà lui a farlo (e noi lo seguiremo in diretta). Alle 22:32 ora italiana, infatti, l'astronauta italiano, protagonista della copertina di Wired, partirà a bordo della navicella Sojuz TMA-09M dal cosmodromo di Bajkonur, in Kazakistan, assieme ad altri due compagni di viaggio. Direzione: Stazione spaziale internazionale. Il nome della missione, Volare, sottolinea il ruolo fondamentale giocato dal nostro paese.
Luca Parmitano si appresta a entrare nella storia. Sarà il primo italiano ad effettuare una passeggiata spaziale, tecnicamente una Eva (Extra vehicular activity, ovvero attività extra veicolare). La preparazione per effettuare una Eva è particolarmente difficile, ed è indispensabile essere in condizioni fisiche perfette. "Uno dei momenti più difficili del mio addestramento - ha raccontato Parmitano a Wired - è stato durante la sessione di esami come equipaggio di back up. Si tratta di un mese intero in cui si viene sottoposti a esami individuali,ma anche rivolti a tutto l'equipaggio, estremamente rigorosi e intensi dal punto di vista sia mentale che fisico. In qualità di comandante e copilota, Fyodor e io dobbiamo dimostrare di essere in grado, autonomamente, di portare la navetta Soyuz all'avvicinamento e all'attracco manuale alla Iss".
Parmitano e il resto dell'equipaggio rimarranno nello Spazio per circa sei mesi.
videointervista
L'astronauta italiano prenderà il volo questa sera alle 22.32 a bordo di una Soyuz, verso la Stazione spaziale internazionale
Quando guarda le stelle, Luca Parmitano pensa da sempre la stessa cosa: chi ci guarda da lassù?". Da stanotte sarà lui a farlo (e noi lo seguiremo in diretta). Alle 22:32 ora italiana, infatti, l'astronauta italiano, protagonista della copertina di Wired, partirà a bordo della navicella Sojuz TMA-09M dal cosmodromo di Bajkonur, in Kazakistan, assieme ad altri due compagni di viaggio. Direzione: Stazione spaziale internazionale. Il nome della missione, Volare, sottolinea il ruolo fondamentale giocato dal nostro paese.
Luca Parmitano si appresta a entrare nella storia. Sarà il primo italiano ad effettuare una passeggiata spaziale, tecnicamente una Eva (Extra vehicular activity, ovvero attività extra veicolare). La preparazione per effettuare una Eva è particolarmente difficile, ed è indispensabile essere in condizioni fisiche perfette. "Uno dei momenti più difficili del mio addestramento - ha raccontato Parmitano a Wired - è stato durante la sessione di esami come equipaggio di back up. Si tratta di un mese intero in cui si viene sottoposti a esami individuali,ma anche rivolti a tutto l'equipaggio, estremamente rigorosi e intensi dal punto di vista sia mentale che fisico. In qualità di comandante e copilota, Fyodor e io dobbiamo dimostrare di essere in grado, autonomamente, di portare la navetta Soyuz all'avvicinamento e all'attracco manuale alla Iss".
Parmitano e il resto dell'equipaggio rimarranno nello Spazio per circa sei mesi.
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Re: Rassegna Stampa
An active volcano is always worth taking a picture of, especially if you’re from Sicily.
Un vulcano attivo vale sempre la pena fotografarlo, soprattutto per un siciliano.
https://www.facebook.com/AstronautLucaParmitano
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Re: Rassegna Stampa
Per salvare B. faranno l'amnistia
di Marco Travaglio
Il Cavaliere rischia la condanna definitiva e l'interdizione dai pubblici uffici. Con conseguenze pesanti per il governo delle 'larghe intese'. Ecco perché, zitti zitti, si preparano a usare l'arma finale
L'11 aprile Ignazio La Russa, che ogni tanto confessa, disse con l'aria di scherzare: «Il prossimo capo dello Stato sarà una donna: si chiama Salva di nome e Condotto di cognome». Pensava alla ministra della Giustizia uscente Severino, che già aveva ben meritato agli occhi di Berlusconi tagliando pene e prescrizione della concussione e dicendosi favorevole all'amnistia. Poi invece restò Napolitano che il 7 febbraio disse: «Se mi fosse toccato mettere una firma sull'amnistia, l'avrei fatto non una, ma dieci volte».
Comunque la battutaccia di La Russa piacque molto al Cavaliere, che promosse l'amico Gnazio a presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, ora chiamata a decidere su cinque suoi processi per diffamazione e cause per danni. Ma nulla può contro l'eventuale condanna definitiva a 4 anni per frode fiscale nel processo Mediaset, con automatica interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. Nel qual caso il condannato dovrebbe lasciare il Parlamento entro un anno, rinunciare a candidarsi alle prossime elezioni e trascorrere 12 mesi agli arresti domiciliari (gli altri tre anni sono condonati dall'indulto del 2006, che però salterebbe in caso di nuova condanna al processo Ruby).
Eppure dal Pdl e dal Pd si continua a ripetere che una condanna non avrebbe effetti sul governo. Assurdità allo stato puro, visto che difficilmente il centrodestra terrebbe ferme le mani mentre il suo leader viene defenestrato dal Senato e accompagnato dai carabinieri a scontare la pena a domicilio.
Ma, se tutti ostentano sicurezza, significa che nei protocolli segreti dell'inciucio sul governo Letta è previsto un salvacondotto. Già, ma quale? Si è parlato della nomina di Berlusconi, magari in tandem con Prodi, a senatore a vita. Sarebbe uno scandalo: il laticlavio è previsto dalla Costituzione per chi ha "illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario".
Ma soprattutto non sarebbe un salvacondotto: i senatori a vita, se condannati, scontano le pene detentive e accessorie come i comuni mortali. I falchi del Pdl ogni tanto minacciano una norma che cancelli le pene accessorie, ma difficilmente passerebbe: anche Pietro Maso, ora che ha scontato la pena, potrebbe candidarsi a un ufficio pubblico. E il Pd, votando una legge ad personam per il Caimano dopo averlo riportato al governo, perderebbe pure i pochi elettori rimasti. Anche la grazia, nonostante la manica larga con cui Napolitano la elargisce, sarebbe improponibile: per la Consulta è un "provvedimento umanitario" per lenire una pena detentiva oltremodo sofferta; e in base all'ex Cirielli il Cavaliere, avendo più di 70 anni, le galere non può vederle neppure in cartolina.
L'unico salvacondotto in grado di risparmiare a lui l'interdizione e al governo Letta la morte prematura è l'amnistia. Anche se nessuno ha il coraggio di nominarla, anzi proprio per questo. La guardasigilli Cancellieri insiste ogni due per tre sull'"emergenza carceri". Specie dopo che l'ha citata un Berlusconi sull'orlo delle lacrime in un passaggio ignorato da tutti del comizio anti-pm a Brescia. Siccome l'uomo non è un apostolo degli ultimi e dei diseredati, è probabile che l'improvvisa commozione non riguardasse tanto gli attuali detenuti, quanto quelli futuri. Soprattutto uno: lui. Del resto, nei dati sulla popolazione carceraria, non risulta mezzo evasore fiscale.
Dunque prepariamoci alle prossime mosse: qualche rivolta di detenuti nei mesi estivi; campagne "garantiste" contro il sovraffollamento sugli house organ di destra, seguiti a ruota dai finti ingenui di sinistra; i soliti moniti del Colle; le consuete giaculatorie cardinalizie. Poi, come per l'indulto bipartisan del 2006, una bella amnistia urbi et orbi, estesa ai reati dei colletti bianchi e alle pene accessorie. Così migliaia di detenuti usciranno per qualche mese (poi le celle torneranno a riempirsi: i delinquenti sono tanti e, per chi non lo è, nessuno ha interesse a cambiare le leggi che producono troppi reclusi). E uno non uscirà dal Parlamento: lui.
l'espresso
di Marco Travaglio
Il Cavaliere rischia la condanna definitiva e l'interdizione dai pubblici uffici. Con conseguenze pesanti per il governo delle 'larghe intese'. Ecco perché, zitti zitti, si preparano a usare l'arma finale
L'11 aprile Ignazio La Russa, che ogni tanto confessa, disse con l'aria di scherzare: «Il prossimo capo dello Stato sarà una donna: si chiama Salva di nome e Condotto di cognome». Pensava alla ministra della Giustizia uscente Severino, che già aveva ben meritato agli occhi di Berlusconi tagliando pene e prescrizione della concussione e dicendosi favorevole all'amnistia. Poi invece restò Napolitano che il 7 febbraio disse: «Se mi fosse toccato mettere una firma sull'amnistia, l'avrei fatto non una, ma dieci volte».
Comunque la battutaccia di La Russa piacque molto al Cavaliere, che promosse l'amico Gnazio a presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, ora chiamata a decidere su cinque suoi processi per diffamazione e cause per danni. Ma nulla può contro l'eventuale condanna definitiva a 4 anni per frode fiscale nel processo Mediaset, con automatica interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. Nel qual caso il condannato dovrebbe lasciare il Parlamento entro un anno, rinunciare a candidarsi alle prossime elezioni e trascorrere 12 mesi agli arresti domiciliari (gli altri tre anni sono condonati dall'indulto del 2006, che però salterebbe in caso di nuova condanna al processo Ruby).
Eppure dal Pdl e dal Pd si continua a ripetere che una condanna non avrebbe effetti sul governo. Assurdità allo stato puro, visto che difficilmente il centrodestra terrebbe ferme le mani mentre il suo leader viene defenestrato dal Senato e accompagnato dai carabinieri a scontare la pena a domicilio.
Ma, se tutti ostentano sicurezza, significa che nei protocolli segreti dell'inciucio sul governo Letta è previsto un salvacondotto. Già, ma quale? Si è parlato della nomina di Berlusconi, magari in tandem con Prodi, a senatore a vita. Sarebbe uno scandalo: il laticlavio è previsto dalla Costituzione per chi ha "illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario".
Ma soprattutto non sarebbe un salvacondotto: i senatori a vita, se condannati, scontano le pene detentive e accessorie come i comuni mortali. I falchi del Pdl ogni tanto minacciano una norma che cancelli le pene accessorie, ma difficilmente passerebbe: anche Pietro Maso, ora che ha scontato la pena, potrebbe candidarsi a un ufficio pubblico. E il Pd, votando una legge ad personam per il Caimano dopo averlo riportato al governo, perderebbe pure i pochi elettori rimasti. Anche la grazia, nonostante la manica larga con cui Napolitano la elargisce, sarebbe improponibile: per la Consulta è un "provvedimento umanitario" per lenire una pena detentiva oltremodo sofferta; e in base all'ex Cirielli il Cavaliere, avendo più di 70 anni, le galere non può vederle neppure in cartolina.
L'unico salvacondotto in grado di risparmiare a lui l'interdizione e al governo Letta la morte prematura è l'amnistia. Anche se nessuno ha il coraggio di nominarla, anzi proprio per questo. La guardasigilli Cancellieri insiste ogni due per tre sull'"emergenza carceri". Specie dopo che l'ha citata un Berlusconi sull'orlo delle lacrime in un passaggio ignorato da tutti del comizio anti-pm a Brescia. Siccome l'uomo non è un apostolo degli ultimi e dei diseredati, è probabile che l'improvvisa commozione non riguardasse tanto gli attuali detenuti, quanto quelli futuri. Soprattutto uno: lui. Del resto, nei dati sulla popolazione carceraria, non risulta mezzo evasore fiscale.
Dunque prepariamoci alle prossime mosse: qualche rivolta di detenuti nei mesi estivi; campagne "garantiste" contro il sovraffollamento sugli house organ di destra, seguiti a ruota dai finti ingenui di sinistra; i soliti moniti del Colle; le consuete giaculatorie cardinalizie. Poi, come per l'indulto bipartisan del 2006, una bella amnistia urbi et orbi, estesa ai reati dei colletti bianchi e alle pene accessorie. Così migliaia di detenuti usciranno per qualche mese (poi le celle torneranno a riempirsi: i delinquenti sono tanti e, per chi non lo è, nessuno ha interesse a cambiare le leggi che producono troppi reclusi). E uno non uscirà dal Parlamento: lui.
l'espresso
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Re: Rassegna Stampa
Mentre a Milano si riunivano i naziskin, a Roma sfilavano per il Gay Pride
Mentre in Turchia
Mentre in Turchia
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Re: Rassegna Stampa
Grande Etna, il vulcano più attivo del mondo: è Patrimonio dell'Umanità
L'Unesco ha inserito oggi l'Etna nel patrimonio mondiale definendolo come uno dei vulcani "più emblematici e attivi del mondo". Il comitato dell'Unesco è riunito nella sua sessione annuale a Phnom Penh in Cambogia.
"Il poliedrico e accessibile panorama dei caratteri vulcanici, come i crateri sommitali, i coni di cenere, le colate laviche, la Valle del Bove, fanno del monte Etna una destinazione primaria per ricerca e istruzione", si legge nella motivazione dell'Unesco.
Il vulcano, continua la nota, è uno dei più studiati del mondo e "continua a influenzare la vulcanologia e altre discipline scientifiche terrestri. La notorietà dell'Etna - prosegue l'Unesco - la sua importanza scientifica, il valore culturale ed educativo assumono un significato globale".
Il riconoscimento al monte Etna è stato preso nel corso dell'assemblea annuale dell'Unesco, in corso a Phnom Penh, che dovrà occuparsi di 31 siti, tra cui il monte Fuji in Giappone e la citta' di Agadez, nel Niger, che potrebbero aggiungersi alla lista dei 962 siti che costituiscono il patrimonio mondiale Unesco.
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anna- admin anna
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Re: Rassegna Stampa
Ecco come è entrato oggi in Comune il nuovo sindaco di Messina
anna- admin anna
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